travaglio di prova
Cara Valentina,
io ho fatto la scelta opposta: ho fortemente voluto un cesareo pur avendo avuto la dilatazione completa nel primo parto concluso con cesareo d'urgenza.
Tuttavia, la mia è stata una scelta personale legata al grado di angoscia che mi provocava il dolore del travaglio, e nell'informarmi preventivamente una cosa l'ho imparata: salvo gravi motivi, il travaglio di prova è possibile. La mia ostetrica, nel convincermi a tentarlo, mi riportava anche ottimi esiti di secondi parti naturali dopo TC per distocia. La ragione è quella espressa da lenina:
Premesso che i seri motivi medici ostativi devono essere valutati da un medico, ti invito a "farti un'idea" del pensiero a riguardo del tuo medico (se è uno da "una volta cesareo, sempre cesareo" ti dirà di no a prescindere), e anche a consultare ostetriche, o consultori orientati al parto naturale... che sono più possibilisti e possono aiutarti a "fare la tara" al medico con competenze tecniche che magari la mamma non possiede.
Il mio consiglio è... pensa intensamente a come ti senti TU rispetto al parto naturale; a quanto lo vuoi, e a quanto per converso temi il cesareo.
Io ero spaventatissima dal dolore, che ho vissuto in maniera pessima, e non dal cesareo. Il mio secondo cesareo, per altro (lo dico per Dilly) è stato di una semplicità, e di un'assenza di dolore post operatorio disarmante. A volte non è così, ma non necessariamente il secondo cesareo è peggio del primo.
Una volta che hai capito come ti senti verso il tuo parto... cerca qualcuno che appoggi la tua scelta, e vedrai che, in una materia tranto controversa come il VBAC, lo trovi.
I pro (meglio per la mamma e il bambino) e i contro (rischio di rottura dell'utero, rischio di travaglio che finisce comunque in TC) del VBAC sono chiari a tutti. E' come si sente la mamma nell'affrontare gli uni e gli altri che fa la differenza.
L'approccio che ti suggerisco può parerti utilitaristico e un po' crudo.
Ma in fondo l'obiettivo per ciascuna mamma è avere un buon ricordo e un vissuto sereno per il proprio parto, o no?
Io ne sono stata felice.
Leggermente in colpa per non aver tentato ma davvero felice.
io ho fatto la scelta opposta: ho fortemente voluto un cesareo pur avendo avuto la dilatazione completa nel primo parto concluso con cesareo d'urgenza.
Tuttavia, la mia è stata una scelta personale legata al grado di angoscia che mi provocava il dolore del travaglio, e nell'informarmi preventivamente una cosa l'ho imparata: salvo gravi motivi, il travaglio di prova è possibile. La mia ostetrica, nel convincermi a tentarlo, mi riportava anche ottimi esiti di secondi parti naturali dopo TC per distocia. La ragione è quella espressa da lenina:
dipende, molti parti "distotici" finiti in cesareo sono in realtà parti medicalizzati andati male non è detto che riaccada.
Spesso vale la pena di provarci almeno si sa di essere a termine, è il ginecologo chiaramente a valutare ma bisogna che sia un ginecologo che non ha preconcetti sull'argomento e crede in questa possibilità se no dirà sempre di no.
Premesso che i seri motivi medici ostativi devono essere valutati da un medico, ti invito a "farti un'idea" del pensiero a riguardo del tuo medico (se è uno da "una volta cesareo, sempre cesareo" ti dirà di no a prescindere), e anche a consultare ostetriche, o consultori orientati al parto naturale... che sono più possibilisti e possono aiutarti a "fare la tara" al medico con competenze tecniche che magari la mamma non possiede.
Il mio consiglio è... pensa intensamente a come ti senti TU rispetto al parto naturale; a quanto lo vuoi, e a quanto per converso temi il cesareo.
Io ero spaventatissima dal dolore, che ho vissuto in maniera pessima, e non dal cesareo. Il mio secondo cesareo, per altro (lo dico per Dilly) è stato di una semplicità, e di un'assenza di dolore post operatorio disarmante. A volte non è così, ma non necessariamente il secondo cesareo è peggio del primo.
Una volta che hai capito come ti senti verso il tuo parto... cerca qualcuno che appoggi la tua scelta, e vedrai che, in una materia tranto controversa come il VBAC, lo trovi.
I pro (meglio per la mamma e il bambino) e i contro (rischio di rottura dell'utero, rischio di travaglio che finisce comunque in TC) del VBAC sono chiari a tutti. E' come si sente la mamma nell'affrontare gli uni e gli altri che fa la differenza.
L'approccio che ti suggerisco può parerti utilitaristico e un po' crudo.
Ma in fondo l'obiettivo per ciascuna mamma è avere un buon ricordo e un vissuto sereno per il proprio parto, o no?
Io ne sono stata felice.
Leggermente in colpa per non aver tentato ma davvero felice.