Pietro Maso, Erika Nardi & Co.

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kia
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Messaggio da kia » lun ott 04, 2010 2:12 pm

ragazze, credo che generalizzando si rischi di banalizzare alquanto il discorso.

ci sono figli che crescono a suon di legnate, di privazioni, di soprusi e non arrivano mai a torcere un capello e ci sono figli amati, coccolati, viziati che ammazzano di botte il genitore o magari danno fuoco a un barbone.

cioè, per quanto appaiano più raccapriccianti i delitti commessi contro il genitore, a mio parere se si cerca (ammesso che sia possibile) di spiegarne i perché non credo che si possa prescindere dal considerare anche l'attitudine di quel soggetto a compiere un gesto simile in generale.

si parte quindi dal concetto di vita che quel soggetto ha, dal valore che attribuisce alla vita umana, sia quella del genitore o di un perfetto estraneo.

se invece ci si chiede se sia colpa dei genitori, come si può escluderla o ritenerla al 100%?

E' impossibile.

Che poi, la stampa, attraverso la quale apprendiamo le notizie che ci fanno rabbrividire e pensare, ci trasmette versioni ben che vada parziali ma molto spesso anche distorte dei fatti accaduti.

Come possiamo dire se la mamma di Erika Nardi era davvero una brava madre e come facciamo a dire il contrario? cosa significa oggettivamente essere una brava madre?

Siamo a mio parere nella terra di nessuno quando si intavolano queste discussioni perché il rischio è quello di discuterne (ben venga eh) sapendo che è possibile tutto e anche il suo contrario.


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emy
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Messaggio da emy » lun ott 04, 2010 2:35 pm

si kia hai ragione.
non si può generalizzare o puntare il dito.
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Paola
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Messaggio da Paola » mar ott 05, 2010 12:29 am

Gwen ha scritto:Sì sì abbiamo parlato spesso di come considerare un assassino, sotto tanti punti di vista, quello che mi sconvolge nel caso specifico è pensare ad un figlio che arriva ad uccidere chi ti ha amato e protetto. Chi ti ha dato la vita.

.
Il punto è qui.
Quanto è passato al figlio di questo amore?
IO ho la presunzione di pensare che i miei figli non mi uccideranno MAI, salvo raptus di follia per cui uccidere me o una mosca non ha differenze.
Gwen

Messaggio da Gwen » mar ott 05, 2010 9:25 am

emy ha scritto:si kia hai ragione.
non si può generalizzare o puntare il dito.
Ma ui nessuno punta il dito, è che vorrei capire. Nei casi di soprusi posso capire che si abbiano di conseguenza problemi mentali tali da portare a tanto, ma io non ci credo che tutti gli omicidi di questo tipo siano per soprusi o mancanze da parte dei genitori, e questo mi spaventa.
Paola M. ha scritto:Il punto è qui.
Quanto è passato al figlio di questo amore?
IO ho la presunzione di pensare che i miei figli non mi uccideranno MAI, salvo raptus di follia per cui uccidere me o una mosca non ha differenze.
Ecco, come fai ad avere questa certezza?
Teresa
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Messaggio da Teresa » mar ott 05, 2010 1:10 pm

arrivo dopo Paola, ma l'averi quotata, a prescindere.
Sapevo che avremo condiviso la stessa presuntuosa certezza.

Da dove si attinge?
Sicuramente dal vissuto e dalla percezione che ho della realtà.
Io non ucciderei MAI una persona che amo, perchè non potrei MAI privarmi di quell'amore che ricevo e che do.

Per cui l'unico modo che ho per alimentare questa certezza (modo fisiologico) e' continuare ad amare.

Cosa mi aggiungerebbe il portare a conto che mia figlia puoò uccidermi?
La sola idea toglie senso a tutta la mia vita.
E' un pensiero che non faccio, perche' non aggiunge nulla, anzi toglie.
Gwen

Messaggio da Gwen » mar ott 05, 2010 1:32 pm

Teresa ha scritto:arrivo dopo Paola, ma l'averi quotata, a prescindere.
Sapevo che avremo condiviso la stessa presuntuosa certezza.

Da dove si attinge?
Sicuramente dal vissuto e dalla percezione che ho della realtà.
Io non ucciderei MAI una persona che amo, perchè non potrei MAI privarmi di quell'amore che ricevo e che do.

Per cui l'unico modo che ho per alimentare questa certezza (modo fisiologico) e' continuare ad amare.

Cosa mi aggiungerebbe il portare a conto che mia figlia puoò uccidermi?
La sola idea toglie senso a tutta la mia vita.
E' un pensiero che non faccio, perche' non aggiunge nulla, anzi toglie.
Io invece è un pensiero che faccio per cercare di capire cosa fare per far sì che qesto non accada, per quanto possibile.
Teresa
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Messaggio da Teresa » mar ott 05, 2010 1:45 pm

Gwen ha scritto:Io invece è un pensiero che faccio per cercare di capire cosa fare per far sì che qesto non accada, per quanto possibile.
Onestamente mi sembra un pensiero artificiale.

Possiamo davvero fare qualcosa per evitare che i nostri figli ci uccidano?

Siamo messi cosi' male?

Vogliamo smontare pure queste poche certezza d'amore che ci restano?
Capirai che soddisfazione, il giorno che uno vede suo figlio con una pistola contro "eh beh, io l'aveo portato in conto!"

Io personalmente lascio queste teorie a Crepet e mi godo, finchè posso, l'infino e eterno amore che ci lega.
troppi_gatti

Messaggio da troppi_gatti » mar ott 05, 2010 2:42 pm

guèn, sono gli assassini che uccidono.
per pazzia, per raptus, per bisogno, per "ragione" (e virgoletto), per motivi che non possiamo comprendere.

io, nella più totale ignoranza dell'argomento, credo che ciò che porta ad uccidere un cane, o ad uccidere la propria madre, sia lo stessa spinta.
quale sia, grazie al cielo, fortunatamente lo ignoro.

mi spiace ridurre il tutto a quattro righe, banali per di più, ma davvero mi sembra una cosa talmente inutile su cui ragionare, che più di così non riesco a dare.

mi preoccupo che mio figlio sia felice, quantomeno che sia sereno.
ma non mi viene da preoccuparmi ad un eventuale omicidio, proprio no.
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