La bambina della neve

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Lidia
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La bambina della neve

Messaggio da Lidia » lun ott 17, 2011 1:38 pm

Ho raccontato com'è nato Elia... Ecco come è nata Miriam.

E' il 14 dicembre e fa freddissimo, nevica. Sono a casa dei genitori di Mauri, il camino è acceso e sto bevendo il caffè con mia suocera. Ho dolori da stamattina presto, ma so bene cosa aspettarmi questa volta, quindi ho continuato la mia vita di tutti i giorni, anche se ho chiesto a Mauri di restare con me, in caso qualcosa cambi... Ed effettivamente da mezz'ora circa mi sembra che i dolori siano un po' più forti, ma cerco di non pensarci. Continuo a chiacchierare; Mauri gioca con Elia sul pavimento, solo io sono consapevole di quello che sta accadendo nel mio corpo, e sento un pizzico di eccitazione: sono sicura che tra qualche ora terrò tra le braccia questo nuovo fagottino! Adesso sento decisamente delle ondate più forti e forse anche più regolari, e mentalmente calcolo che arrivano ogni dieci minuti circa... no, stavolta ne sono passati nove... adesso otto... Forse è meglio che mi dia una mossa, qui le cose progrediscono in fretta! "Tesoro, forse è meglio che andiamo" "Vuoi andare a casa? Ma non restiamo per cena?" "No, no, andiamo in ospedale! Sta arrivando..." Per un attimo Mauri mi guarda disorientato, poi capisce, ma vedendomi così tranquilla non si agita. Portiamo Elia dai miei genitori, dove dormirà questa notte, e nel frattempo, forse a causa del viaggio in macchina, i dolori si fanno più intensi. Cerco di rilassarmi, ad ogni contrazione chiudo gli occhi e respiro profondamente, cerco di ascoltare quello che la mia bambina mi sta dicendo. Andiamo molto piano perché continua a nevicare e ormai i campi sono tutti ricoperti. Arriviamo in ospedale, ormai le ondate arrivano ogni quattro minuti, ma nel visitarmi l'ostetrica dichiara che sono dilatata solo di 1 cm. Sono le 19:00. Mi monitorano per una ventina di minuti e le contrazioni si fanno molto più blande. Il ginecologo vorrebbe mandarmi a casa perché sono solo all'inizio, ma io SO che il mio corpo si sta solo prendendo una pausa. In quel momento entra Emi, la meravigliosa ostetrica che mi aiuterà a partorire: si fida di me, mi propone di farmi una doccia, ed ha ragione. Nel giro di cinque minuti mi si riattiva tutto il travaglio, ho delle contrazioni fortissime e vicine tra loro, resto sotto il getto caldo e cerco di controllare il respiro. Emi mi visita e sono dilatata di quattro centimetri! Questa sarà l'ultima volta che mi toccherà, se non per massaggiarmi e confortarmi, fino al momento in cui mi darà qualche punto dopo la nascita di Miriam... Il dolore arriva con tutta la sua forza, ora, e non riesco quasi a prendere fiato tra una contrazione e l'altra, sto inginocchiata perché non faccio in tempo a rialzarmi, tengo gli occhi chiusi, ci siamo solo io e la mia bimba, mentalmente le dico che stiamo facendo questo insieme. Mauri mi massaggia, anticipa ogni mio movimento, sono in comunione con lui. Ad un certo punto Emi mi chiede se voglio entrare nella vasca... e sono in paradiso. L'acqua è il mio elemento. Mi rilasso, ed anche se le contrazioni non diminuiscono, sicuramente riesco a sopportarle meglio. Dopo un po' si ferma tutto: so che sono in transizione e mi preparo a dare tutta me stessa. Sono le undici e venti. Si abbassano le luci, l'atmosfera è molto intima e dolce, siamo tutti in attesa... Sono in ginocchio quando arriva la prima spinta: non forzare, ascolta il tuo corpo, lasciala scivolare giù. Emi si limita a massaggiarmi la schiena mentre arriva la seconda ondata, poi la terza. Sono completamente padrona del mio corpo, mi fido ciecamente delle mie sensazioni, questa volta sento qualcosa di diverso e so che è l'ultimo sforzo: "Lidia, usa la voce!". Sono stata in silenzio e raccolta per tutto il tempo e adesso l'energia deve esplodere: caccio un grido di battaglia e la testa di Miriam esce. La accarezzo in attesa dell'ultima contrazione, poi la prendo da sotto e la tiro fuori dall'acqua. Lei prende fiato e strilla fortissimo, protesta per essere stata disturbata, poi subito cerca avidamente il mio seno e inizia a succhiare vorace. E' rossissima e ha una massa di capelli neri. Tutto è perfetto, Mauri piange, io sono pervasa da quel noto senso di amore sconfinato per la mia bimba, che accarezzo e che sento subito mia. Fuori è buio e nevica ancora, ma dove siamo noi è tutto calore e luce e gioia.


Azur
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Messaggio da Azur » lun ott 17, 2011 1:40 pm

bellissimo... :abbraccio:
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Messaggio da marzia80 » lun ott 17, 2011 1:46 pm

Bellissimo racconto,grazie...
annaviola
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Messaggio da annaviola » lun ott 17, 2011 1:48 pm

mi fai piangere di gioia!
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Messaggio da Brufradaste » lun ott 17, 2011 2:24 pm

Bellissimo! :bacio:
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Lidia
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Messaggio da Lidia » lun ott 17, 2011 4:03 pm

... E mi sono dimenticata di scrivere che Miriam avrebbe potuto non esserci... E invece si è attaccata con tutte le sue forze alla sua mamma!
MAMMANANCY

Messaggio da MAMMANANCY » lun ott 17, 2011 5:02 pm

:cry:
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Messaggio da Fran&Maia » lun ott 17, 2011 6:24 pm

Piango e sorrido..
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