Anche se con un po' di ritardo aggiungo anche la mia a questo post.
La storia mia e di Elia é una di quelle andate bene: allattamento felicemente riuscito e - a parte qualche incertezza iniziale - senza grandi difficoltà.
Andiamo in ordine.
Elia sarebbe nato con un cesareo programmato, lo sapevo da sempre ed era una scelta che avevo preso con grande serenità (non mi dilungo sul perché e sul per come altrimenti vado off topic).
Purtroppo non avevo potuto seguire nessun corso di preparazione al parto né gli incontri della LLL perché quando sono rimasta incinta mia madre si era da poco ammalata di un cancro fulminante e quindi gli ultimi mesi di gravidanza sono stati durissimi. E' morta poco prima che nascesse Elia e quindi non sono riuscita a fare nulla della preparazione che mi ero sempre immaginata.
Forse anche per questo, ero però veramente molto determinata nel tutelare la mia serenità e quella del nanetto che stava per arrivare e quindi quello che ero riuscita a organizzare l'avevo organizzato al meglio.
Mi ero sincerata preventivamente che l'anestesia del cesareo non interferisse e che il personale della clinica fosse culturalmente orientato a supportare al massimo l'allattamento al seno. Ovviamente avevo poi scelto il rooming in e siccome sono un'animaletto che ci tiene alla privacy ho infine dato fondo alle scarse finanze prendendo una camera da sola in modo tale da poter far dormire con me il mio compagno e farmi aiutare nei primi giorni post cesareo attaccandomi lui il nanetto al seno.
Fatto questo e fatte le mie brave letture e ricerchine (santo web!) per preparami un po' almeno in teoria, ho incrociato le dita sapendo che di più non potevo fare e che tanto i passaggi successivi non potevo programmarli, dovevo solo aspettare di vedere come la pensava anche Elia.
E così arriva il mitico giorno x e zac, eccomi là col mio desideratissimo nanetto che mi guarda molto perplesso e spaventato da dentro la culletta termica mentre mi ricuciono. Io inizio subito a chiedere di mettermelo almeno sopra, ma nella sala operatoria fa freddo mi dicono, quindi nisba. Me lo tengono li accanto mentre mi ripuliscono e finiscono ciò che devono e poi lo porteranno nella nursery per i controlli. Chiedo che se lo tengano il meno possibile ma alla fine, fra i quaranta minuti con me in sala operatoria e le tre ore nella nursery va a finire che riesco a prenderlo in braccio solo dopo quasi quattro ore dalla nascita... un po' troppo, che cavolo. Mi sarei anche incazzata ma ormai era fatta e poi ero troppo presa dal nano.
Il piccoletto - com'era prevedibile dopo tutto 'sto tempo - è ormai addormentatissimo ma io provo ad attaccarlo comunque. Anche lui ci prova, apre la bocca a mo' di uccellino, si attacca e poi zac, si addormenta, anzi, praticamente sviene.
E così cominciano tre giorni di tentativi: io e il mio compagno ci proviamo sempre, continuamente. Il cucciolo però dorme quasi sempre e anche quando lo svegliamo e lo attacchiamo a forza si riaddormenta. Ci spiegano che ha un po' di ittero, nulla di grave, ma che anche per questo è debole e addormentato e che si tratta di un circuito da spezzare: se riusciamo a farlo ciucciare e si mangia almeno un po' di colostro, riprende energia per ciucciare ancora, far venire la montata e mangiare come si deve, e se mangia evacua e fa scendere l'ittero.
Ma niente, nonostante mille tentativi e l'aiuto di varie ostetriche il nanetto veramente si addormenta sempre, si attacca un secondo fa ciup, una ciucciata, e poi bum, crolla adormentato. Nel frattempo chiaramente c'è anche il calo fisiologico che avanza, anche qua niente di che ma dai 3150 della nascita passa a 2800, quindi insomma, un discreto calo.
A questo punto la pediatra di turno mi propone di dargli una piccola aggiunta di LA, giusto per dargli un po' di forze per riattaccarsi. Io non mi spavento e valuto serenamente la cosa. So che c'è il rischio che si interferisca con l'allattamento naturale, ma vedo anche che il nano è veramente fiacco micino e valuto che un tentativo si può fare. Devo dire che in questo ho l'appoggio delle ostetriche che mi suggeriscono si di dare l'aggiunta di LA ma minima, giusto per riuscire a attaccarlo al seno.
Tutta titubante mi avvicino col micro biberon alla bocca di Elia che nel sonno apre, ciuccia, vede che qualcosa arriva e in meno di dieci secondi si finisce tutto il biberon: un vortice di fame povera stella. Si addormenta subito dopo ma dopo mezz'ora si risveglia ed ecco fatto, finalmente si attacca al seno e ciuccia, ciuccia, ciuccia
Insomma... contro ogni aspettativa nel mio caso l'aggiunta è stata positiva, o forse è stato un caso, non lo so. Fatto sta che meno di quattro ore dopo mi è venuta una montata lattea da guinness dei primati, ululavo dal dolore e sembravo un cartone animato con il seno che si gonfiava a vista d'occhio.
Da lì in poi Elia si è sempre attaccato famelico e vorace, minimo ogni due ore, ma spesso anche ogni ora. L'aggiunta si è limitata a un mini biberon al giorno per 4 o 5 giorni, poi l'ho tolta senza problemi. C'è da dire comunque che Elia ha sempre preferito the real tetta al biberon, anche da microscopico neonato che era. E che sono stata fortunata perché non ho mai avuto ansie o preoccupazioni per la sua crescita: il primo mese ha preso 1.850 grammi, il secondo mese 1.700 e via così fino ad arrivare agli attuali quasi 10 kili a nemmeno 8 mesi, core de mamma
Per i primi due mesi però abbiamo avuto bisogno del supporto paterno per attaccarci alla tetta destra, niente da fare, da solo non ci riusciva e dovevamo essere in due per attaccarlo. Abbastanza comico, ma tant'è
E per il primo mese mi ha fatto parecchio male il capezzolo destro quando si attaccava e anche se non c'erano segni visibili dovevo stringere qualcosa per sopportare i primi tre o quattro minuti, poi è passato anche questo.
Nei mesi successivi non abbiamo mai avuto problemi, solo pediatri idioti che ci davano indicazioni non richieste e dannose che noi però abbiamo prontamente cestinato assieme ai pediatri in questione. E poi abbiamo trovato questo fantastico forum.
Ora Elia ha quasi otto mesi, da un mesetto mangia anche pappe e varie cose ma l'amore assoluto per la tetta rimane. Non abbiamo superato quasi mai le tre ore senza tetta e anche adesso, pappa o non pappa, quando è il momento mi si lancia addosso e tutto sornione inizia a strusciarsi sul seno finché non lo allatto.
E io me lo coccolo tutto e so di essere stata molto fortunata