Premetto che questo è il mio terzo parto, e che i 2 parti precedenti io avevo avuto le contrazioni solo il giorno del parto, per lo meno quelle dolorose.
Sono arrivata alla notte del 17 dicembre stanca, dolorante, e psicologicamente sfibrata dai falsi allarmi, cominciati dall'inizio di novembre con dolorini, continuati sempre più intensi, sempre più ravvicinati, senza mai però trasformarsi in qualcosa di più concreto.
L'ultima settimana ogni sera e ogni mattina avevo contrazioni dolorose, gli ultimi 4 giorni non ero in grado di fare nulla, la pancia sempre ammaccata di giorno e con contrazioni, che io avrei definito da travaglio, di sera (con pausa notturna).
La notte del 17 le contrazioni sembravano più intense e avevano pure una parvenza di regolarità (saltellavano tra i 7 e i 12 minuti, di più non potevo sperare).
Poi all'1 di notte, come al solito, si sono fermate.
La cosa mi ha prostrata immensamente.
Tra l'1 e le 3 di notte, nel sonno agitato, ho sognato Solange e Speranza che mi suggerivano di andare all'ospedale, perchè solo in un ambiente protetto avrei potuto lasciarmi andare e cominciare il travaglio (questo concetto, magari non così terra-terra, me lo aveva comunque spiegato davvero, Speranza).
Quindi alle 3 mi sono svegliata e ho contato le contrazioni:3 regolari, sempre più o meno, una saltata...sticazzi, ho deciso:mento.
Sveglio il marito e gli dico:ho le contrazioni regolari da un'ora, ogni 10 minuti.
Non mi interessa mentirgli, io devo andare in ospedale. Sto male, sto male e anche se non sono in travaglio devo andarci.
Arrivati in ospedale il mio tracciato non convince: contrazioni troppo leggere e irregolari (ma va?) ma 3 cm di dilatazione e sacco teso, tampone positivo e al terzo parto:ricovero.
Ce l'ho fatta!
Tutti questi dolori, il mal di pancia, le contrazioni, il non sapere mai quanto manca...tutto presto finito, in giornata, lo sento. Finalmente!
Dalle 5.30 andiamo alle 9.30...contrazioni sempre, sempre, sempre irregolari, tra gli 8 e i 10 minuti, a volte saltate, ma quando arrivano mi fanno abbastanza male da dover stare in piedi e camminare, o dondolarmi.
Tracciato delle 9.30. Il Dramma. L'ostetrica mi fa notare che il travaglio non parte, le contrazioni sono troppo leggere e irregolari..."signora, forse non è ora".."a 10 giorni dalla scadenza non possiamo ricoverarla"..."ci sarebbe l'induzione"...ma io non la voglio, nè la vuole lei.
Piango. Parlo con Manuelina, anzi, credo che non riuscissi neanche a parlare. Mando via mio marito. Sto malissimo. Non voglio andare a casa. Io sto male, cazzo!
Ore 11: la Svolta. L'ostetrica che mi vede girare allucinata per il corridoio ha avuto un travaglio simile al mio (Dio esiste!) e mi visita. Con queste stupidissime contrazioni ogni 10-12 minuti sono a 5 cm di dilatazione. Mi portano in sala travaglio.
si
si
si!!!
Andiamo, chiedo della vasca, se è vero che ci sia. "sta scherzando?non ha più tempo ormai" :\
Chiamo mio marito, chiamo Manuelina già che ci sono, vah.
In sala travaglio tutto prosegue in questa maniera surreale. Le 2 ostetriche assistono un'altra partoriente, al primo parto (scoprirò poi essere una mia collega!), mio marito, sopraggiunto nel frattempo, dorme nel lettino da travaglio, io, smessaggio Manuelina tra una contrazione e l'altra (sempre lontane una decina di minuti, sempre di intensità forte ma non "insopportabile").
E arrivo a 10 cm di dilatazione in questo modo.
Svegliamo il marito che è ora di fare la sua parte di "supporto psicologico", intanto.
Va bene, penso, è fatta, un parto aggratis.
(le mie fasi espulsive sono sempre state veloci e non dolorose).
Con cavolo :cisssss:
Comincia la fase delle spinte e provo un dolore indicibile. Tra l'altro le contrazioni me le deve provocare l'ostetrica con dei massaggi alla pancia altrimenti sarebbe lunga aspettare ogni volta 10 minuti.
Provo tutte le posizioni, cerco tutte le scappatoie, ma non ce n'è.
Farà male.
Alla fine (molto alla fine, ho perso una buona mezz'ora a tergiversare) mi rassegno e spingo.
E dai che ti do, in poco tempo Irene esce.
In tempo, spero, per far volare la piuma a chi l'attende speranzosa.
Io per la terza volta, da madre snaturata, come prima cosa godo all'idea che sia finita, anzi, questa volta con la certezza che non dovrò farlo mai più più più :happy:
Dopo pochi istanti, mi pervade, giustamente, la gioia di stringere mia figlia tra le braccia.
Me la sono guadagnata.
Ora posso di nuovo occuparmi dei miei figli, di lei, camminare, muovermi, senza chiedermi...sarà oggi il giorno giusto? :occhiodibue:
Domani potrò festeggiare quello che è, a tutti gli effetti, il Natale più bello della mia vita.
Grazie Dio.
Grazie Stefano.
Grazie figli miei.
Grazie mamma e papà.
