pillole di pediatra..allattamento notturno

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Alessia
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Messaggio da Alessia » lun giu 21, 2010 11:51 am

Lupina ha scritto:Questa è come la vedo io, eh.
Opinione personale.

Sette mesi fuori dall'utero materno sono ancora esogestazione piena.
E' come partorire un bambino di sette mesi: ha più bisogno di cure di uno nato a termine, quindi è logico che per affrontare un distacco adesso non sia del tutto pronto (sempre che si voglia credere a questa teoria, chiaramente), e che remi contro ogni tentativo di staccarlo da se'.

Ma poi io mi chiedevo: ma come mai i bambini vogliono stare sempre con noi? NOn sarà la loro natura a chiederlo? E' un bisogno di protezione campato in aria oppure avrà un fondamento razionale?
Gonzalez lo spiega antropologicamente, ed è meraviglioso vedere come la natura provvede all'autoconservazione anche in creaturine così piccole.

Secondo me tutta questa voglia di razionalizzare i comportamenti naturali del neonato andandogli contro con tutta la nostra forza di adulti genera solo dolore, sia nel piccolo che nella mamma "in natura" (ovvero quella parte di te che è rimasta ancora all'età della pietra e che si attiva col primo vagito dell'ominide) .
sì, condivido. però in me resta comunque questo combattimento interno che arriva inevitabilmente, col primo figlio a sei mesi, ora col secondo.
davide l'ho messo in cameretta a 6 mesi, mi sono alzata migliaia di volte per consolarlo, mi sono sempre fatta trovare ad ogni minima variazione di respiro. ed è andata bene, lo so che non ha sofferto.
mirco è stato in mezzo al lettone per la maggior parte del tempo per forza maggiore, non dorme nemmeno lì e per me è stato un sollievo averlo a portata di mano e di tetta. spesso nemmeno la tetta ha voluto, ma di dormire non se ne parla, nemmeno vicino a mamma sua.
e ora mi sono scocciata, lo amo e lo adoro con tutta me stessa, se capissi che è me che vuole lo terrei vicino, ma non è me che vuole, non solo per lo meno. mah... la penso come te, ma i fatti mi fanno cambiare un po' rotta.
penso che mio figlio con tutti i disturbi che ha avuto non ha mai preso un buon ritmo di sonno notturno e che ora siamo proprio in mezzo a una strada e la tetta non sta risolvendo i problemi.


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Messaggio da Lupina » lun giu 21, 2010 11:55 am

veruz ha scritto:ho sentito racconti mistici sul parto:visioni,conversioni,fede ritrovata..
io ho provato la gioia di sentirmi animale e di sapere esattamente cosa fare lasciando affiorare il mio sentire più immediato.
e credo che molto abbia fatto il mio essere "sola" in quesi mesi,il non avere accanto il continuo ciacolare di esperti e parenti e riviste e tv

La mia compagna di banco delle medie è l'ostetrica che ha assistito alla nascita di Gregorio, ha lavorato per qualche anno in un ospedale piuttosto conosciuto in Toscana per l'attenzione verso il parto naturale. Mi faceva notare che le madri extracomunitarie, specie le africane e le nordafricane, hanno parti velocissimi in confronto ai nostri, e sono molto più libere di muoversi. IN definitiva, hanno più il controllo del loro parto rispetto a noi, sanno più come comportarsi, attaccano subito il bimbo in maniera corretta anche se sono primipare. Probabilmente a loro il corso preparto non serve.
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Messaggio da Lupina » lun giu 21, 2010 11:58 am

ale.cecc ha scritto:sì, condivido. però in me resta comunque questo combattimento interno che arriva inevitabilmente, col primo figlio a sei mesi, ora col secondo.
davide l'ho messo in cameretta a 6 mesi, mi sono alzata migliaia di volte per consolarlo, mi sono sempre fatta trovare ad ogni minima variazione di respiro. ed è andata bene, lo so che non ha sofferto.
mirco è stato in mezzo al lettone per la maggior parte del tempo per forza maggiore, non dorme nemmeno lì e per me è stato un sollievo averlo a portata di mano e di tetta. spesso nemmeno la tetta ha voluto, ma di dormire non se ne parla, nemmeno vicino a mamma sua.
e ora mi sono scocciata, lo amo e lo adoro con tutta me stessa, se capissi che è me che vuole lo terrei vicino, ma non è me che vuole, non solo per lo meno. mah... la penso come te, ma i fatti mi fanno cambiare un po' rotta.
penso che mio figlio con tutti i disturbi che ha avuto non ha mai preso un buon ritmo di sonno notturno e che ora siamo proprio in mezzo a una strada e la tetta non sta risolvendo i problemi.

Non ti voglio mica scoraggiare, eh.

Però per 5 casi in cui la tetta tolta la notte risolve i problemi, ce ne sono altri 20 in cui peggiora drasticamente la situazione.
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Messaggio da veruz » lun giu 21, 2010 11:59 am

Lupina ha scritto:La mia compagna di banco delle medie è l'ostetrica che ha assistito alla nascita di Gregorio, ha lavorato per qualche anno in un ospedale piuttosto conosciuto in Toscana per l'attenzione verso il parto naturale. Mi faceva notare che le madri extracomunitarie, specie le africane e le nordafricane, hanno parti velocissimi in confronto ai nostri, e sono molto più libere di muoversi. IN definitiva, hanno più il controllo del loro parto rispetto a noi, sanno più come comportarsi, attaccano subito il bimbo in maniera corretta anche se sono primipare. Probabilmente a loro il corso preparto non serve.
eh sì...le invidio.
io ora faccio la figa ma c'ho messo 16 ore a partorire...
:cry:
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Messaggio da Alessia » lun giu 21, 2010 1:30 pm

Lupina ha scritto:Non ti voglio mica scoraggiare, eh.

Però per 5 casi in cui la tetta tolta la notte risolve i problemi, ce ne sono altri 20 in cui peggiora drasticamente la situazione.
no, non mi scoraggi, tanto non ci pensavo nemmeno un po' a toglierla ora la tetta di notte. il mio traguardo è fargli tirare almeno 2 ore :eeeeeeeeeee.
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Messaggio da guaiettoelena » lun giu 21, 2010 2:18 pm

Lupina, grazie!
veruz ha scritto: esempi estremi da me conosciuti:
una mamma che non ha mai allattato ma si tirava il latte per condividere il compito e la fatica e la gioia col padre e i nonni.
poi si è fatta la plastica alle tette come regalo.
io non giudico spietatamente, a me sta donna e sta bambina fanno realmente pena.


le ricerche scientifiche di spitz dimostrarono che neonati e lattanti allevati in orfanotrofi con grandi numeri dove era loro garantita assistenza igienica e alimentare ma non contatto e maternage per lo più si ammalavano. pioi molti sviluppavano malattie psichiche e altri morivano.
sono estremi ma segnano una strada..
Ecco, questi due esempi sono illuminanti per me: la prima per me è una egosita, ma le devi dare atto del fatto che tirandosi il latta ha messo in pratica una via di mezzo tra quello che è assolutamente giusto (dare il latte di mamma) e quello che è assolutamento sbagliato (il LA).
Nel secondo caso.... e se io fossi una mamma che non vuole tenersi sempre suo figlio in braccio, che non usa le fasce e i mersupi e che a volte lascia piangere il proprio bimbo con il pianto controllato? Pensi che sarei felice a leggere che quei bimbi morivano? Non è terrorismo puro? Se lasci piangere tuo figlio, o ammazza o si ammazza. In ogni caso, una catastrofe.
E invece no!
Se quella mamma vuole fare così, non è giusto additarla. Così come chi pratica il coosleeping. Non possono essere giuste tutte e due le cose, perchè personali?

Un piccolo inciso: pur avendo queste idee, anche io sono schifata dai pediatri che dettano legge. La mia ad esempio, che ha tentato più volte di farmi dare l'aggiunta e che voleva fare l'analisi del latte l'ultima volta, anche se Agata continua a crescere. O in ospedale, dove con la lettera di dimissioni c'era scritto il LA consigliato.
Però io, avendo letto un sacco, mi sono intestardita e sono andata avanti per la mia strada. E non mi voglio sentire una Santa per questo, perchè sono brava come quelle mamme che invece in questa trappola ci sono cadute. Non sono meno mamme di me.

Ale.cecc ha deciso di mettere il lettino in cameretta? Bene, non c'è nessuna a parte lei e suo figlio che può permettersi di dire se è giusto o sbagliato. Magari è lei stessa che si è fatta domande per analizzare tutte opzioni, e ora che ha capito che questa è quella giusta per lei, in questo momento.
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Messaggio da veruz » lun giu 21, 2010 2:57 pm

guaiettoelena ha scritto:Lupina, grazie!




Nel secondo caso.... e se io fossi una mamma che non vuole tenersi sempre suo figlio in braccio, che non usa le fasce e i mersupi e che a volte lascia piangere il proprio bimbo con il pianto controllato? Pensi che sarei felice a leggere che quei bimbi morivano? Non è terrorismo puro? Se lasci piangere tuo figlio, o ammazza o si ammazza. In ogni caso, una catastrofe.
E invece no!
Se quella mamma vuole fare così, non è giusto additarla. Così come chi pratica il coosleeping. Non possono essere giuste tutte e due le cose, perchè personali?
ma è chiaro che tra il non portare fasce e lasciar piangere il proprio bimbo in alcune situazioni e quelli che erano in completa assenza di maternage perchè le madri non le avevano proprio ce ne passa!

nessuno mai ha detto che i bambini muoiono a non esser presi in braccio spesso o a cosleepare ma è scientificamente provato che il contatto fisico è importante.
non mi sembra terrorismo!
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Messaggio da Alessia M. » lun giu 21, 2010 3:06 pm

veruz ha scritto:Le mamme iperprotettive hanno infatti spesso paura

ecco l'altra frase sottolineata.per me è gravissimo continuare a colpevolizzare le madri e parlare di legame eccessivo tra madre e bambino.

poi per il resto ognuna di noi è stanca e cerca di trovare le soluzioni più congeniali compreso il ciuccio e smettere con le poppate. altre,come me continueranno a svegliarsi ogni tot ore anche se non fosse fame perchè ritengono di rispondere a un bisogno del figlio ocmunque.
Ma sentire che si tratta di legame eccessivo e dipendenza beh...son robe che davvero non si possono sentire
Ho letto solo fino a qui, ma siccome questa è la frase che mi ha dato più fastidio ti quoto e proseguo la lettura.
Io sono parecchio stanca dell'allattamento, ma non ce la faccio a dire "Adele adesso basta, la tetta non c'è più!" anche se è vero lei cerca spesso come ciuccio soprattutto per addormentarsi, ma non credo di potermi definire "madre iperprotettiva" solo per questo.

Se lo fossi non l'avrei certo lasciata in ludoteca per 2 ore di fila senza battere ciglio e non avrei detto alla maestra che mi raccontava amareggiata che Adele era caduta battendo il labbro "sono cose che capitano!"... ecco sentirmi dire che ho un legame troppo forte (e meno male!) con mia figlia e che sono iperprotettiva solo perché ancora allatto un po' le scatole me le fa girare!

Ora proseguo la lettura...
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