Dare esempio sul valore delle cose...

Il luogo del pensiero, dell'approfondimento, della discussione; società, politica, religione e tanto altro su cui riflettere, un occhio critico sul mondo che ci circonda.
Gwen

Messaggio da Gwen » mar ott 05, 2010 11:51 am

franziskova ha scritto:tua figlia sa che entra al super, prende un po' di roba e qualcosa di quella roba se la porta a casa.
non vedo grandi differenze se ne porta a casa 5 o 4 o 3 e così via
questo intendo per sempre e comunque
ma non è sempre e comunque fra.
Non è tutto quello che vuoi. E quindi non è sempre e comunque :mumble:


Avatar utente
Kyuubi
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 293
Iscritto il: gio lug 22, 2010 10:32 pm

Messaggio da Kyuubi » mar ott 05, 2010 12:12 pm

Gwen ha scritto:ma non è sempre e comunque fra.
Non è tutto quello che vuoi. E quindi non è sempre e comunque :mumble:
Non hai detto che ogni volta le prendi qualcosa?
E che se non è quella cosa è comunque un'altra? O se non sono due ( o più) cose è comunque una?

Allora è sempre e comunque :cisssss:
alemia
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 7117
Iscritto il: ven dic 15, 2006 5:08 pm

Messaggio da alemia » mar ott 05, 2010 12:21 pm

caterina ha scritto:Non ci credo che tua figlia ha 100 giochi e tutti diversi. Ma non ci credo neanche se li vedo sti 100 giochi diversi.

Ad ogni modo, già che lei chieda, a me non andrebbe bene, piccola com'è.
La ily sa farsi capire, ma non chiede mai.
Ha chiesto una mezza volta ed è stata accontentata.

Se chiede significa che ha capito il meccanismo.
Cos'ha, nemmeno 30 mesi?

sui 100 giochi diversi ti potrei dare la dimostrazione, fidati ;)

secondo me è normale che un bimbo chieda

a quel punto tu puoi spiegargli che non si può comprare sempre, che le cose costano e che i soldini non si possono spendere solo per i giochi
che con i soldi si compra il cibo, i vestiti
e che ogni tanto si compra un gioco
oppure, di solito li lascio scegliere qualcosina di piccolo
kikkacdc ha scritto:Non è che non c'è speranza ma è un meccanismo automatico, se vieni abituato a ricevere ogni giorno diventa la normalità comprare sempre cose.
Che magari non accontenti proprio tutta la richiesta ma solo in parte secondo me fa poca differenza.
Credo di averlo già raccontato,da piccola non mi è mai mancato nulla e pur non ricevendo cose ogni giorno sono cresciuta "viziata" e con poco senso del valore. Non che i miei facessero chissà che cosa di particolare ma semplicemente avevo una vita agiata e quella era la normalità. Sai quando ho capito l'enorme valore di quello che avevo? A 18 anni, quando ho conosciuto quello che ora è mio marito perchè mi sono scontrata con la cruda realtà di una famiglia non agiata, neanche povera, ma che doveva stare attenta alle spese e viveva nella normalità. Ho capito di essere stata enormemente fortunata ad avere tutto quello che ho sempre avuto e che spesso nemmeno calcolavo come importante ma come ovvio.
Se voi vi sentite di farle regali e vi rende felici vedere il faccino di vostra figlia così allegro nel riceverli allora fate benissimo però, come già ti ho detto, poi dovrai mettere in conto che andando avanti potresti avere più difficoltà a spiegarle il valore delle cose e che se lei comincia a capire il meccanismo del chiedere=avere va frenato per tempo..tutto qui. Niente di dannoso! :cisssss:

ma quindi? se tu puoi permettere una vita agiata a tuo figlio ti industri affinchè non sia poi così agiata come potrebbe?
in modo che sia preparato alle possibilità, anche brutte, che la vita gli può riservare?

hai capito a 18 anni quanto eri fortunata, avresti preferito vivere nelle ristrettezze così da poterlo capire prima?

io pure ho avuto una infanzia fortunata,ma non mi ritengo per nulla viziata.
il fatto che io fossi fortunata non impediva che io sapessi che esiste anche gente meno fortunata
evidentemente c'è stato qualche inghippo che non capisco, voglio dire, evidentemente è mancato un qualcosa nell'educazione, è mancata qualche spiegazione a supporto della tua condizione, o non ti saresti accorta solo a 18 anni di com'è il mondo

io ho comprato spesso per i bimbi, pur senza richieste, forse per un piacere più mio (e di mio marito) che loro,
però non mi è mai capitato che mi facessero scene al super, o in un negozio di giochi quando non gli ho comprato qualcosa che volevano
è sempre bastata una spiegazione
eppure a rigor di logica dovrebbero PRETENDERE DI AVERE SEMPRE visto che ho spessissimo accontentato...non so...
Gwen

Messaggio da Gwen » mar ott 05, 2010 12:22 pm

Kyuubi ha scritto:Non hai detto che ogni volta le prendi qualcosa?
E che se non è quella cosa è comunque un'altra? O se non sono due ( o più) cose è comunque una?

Allora è sempre e comunque :cisssss:
abbiamo un concetto diverso.
Per me il sempre e comunque vuol dire appunto sempre e comunque, cioè un'assenza totale di rifiuto, e un accontentare sempre e comunque cioè in tutto quello che chiede.
Gwen

Messaggio da Gwen » mar ott 05, 2010 12:23 pm

alemia ha scritto:sui 100 giochi diversi ti potrei dare la dimostrazione, fidati ;)

secondo me è normale che un bimbo chieda

a quel punto tu puoi spiegargli che non si può comprare sempre, che le cose costano e che i soldini non si possono spendere solo per i giochi
che con i soldi si compra il cibo, i vestiti
e che ogni tanto si compra un gioco
oppure, di solito li lascio scegliere qualcosina di piccolo



ma quindi? se tu puoi permettere una vita agiata a tuo figlio ti industri affinchè non sia poi così agiata come potrebbe?
in modo che sia preparato alle possibilità, anche brutte, che la vita gli può riservare?

hai capito a 18 anni quanto eri fortunata, avresti preferito vivere nelle ristrettezze così da poterlo capire prima?

io pure ho avuto una infanzia fortunata,ma non mi ritengo per nulla viziata.
il fatto che io fossi fortunata non impediva che io sapessi che esiste anche gente meno fortunata
evidentemente c'è stato qualche inghippo che non capisco, voglio dire, evidentemente è mancato un qualcosa nell'educazione, è mancata qualche spiegazione a supporto della tua condizione, o non ti saresti accorta solo a 18 anni di com'è il mondo

io ho comprato spesso per i bimbi, pur senza richieste, forse per un piacere più mio (e di mio marito) che loro,
però non mi è mai capitato che mi facessero scene al super, o in un negozio di giochi quando non gli ho comprato qualcosa che volevano
è sempre bastata una spiegazione
eppure a rigor di logica dovrebbero PRETENDERE DI AVERE SEMPRE visto che ho spessissimo accontentato...non so...
un raggio di sole.......
kikkacdc

Messaggio da kikkacdc » mar ott 05, 2010 12:57 pm

alemia ha scritto:
1)ma quindi? se tu puoi permettere una vita agiata a tuo figlio ti industri affinchè non sia poi così agiata come potrebbe?
in modo che sia preparato alle possibilità, anche brutte, che la vita gli può riservare?

2)hai capito a 18 anni quanto eri fortunata, avresti preferito vivere nelle ristrettezze così da poterlo capire prima?

3)io pure ho avuto una infanzia fortunata,ma non mi ritengo per nulla viziata.
il fatto che io fossi fortunata non impediva che io sapessi che esiste anche gente meno fortunata
evidentemente c'è stato qualche inghippo che non capisco, voglio dire, evidentemente è mancato un qualcosa nell'educazione, è mancata qualche spiegazione a supporto della tua condizione, o non ti saresti accorta solo a 18 anni di com'è il mondo

io ho comprato spesso per i bimbi, pur senza richieste, forse per un piacere più mio (e di mio marito) che loro,
però non mi è mai capitato che mi facessero scene al super, o in un negozio di giochi quando non gli ho comprato qualcosa che volevano
è sempre bastata una spiegazione
eppure a rigor di logica dovrebbero PRETENDERE DI AVERE SEMPRE visto che ho spessissimo accontentato...non so...

1)Io non mi industrierei a non fargli avere una vita agiata solo perchè così è pronto ad affrontare le difficoltà della vita, semplicemente non gli comprerei un giocattolo ogni volta che si esce. Ma poi per me vita agiata è ben altro,per esempio è potergli far fare una vacanza ogni anno o anche più volte all'anno (quest'anno non siamo andati da nessuna parte) e garantirgli una vita tranquilla dove non debbano mai mancare le cose indispensabili (e non sempre e possibile).
2)Non avrei preferito vivere nelle ristrettezze ma,ti ripeto, comprare pochi giochi non credo si possa definire "vivere nella ristrettezza"
3)Crescendo ho capito da sola che c'erano persone che non avevano quanto avevo io, e molto prima dei 18 anni, e sono sempre stata generosa con chi aveva meno di me. Però non ero per niente riconoscente ai miei di quello che mi avevano sempre dato(e non solo in senso materiale), forse anche a causa loro che poco si ponevano il problema di dovermi per forza far capire quanto valesse ciò che avevo. A 18 anni ho avuto l'illuminazione di apprezzare il duro lavoro che i miei facevano e che mi ha permesso di studiare,fare viaggi avere il motorino..
Nel post aperto da gwen si parla di comprare giocattoli ogni giorno, quindi di cose puramente materiali e perciò per me è comunque uno spreco di soldi farlo, anche se potessi.
Scusa se sono stata poco chiara ma sto lavorando e ho scritto a stolzi,ora devo scappare!
Avatar utente
caterina
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 17804
Iscritto il: ven feb 22, 2008 10:55 am
Contatta:

Messaggio da caterina » mar ott 05, 2010 1:33 pm

Ahahahahah la pensiamo proprio diversamente!
Può anche essere un problema di terminologia, ma resto della mia opinione.
Anche se ha 20 mesi io ho il dovere di dare delle regole. Che poi le mie siano più rigide e ferree, ho capito che è innegabile.

Io non la faccio urlare nei luoghi pubblici, non la faccio scendere dal carrello o dal passeggino e se gnola perchè vuole prendere in mano qualcosa, la riprendo.

Io sono sola, quindi me la smazzo tutto il giorno e dappertutto. Non posso permettermi e non voglio permetterle di perdere ore a frignare.

Vi potrò sembrare troppo severa o ingiusta, per me non è così. A 20 mesi sa benissimo quando sta esagerando. Infatti basta un Rachele detto a voce sostenuta e lei si blocca.

Un bambino che urla in un luogo pubblico lo trovo poco educato.
Che ci posso fare?
E così se corre. Io la blocco.
Può correre al parco, a casa, dove vuole, ma non dove c'è altra gente. Non mi importa se è entusiamo o meno. MI fa piacere che sia felice, ma così facendo si mette in pericolo e può mettere in pericolo gli altri.
franziskova
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2855
Iscritto il: dom nov 29, 2009 3:35 pm

Messaggio da franziskova » mar ott 05, 2010 1:55 pm

alemia ha scritto: ma quindi? se tu puoi permettere una vita agiata a tuo figlio ti industri affinchè non sia poi così agiata come potrebbe?
in modo che sia preparato alle possibilità, anche brutte, che la vita gli può riservare?

.
secondo me non è quello il punto, la domanda che si poneva gwen era circa la percezione del valore dei giochi di sua figlia alla quale compra uno, due, tre giochi ogni volta che esce di casa con lei.

io non trovo questo comportamento sbagliato in sè, però mi fa pensare che questo gesto ormai automatico, possa diventare per un bambino la normalità e che quanto comprato sia meno apprezzato rispetto al regalo sporadico o fatto in sola occasione di ricorrenze.

poi se una mamma sa che se lo potrà sempre permettere e che ha piacere nel vedere la faccia contenta della figlia che esce dal super col gioco in mano, che problema c'è?
se la mamma vive il possesso degli oggetti come gratificante è ovvio che trasmette questa cosa alla figlia, ma va bene se vissuto serenamente dalla mamma, mentre gwen mi pare che sei combattuta e non convinta fino in fondo o no?
Rispondi