Per quanto mi riguarda lo aspettavo da un paio di giorni, lo sapete: mi ero fatta le meches ed ero pronta. Avevo avuto qualche doloretto e perdite mucose abbondanti: immaginavo che qualcosa si stesse muovendo ma il piccolo tardava, almeno per le mie aspettative (la dpp era il 17!).
La notte fra sabato e domenica, dopo un po' di zum zum e un paio di ore di sonno, mi sono svegliata con un dolore al basso ventre che ho quasi scambiato per bisogno di far la cacca ah ah ah (la stitichezza mi ha accompagnata amorevolmente per tutta la gravidanza). Mi sono messa in preallerta ed ho notato che il dolore, che intanto si faceva più definito (tipo dolore mestruale) era ad intervalli regolari, prima di 6/7 minuti e poi di 5. Ho messo un postappost, ho guardato su Sky una di quelle trasmissioni sui parti (sono scema si ma tanto il parto non mi spaventava!) e dopo un'ora e mezza circa ho svegliato Luca... perchè non erano forti, ma regolari ogni 5 minuti e, siccome con Irene il travaglio era stato abbastanza veloce, preferivo giocare d'anticipo. Ho chiamato mia mamma, mi sono fatta la doccia e preparata con relativa calma e verso le 4 eravamo in ospedale.
C'è da dire che quell'ospedale non l'ho proprio scelto. Sapevo che non era il mio ideale di ambiente per il parto ma confidavo sulla velocità del tutto.
Infatti intanto non hanno fatto entrare Luca per il controllo che mi hanno fatto. Forse è meglio perchè insieme non so se saremmo riusciti a non ridere dell'ostetrica che inveiva contro l'apparecchio per il monitoraggio che "non funzionava", salvo poi scoprire che l'aveva portato lì ma non l'aveva attaccato alla corrente ah ah ah.
Vabbuò le contrazioni erano deboli, la dilatazione minima, mi hanno ricoverata ma suggerito a Luca di andare a casa. Io ero scettica ma non sapevo come poteva evolvere la cosa.
Seconda cosa che non mi è piaciuta, pretendevano che stessi a letto (certo in stanza con altre 2 persone... in reparto con tutti gli altri pazienti, non bisogna disturbare)... io mi ci sono anche messa ma dopo pochi minuti le contrazioni sono partite in quarta forti e ravvicinate. Quelle "buone", stavolta le riconoscevo! A letto non ci sono più stata, ci si provassero a non concedermi un po' di corridoio... ho chiamato Luca che era appena arrivato a casa e dopo un po' ho avvertito l'ostetrica che si è resa conto che effettivamente c'era stato un "salto di qualità", diciamo così... e che la dilatazione era aumentata. Prendono il mio letto (si lì ti portano avanti ed indietro munita di letto ah ah ah), mi chiedono se voglio salire e la risposta è "Mah, non so come sto meglio, se sdraiata o a camminare!" comunque ho preferito camminare. Nell'atrio fra reparto e sala parto incontro Luca ed appoggiarmi a lui rende tutto più... sereno.
A quel punto le cose procedono in modo molto veloce, si tratta di un combattimento fra me e l'ostetrica ah ah ah, vinto da lei che era in posizione di potere, perchè io avrei voluto stare in una posizione che mi desse più sollievo, e lei voleva tenermi stìdraiata in un monitoraggio continuo. Ho cominciato a sentire quel dolore tremendo che ricordavo, in fondo alla schiena, e quell'impulso a spingere che non mi permetteva di mantenere il controllo della contrazione con la respirazione... siccome "non dovevo spingere", mi son ritrovata ad urlare per far fronte a questa sensazione che non sapevo come arginare. Ma è durata poco, le contrazion erano molto efficaci a quel punto e finalmente ho potuto spingere.
La mia rivincita. Sapete quelle cose che vi rimangono sul gozzo? Nel mio caso era stata la mia incapacità di far nascere Irene da sola, avevo avuto bisogno alla fine della spinta sulla pancia del ginecologo. Stavolta la strada era aperta eh eh, io ero preparata psicologicamente e ce l'ho fatta, in un paio di spinte, a tirar fuori Damianino! E' stato bello.
Dai commenti ho capito che era tutto a posto, che era un bel vitellino e che potevo rilassarmi. DA lì il parto è in discesa: esce la placenta, quando l'irreperibile ginecologo arriva (l'ostetrica era nera, ed aveva pure ragione.. ci fosse stata un'urgenza, il tipo NON SI TROVAVA) e mi da soltanto un paio di punticini.
Quando me l'hanno riportato lavato e vestito ed hanno abbassato le luci della stanza, lui ha spalancato di colpo gli occhi e mi ha "guardata" (non vedono ok, ma sia lui che Irene mi han guardata subito dritto negli occhi, a voi è successo?). Ed è stato amore!
E' nato il 9 settembre 2007, 9 del 9, 2+7 fa 9, la somma di tutti i numeri fa 9... chi si intende di numerologia?
