amarezza per amica che sta cedendo al LA

Trilli2011
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Messaggio da Trilli2011 » ven set 23, 2011 6:23 am

Linda Eva ha scritto: Credo che non sarei stata in gamba come lei, e riconosco semplicemente che ci sono livelli ben più in alti di scelte d'amore in fatto di allattamento e che io resto al di sotto.
Ma non mi metto a difendere la scelta di abbandono che farei in casi simili denigrando il valore più alto della scelta coraggiosa altrui, tipo: non credo che mio figlio sarebbe contento se io non vivessi con piacere l'allattamento e mi preferirebbe felice col biberon in mano!

Prendo atto di un mio limite più stretto rispetto ad un'altra e poi lo continuerei a vivere serenamente.
le graduatorie sono nelle parole di chi scrive!
Chi può dire se è una scelta di maggior valore allattare un bimbo a lungo o mantenere la propria famiglia??
Io non mi permetto di farlo.
Ho fatto una scelta che per me era l'unica possibile. Non mi piace che la si giudichi "meno coraggiosa" o "di minor valore"!


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Linda Eva
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Messaggio da Linda Eva » ven set 23, 2011 7:07 pm

Trilli2011 ha scritto:le graduatorie sono nelle parole di chi scrive!
Chi può dire se è una scelta di maggior valore allattare un bimbo a lungo o mantenere la propria famiglia??
Io non mi permetto di farlo.
Ho fatto una scelta che per me era l'unica possibile. Non mi piace che la si giudichi "meno coraggiosa" o "di minor valore"!
No, non ci siamo.
Trilli, non mi va che mi porti ad es. di questo giudizio su Patty.
Intanto avevo già detto
Linda Eva ha scritto:@ Patty, da quello che racconti sei l'esempio pratico di quella che definivo situazione di oggettive difficoltà pratiche e prolungate così come Madda e Laste. Fai bene a non sentirti madre di serie B, ma da parte mia nessuno dovrebbe mai metterlo in dubbio.
La scala di valore è intrinseca nella natura delle cose. latte materno (con tutta la dinamica che gli è propria) è l'originale.
Latte Artificiale è il surrogato, l'imitazione artificiale del LM.
La scala di preferibilità oggettiva è intrinseca nei fatti.
Che per un bambino, potendo sia la scelta primaria e preferibile nella scala di valore 'genuinità' e lo stretto contatto con la madre in quella dell'opporunità psico-affettiva non sono io a dirlo ma credo che oggigiorno nessuno possa più dubitarne.
E ho sottolineato potendo con cui non intendo dre solo "se si è riusciti a ben avviare l'allattamento", ma anche "se non ci sono problemi di salute psico-fisica", e se non ci sono oggettivi problemi pratici che lo rendano impraticabile come strada.
E mi sembra che lei abbia chiarito bene quanti ostacoli abbia incontrato, quanto pressaanti fossero le sue responsibilità nei confronti dell'intera famiglia, quindi anche per il futuro di suo figlio stesso, quanto urgenti fossero le ragioni della sua scelta!
Sappi Patty, che anche per molto meno ci si può sentire 'obbligate' a rinunciare all'allattamento al seno.
Da parte mia da quello che hai raccontato, ti ammiro per la forza di volontà che hai dimostrato scegliendo tuo malgrado di lavorare per sostenere la tua famiglia.

E poi, Trilli, su chi può valutare mi ero già espressa.
Linda Eva ha scritto: Penso anche che chi ti giudica con lo sguardo, (...)
non è degno di considerazione come chi giudica me e Willy delle matte perchè allattiamo due ultraunenni!
Che ci sono motivi di sostenibilità pratica di allattamenti più o meno lunghi e devi essere tu a valutare quanto ciò di cui privi tuo figlio sia veramente bilanciato dai vantaggi pratici di questa decisione. Devi essere tu a sapere di non doverti sentire madre di serie B e fregartene di chi non approva.
Non dovrebbe ferirti la consapevolezza che anche essere allattato è un suo diritto a cui stai rinunciando per lui perché hai validi motivi.
Sei una madre e decidi anche per lui quello che credi il meglio che ti è possibile.

Nessuna dovrebbe sentirsi ferita da queste considerazioni, secondo me, perché dovrebbe essere 'scontato' che se decide di non allattare i motivi sono piiù importanti di ciò a cui si rinuncia, che resta per sua natura un diritto di ogni bambino
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