La notte, i sogni, le paure, la felicità

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La notte, i sogni, le paure, la felicità

Messaggio da Pass » mar gen 19, 2010 7:46 pm

Interno notte, da poco è passata la vigilia, è già Natale… il mio unico pensiero è per la mia piccola che passerà il Natale lontano da me perché un grande regalo sta per arrivare ma abbiamo deciso di non sapere quando e quindi meglio essere pronti ad ogni evenienza…
Mio marito inizia a lavorare alle 19 e domani mattina finirà alle 7, ma ancora non sappiamo che questa notte sarà portatrice di avventure… alle 23 mi metto a letto dopo una giornata passata in compagnia di amici. Mi assopisco, ma qualcosa di strano sta succedendo. Mi risveglio e, non riesco più a prendere sonno, la mia panciona ha qualcosa che non va… penso tra me che domani vorrei andare dai miei per passare il Natale con Giulia e il resto della famiglia, parlo a Nicolò cercando di convincerlo ad aspettare ancora un po’, di non essere frettoloso, in fondo aspettare un altro giorno non gli costa nulla e io da parte mia non ho nessuna fretta (maledetta paura). La pancia non ci sente, incomincio a contorcermi ad intervalli abbastanza regolari e alle 2.30 del mattino natalizio mi alzo e vado da Gino che sta lavorando in un’altra stanza e oltretutto ha anche uno dei suoi mal di testa periodici. Fuori il vento si fa sempre più violento. Insieme a mio marito cerchiamo di sdrammatizzare, siamo messi proprio bene: io mal di pancia tu mal di testa e lavoro… verso le 3.30 nessuno dei due ce la fa più e Gino che è più stremato di me decide che si va… vestiti, prendi la valigia, andiamo al Maggiore; ma no… in fondo non sto così male, non è ancora il momento…; ascolta, cosa ti interessa, tanto siamo svegli e doloranti, meglio andare in ospedale; (per me o per te?). Va beh! Si va…
Bello viaggiare di notte anche con il vento ed una pioggia incessante, poche macchine incrociate, un ambulanza con la luce blu accesa. Un sms mandato ai miei, non troppo allarmistico.
Arrivati. Pronto soccorso ostetrico. Visita ginecologica (sarà l’ultima?), tracciato, ore e ore a sentire battito cardiaco e altri strani rumori in una sala travaglio che speravo mi aspettasse per momenti ben peggiori o migliori a seconda dei gusti… sono stesa sul letto, Gino seduto su una poltrona dorme stremato dal mal di testa, io proprio non riesco a prendere sonno nonostante sia un ghiro di professione… me la vivo tutta questa notte, vediamo dove ci porta… ogni tanto un’ostetrica ci controlla, mi fa girare a destra prima e dopo un’ora a sinistra, c’è qualcosa di poco convincente, ma io non capisco. So solo che se mi terranno stesa un altro po’ mi verranno le piaghe da decupito.
Alle 6.30 del giorno di Natale mi fanno alzare e mi fanno fare un secondo tracciato questa volta seduta, questo avrebbe dovuto farmi capire che era il secondo di una lunga serie, ma no non capisco, mi vivo ogni attimo, e spero che mi mandino a pranzo dai miei (almeno a pranzo…).
E invece mi ricoverano, che delusione, faccio quasi una lacrimuccia, perché avrei voluto vedere Giulia aprire i regali, vedere il suo visino contento, giocare con lei e con quel camper tutto rosa fuxia che ha tanto voluto… ma no, l’unico testimone del mio Natale è un panettoncino che mi porta l’infermiera in camera (non mi piace neanche il panettone!!!). In camera non cedo alla camicia da notte (che fa tanto ospedale) e rimango vestita, in questo non mi fregano… Gino va a dormire un po’ a casa di un’amica, io mi appisolo sul mio letto bianco in attesa degli avvenimenti…
Pranzo. Dopo mi chiamano per un altro tracciato che non dura tanto. Nel pomeriggio ne farò un quarto e poi alle 21 farò l’ultimo che durerà fino a mezzanotte… Sono ancora ottimista durante l’ultimo tracciato, non mi faccio innervosire dall’ostetrica che viene a controllare, dal battito cardiaco di Nicolò che ogni tanto non si sente… no, non mi fregate, io non voglio fare un cesareo, voglio che Nicolò nasca naturalmente, devo, voglio provare anch’io. Sono sana, sono passati tanti anni dal primo cesareo, ora sto bene, sono in forma, non mi toglierete questo desiderio/necessità… alle 24 un’ostetrica incazzereccia entra e mi dice Cesareo subito… Nooooo…. Perché?... Il battito cardiaco non mi convince per niente…. Ma come??? E i miei desideri? Le mie necessità??? Potremmo aspettare fino a domani mattina ma comunque cesareo sarà… e allora cosa aspettiamo a fare… già ho una fifa blu… no no facciamolo subito e non ci pensiamo più! Gino mi guarda sconsolato, lo sapeva quando stessi male, e anche lui mi sa che a colori di fifa stava messo bene… L’ostetrica incazzereccia tutta contenta mi guarda e mi dice toh! Manca qualche minuto alla mezzanotte scrivo data di nascita 25/12/09!!! NOOOO siamo matti, ci manca solo che nasca il giorno di Natale… no no la data di nascita la scelgo io e non tu ostetrica che hai infranto i miei sogni… Nicolò nasce il 26/12/09 e non ne discutiamo più (avevo proprio bisogno di decidere qualcosa in questo frangente in cui mi sentivo in balia di estranei!). In un attimo sono nuda, mi radono (mannaggia che poi non mi ricrescono più…) mi infilano una cosa che mi sembra una cannuccia da Koctail dentro la vena della mia mano destra, e viaaaa, sono pronta o sono pronti loro, perché io non lo sarò mai… Gino mi da un bacio e cerca il suo migliore sguardo rincuorante ma non è che gli riesce proprio bene l’impresa…
Entro in sala operatoria e li si materializzano gli Dei del taglio cesareo: due omoni enormi vestiti di azzurro con le mascherine che lasciano scoperti solo gli occhi, uno di loro ha gli occhiali ed un accento straniero. Aspettano l’agnellino… le infermiere mi preparano, l’anestesista mi anestetizza ma io non sono tranquilla per niente… dovrebbero ubriacarmi, funzionerebbe molto meglio, vorrei perdere i sensi, vorrei che fosse già domani… e invece gira tira e frulla ecco un esserino tutto rosso al di là del telo. Piangi Nicolò e io starò già un po’ meglio… Nicolò piange (per fortuna) e anch’io vorrei farlo, ma sento il respiro affannarsi, un’infermiera dice di stare calma (e calmati tu). Uno degli omoni mi mostra Nicolò ripulito e mi dice Eccolo! Io penso Echissenefrega!!! Volete richiudermi la pancia!!! Sto male, voglio andarmene da qua per non tornarci mai più! Ed in effetti tutto finisce, mi ritrovo in camera dove i miei due uomini mi aspettano e mi accolgono con un gran sorriso. Tutto è andato bene, dammi Nicolò che ha bisogno di me. Nicolò si attacca subito al seno, io riesco a dormire, Gino passerà qualche ora su di una scomoda sedia, almeno il mal di testa è passato, e fra poco si torna a casa!


Dilly
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Messaggio da Dilly » mar gen 19, 2010 10:31 pm

Oh mamma che ansia Pass!!! Ora però il tuo ometto è qui con te e tutto passa!
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