eco appunto, questa è la considerazione che ho fatto io ieri quando ho aperto la discussione "non c'è fine al peggio"Mammatitta ha scritto:Scusatemi, ma io riesco al pensare solo al bimbo che non c'è, più della mamma sinceramente ora non mi importa nulla non riesco a pensare a lei con pietà...scusatemi, ma ora come ora i miei sentimenti sono questo!
Una preghiera per il piccolo.
Ancora infanticidio
Arrivo un pò tardi sulla discussione sulla depressione. Ora io NON sono un medico eh! Però voglio dire la mia, cioè raccontare semplicemente quello che ho provato e quello che provo.
Tante volte sento di persone che sono depresse perchè hanno avuto una brutta infanzia o brutti incontri (tipo la "pazza" del paese nel delirio da quando il fidanzato l'ha mollata) o queste storie di mamme.
Purtroppo lo abbiamo imparato quanto è difficile fare la mamma e quanto è difficile far capire al monto a noi intorno che abbiamo bisogno di aiuto...spesso neanche i partner se ne accorgono!
Però...però...sono abbastanza d'accordo con Ambra che si può scegliere di uscirne. Ci sono i casi in cui le cose sono troppo gravi, non giudico nessuno ma ho garnde empatia per tutti.
Però voglio dire che anche io ho avuto una brutta infanzia per molti versi...nella miseria vera e con un padre padrone. Per fortuna c'era mamma e i miei fratelli.
Ma non mi sono mai arresa e un'infanzia difficile per me è stato un arricchimento, non una molla depressiva. Io mi sento migliore di molti perchè so cavare il meglio dal peggio.
Ma arrivo alla depressione...quella che mi son sentita addosso con un figlio che ha dormito 20 minuti per volta tutto il primo anno di vita e poi non è andato molto meglio fino a 2 anni. Mi son sentita persa, distrutta, arrabbiata...volevo fargli male. Ma dentro di me c'era sempre una parte lucida che sceglieva di andare avanti e di continuare continuare continuare a chiedere aiuto e a darmi da fare.
Non credo di essere migliore di altri...forse la fede mi ha sostenuta, forse è "l'indole" non so...
Comunque una preghiera per la neonata di 5 settimane che ora non c'è più.
Tante volte sento di persone che sono depresse perchè hanno avuto una brutta infanzia o brutti incontri (tipo la "pazza" del paese nel delirio da quando il fidanzato l'ha mollata) o queste storie di mamme.
Purtroppo lo abbiamo imparato quanto è difficile fare la mamma e quanto è difficile far capire al monto a noi intorno che abbiamo bisogno di aiuto...spesso neanche i partner se ne accorgono!
Però...però...sono abbastanza d'accordo con Ambra che si può scegliere di uscirne. Ci sono i casi in cui le cose sono troppo gravi, non giudico nessuno ma ho garnde empatia per tutti.
Però voglio dire che anche io ho avuto una brutta infanzia per molti versi...nella miseria vera e con un padre padrone. Per fortuna c'era mamma e i miei fratelli.
Ma non mi sono mai arresa e un'infanzia difficile per me è stato un arricchimento, non una molla depressiva. Io mi sento migliore di molti perchè so cavare il meglio dal peggio.
Ma arrivo alla depressione...quella che mi son sentita addosso con un figlio che ha dormito 20 minuti per volta tutto il primo anno di vita e poi non è andato molto meglio fino a 2 anni. Mi son sentita persa, distrutta, arrabbiata...volevo fargli male. Ma dentro di me c'era sempre una parte lucida che sceglieva di andare avanti e di continuare continuare continuare a chiedere aiuto e a darmi da fare.
Non credo di essere migliore di altri...forse la fede mi ha sostenuta, forse è "l'indole" non so...
Comunque una preghiera per la neonata di 5 settimane che ora non c'è più.
:bacio: :nani:Sharazade ha scritto:Arrivo un pò tardi sulla discussione sulla depressione. Ora io NON sono un medico eh! Però voglio dire la mia, cioè raccontare semplicemente quello che ho provato e quello che provo.
Tante volte sento di persone che sono depresse perchè hanno avuto una brutta infanzia o brutti incontri (tipo la "pazza" del paese nel delirio da quando il fidanzato l'ha mollata) o queste storie di mamme.
Purtroppo lo abbiamo imparato quanto è difficile fare la mamma e quanto è difficile far capire al monto a noi intorno che abbiamo bisogno di aiuto...spesso neanche i partner se ne accorgono!
Però...però...sono abbastanza d'accordo con Ambra che si può scegliere di uscirne. Ci sono i casi in cui le cose sono troppo gravi, non giudico nessuno ma ho garnde empatia per tutti.
Però voglio dire che anche io ho avuto una brutta infanzia per molti versi...nella miseria vera e con un padre padrone. Per fortuna c'era mamma e i miei fratelli.
Ma non mi sono mai arresa e un'infanzia difficile per me è stato un arricchimento, non una molla depressiva. Io mi sento migliore di molti perchè so cavare il meglio dal peggio.
Ma arrivo alla depressione...quella che mi son sentita addosso con un figlio che ha dormito 20 minuti per volta tutto il primo anno di vita e poi non è andato molto meglio fino a 2 anni. Mi son sentita persa, distrutta, arrabbiata...volevo fargli male. Ma dentro di me c'era sempre una parte lucida che sceglieva di andare avanti e di continuare continuare continuare a chiedere aiuto e a darmi da fare.
Non credo di essere migliore di altri...forse la fede mi ha sostenuta, forse è "l'indole" non so...
Comunque una preghiera per la neonata di 5 settimane che ora non c'è più.