Della serie "non sono un eroe"
Gran bel post davvero! almeno per quanto mi riguarda dovrei fare di questa fase il mio motto quotidiano, ma per me stessa, non ho chiesto aiuto durante la gravidanza "non mi serve" dicevo "non sono mica malata" (bugia mi serviva e come...), non l'ho chiesto quando non sapevo decidermi se andare o no in ospedale, non potevo fare "un'altra brutta figura" ripredentandomi troppo presto, non l'ho chiesto quando ero in ospedale e piangevo perchè non riuscivo ad allattare, perchè volevano dimettermi e tenere Sara lì 24 ore per la "lampada", non lo chiedo ora che al lavoro va uno schifo, che vorrei decidere per il 2° figlio ma non oso parlarne a mio marito perchè temo che dica di no e crollerebbe il mio mondo...non lo chiedo perchè "Nancy è sempre stata brava, autonoma non ha mai problemi, non ha bisogno di nessuno"....dovrei proprio iniziare a dirmi "non sei un eroe". Questo atteggiamento mi ha messo al riparo dai "consigli/critiche" che alcune di noi hanno dovuto sopportare ma mi ha fatto sentire e mi fanno sentire tutt'ora sola...la gente dovrebbe imparare ad ascoltare in silenzio...e il silenzio...sarebbe sicuramente più utile a tutte noi
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:nani:PULCINO07 ha scritto:Gran bel post davvero! almeno per quanto mi riguarda dovrei fare di questa fase il mio motto quotidiano, ma per me stessa, non ho chiesto aiuto durante la gravidanza "non mi serve" dicevo "non sono mica malata" (bugia mi serviva e come...), non l'ho chiesto quando non sapevo decidermi se andare o no in ospedale, non potevo fare "un'altra brutta figura" ripredentandomi troppo presto, non l'ho chiesto quando ero in ospedale e piangevo perchè non riuscivo ad allattare, perchè volevano dimettermi e tenere Sara lì 24 ore per la "lampada", non lo chiedo ora che al lavoro va uno schifo, che vorrei decidere per il 2° figlio ma non oso parlarne a mio marito perchè temo che dica di no e crollerebbe il mio mondo...non lo chiedo perchè "Nancy è sempre stata brava, autonoma non ha mai problemi, non ha bisogno di nessuno"....dovrei proprio iniziare a dirmi "non sei un eroe". Questo atteggiamento mi ha messo al riparo dai "consigli/critiche" che alcune di noi hanno dovuto sopportare ma mi ha fatto sentire e mi fanno sentire tutt'ora sola...la gente dovrebbe imparare ad ascoltare in silenzio...e il silenzio...sarebbe sicuramente più utile a tutte noi
- la Martina
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Ah, vedi? Anche in America... Tutto il mondo è paese!!luciacc ha scritto: mi sono sentita dire
"ma poi quando lo guardi ed e' cosi' bello ti passa tutto" (?????)
"bambini piccoli dolori piccoli, bimbi grandi dolori grandi" (!!!!!!!)
e anche a me hanno detto della pancia (sono stata anoressica 5 anni... e ora sono alta 1,78 e peso 58 kg..... ma che pancia????!!!!!!)
Mi e' anche stato detto che trascuravo mio marito (che mi aiutava ogni santa volta ad attaccare luca al seno e che stava con me quasi 24 ore su 24 e che non si sentiva affatto trascurato.... bah).
Anch'io ho trascorsi disturbi alimentari. Entrambe le gravidanze mi hanno fatto aumentare parecchio di peso. E finchè allatto il peso non se ne va, il mio corpo fa così. E sto ancora allattando. Immaginati cosa mi sento dire.
E fa male.
amber, amber, che post!
ricordo che mia madre mi disse: "ovvio che con te non dorme, gli trasmetti il nervoso" e quando risposi che il nervoso lo faceva venire lei a me e che forse leo avvertiva in me la tensione quando c'era anche lei, andò via sbattendo la porta e sentendosi offesa, dopo tutto che veniva ad aiutarmi e a sistemarmi casa...
ricordo che mio marito mi disse "è obbligo di ogni madre nutrire il proprio figlio" quando avevo problemi all'inizio dell'allattamento e volevo passare al LA. Quasi a dire "che madre sei se non sei nemmeno in grado di nutrire tuo figlio?"
Oggi lo ringrazio per avermelo detto perché il sentirmi così inadeguata mi ha spronato a non arrendermi. Ma questo è l'effetto che ha avuto su di me, dopo che per un buon quarto d'ora mi sono sentita morire dentro, non so su un'altra che effetto avrebbe potuto avere.
Questi i commenti che mi hanno ferita di più e che ricordo come se fossero avvenuti ieri.
Poi tanti altri discorsi, consigli, appunti, critiche che non ricordo nemmeno ma che in quei momenti pesano come macigni.
Il segreto sta nell'avere più fiducia in se stesse. E secondo me non è un caso che molte di noi, che hanno avuto queste reazione di depressione/baby blues, prima fossero considerate dei caterpillar, dei generali, perché quando una persona all'esterno viene vista in quel modo è perché non vuole accettare (e quindi tanto meno mostrare) la propria vulnerabilità.
Ma questa vulnerabilità irrompe e si impone prepotentemente con la maternità perché di fronte alla responsabilità di una vita, di fronte al compito di dover condurre un bambino nel mondo, farlo crescere e farlo diventare adulto nessuno può sentirsi perfettamente a proprio agio e capace. Soprattutto all'inizio.
Penso che il vissuto di inadeguatezza/incapacità sia proprio del 90% delle mamme. Se lo accettiamo riusciremo anche a superarlo, avendo fiducia nel nostro intuito e nell'amore per i nostri figli. Se lo rifiutiamo, se pretendiamo da noi stesse la perfezione (quale poi?), l'indistruttibilità, il dover essere sempre pronte e adeguate in ogni circostanza, ci scontreremo pesantemente con la realtà quando meno ce lo aspettiamo.
Mamme si diventa non è uno slogan, è una grande, enorme verità. E aggiungerei, si continua a divenire...
ricordo che mia madre mi disse: "ovvio che con te non dorme, gli trasmetti il nervoso" e quando risposi che il nervoso lo faceva venire lei a me e che forse leo avvertiva in me la tensione quando c'era anche lei, andò via sbattendo la porta e sentendosi offesa, dopo tutto che veniva ad aiutarmi e a sistemarmi casa...
ricordo che mio marito mi disse "è obbligo di ogni madre nutrire il proprio figlio" quando avevo problemi all'inizio dell'allattamento e volevo passare al LA. Quasi a dire "che madre sei se non sei nemmeno in grado di nutrire tuo figlio?"
Oggi lo ringrazio per avermelo detto perché il sentirmi così inadeguata mi ha spronato a non arrendermi. Ma questo è l'effetto che ha avuto su di me, dopo che per un buon quarto d'ora mi sono sentita morire dentro, non so su un'altra che effetto avrebbe potuto avere.
Questi i commenti che mi hanno ferita di più e che ricordo come se fossero avvenuti ieri.
Poi tanti altri discorsi, consigli, appunti, critiche che non ricordo nemmeno ma che in quei momenti pesano come macigni.
Il segreto sta nell'avere più fiducia in se stesse. E secondo me non è un caso che molte di noi, che hanno avuto queste reazione di depressione/baby blues, prima fossero considerate dei caterpillar, dei generali, perché quando una persona all'esterno viene vista in quel modo è perché non vuole accettare (e quindi tanto meno mostrare) la propria vulnerabilità.
Ma questa vulnerabilità irrompe e si impone prepotentemente con la maternità perché di fronte alla responsabilità di una vita, di fronte al compito di dover condurre un bambino nel mondo, farlo crescere e farlo diventare adulto nessuno può sentirsi perfettamente a proprio agio e capace. Soprattutto all'inizio.
Penso che il vissuto di inadeguatezza/incapacità sia proprio del 90% delle mamme. Se lo accettiamo riusciremo anche a superarlo, avendo fiducia nel nostro intuito e nell'amore per i nostri figli. Se lo rifiutiamo, se pretendiamo da noi stesse la perfezione (quale poi?), l'indistruttibilità, il dover essere sempre pronte e adeguate in ogni circostanza, ci scontreremo pesantemente con la realtà quando meno ce lo aspettiamo.
Mamme si diventa non è uno slogan, è una grande, enorme verità. E aggiungerei, si continua a divenire...
- valedirimini
- Ambasciatore
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- Iscritto il: mar lug 14, 2009 5:00 pm
- Contatta:
leggo ora questo post e dico grazie ad Ambra per averlo scritto ed a voi per le vostre testimonianze....a pochissimi giorni dal parto mi ritrovo qui a piangere per non so nemmeno io cosa, sarà il baby blues, o sarà che mio marito ha già ricominciato a lavorare?o sarà la paura del domani...? e con chi parlo mi dice? ma come volevi un bambino ed ora piangi?
Non lo faccio apposta, e mi sento ancora più male se ci penso...piango quando lui dorme...perchè quando è sveglio è come se mi scordassi di tutto...ma mi sento sola....anche se non lo sono....
Non lo faccio apposta, e mi sento ancora più male se ci penso...piango quando lui dorme...perchè quando è sveglio è come se mi scordassi di tutto...ma mi sento sola....anche se non lo sono....
Vale è normale capita.valedirimini ha scritto:leggo ora questo post e dico grazie ad Ambra per averlo scritto ed a voi per le vostre testimonianze....a pochissimi giorni dal parto mi ritrovo qui a piangere per non so nemmeno io cosa, sarà il baby blues, o sarà che mio marito ha già ricominciato a lavorare?o sarà la paura del domani...? e con chi parlo mi dice? ma come volevi un bambino ed ora piangi?
Non lo faccio apposta, e mi sento ancora più male se ci penso...piango quando lui dorme...perchè quando è sveglio è come se mi scordassi di tutto...ma mi sento sola....anche se non lo sono....
Gli ormoni stanno subendo un forte calo.
Quando dorme prova a fare un po' di contatto a pelle a pelle aumenta le endorfine sue e tue (e aiuta anche l'allattamento ma soprattutto l'umore)
Cerca di uscire le prime volte sembra impossibile e complicatissimo ma fa benissimo a entrambi.
guarda, verrei li ad abbracciarti forte perchè i tuoi sono i miei pensieri quando è nata Alessia, lei piangeva e io piangevo con lei, non so perchè, ma mi sentivo cosi sola, cosi inutile e cosi ingrata perchè sarei dovuto essere felice di avere una bimba cosi.valedirimini ha scritto:leggo ora questo post e dico grazie ad Ambra per averlo scritto ed a voi per le vostre testimonianze....a pochissimi giorni dal parto mi ritrovo qui a piangere per non so nemmeno io cosa, sarà il baby blues, o sarà che mio marito ha già ricominciato a lavorare?o sarà la paura del domani...? e con chi parlo mi dice? ma come volevi un bambino ed ora piangi?
Non lo faccio apposta, e mi sento ancora più male se ci penso...piango quando lui dorme...perchè quando è sveglio è come se mi scordassi di tutto...ma mi sento sola....anche se non lo sono....
Mio marito usciva a lavorare e io piangevo.
Poi magari bastava poco a farmi sorridere.
ma in quei momenti ero davvero persa.
Vale ti rendi conto da sola che è tutto cambiato.
Puoi aver voluto questa gravidanza e questa vita più di ogni altra cosa al mondo, ma è diverso desiderarlo e viverlo, completamente diverso.
Non sentirti assolutamente in colpa per questi sentimenti, che so ti sembrano strani.
Non è strano, per niente. Per niente vale.
Esci, prendi ed esci. Cammina, rilassati al contatto con la natura. Prendi in braccio il tuo bambino anche quando dorme, non lo infastidisci, e state insieme. Il contatto aiuta tantissimo.
E piangi non da sola, ma con qualcuno. Non nasconderti, fai capire a tuo marito per primo che ora sei un po’ in balia di sentimenti contrastanti, parla con lui, spiegagli anche se ti sembra impossibile.
Davvero, ti aiuterà tantissimo sapere che comunque lui c’è.
Ti abbraccio Vale, vorrei poter fare di più che quattro stupide righe.
Puoi aver voluto questa gravidanza e questa vita più di ogni altra cosa al mondo, ma è diverso desiderarlo e viverlo, completamente diverso.
Non sentirti assolutamente in colpa per questi sentimenti, che so ti sembrano strani.
Non è strano, per niente. Per niente vale.
Esci, prendi ed esci. Cammina, rilassati al contatto con la natura. Prendi in braccio il tuo bambino anche quando dorme, non lo infastidisci, e state insieme. Il contatto aiuta tantissimo.
E piangi non da sola, ma con qualcuno. Non nasconderti, fai capire a tuo marito per primo che ora sei un po’ in balia di sentimenti contrastanti, parla con lui, spiegagli anche se ti sembra impossibile.
Davvero, ti aiuterà tantissimo sapere che comunque lui c’è.
Ti abbraccio Vale, vorrei poter fare di più che quattro stupide righe.