beh i fatti contestati in questo caso sono gravi, da denuncia volendo. un provvedimento disciplinare (sospensione o altro), se queste cose fossero vere, ci sta tuttomamma valeria ha scritto:hai ragione, è squallidissimo. ammetto di non conoscere i reali poteri del dirigente scolastico, forse se qui al forum ce n'è qualcuno sarebbe opportuno che ci illuminasse. per la mia esperienza in simili casi ho visto che possono chiedere ispezioni (è ovvio che la maestra diventa impeccabile in quella mattina) o sollecitare trasferimenti.
Le maestre e la disciplina
- franceschina
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Vi aggiorno: ieri pomeriggio, quando sono andata a prendere Elisabetta ho chiesto alla maestra in questione se avevano stabilito quando vederci per il colloquio che avevo richiesto.
Mi risponde che è difficile perché le due maestre della classe quando sono di turno insieme devono - ovviamente - badare alla classe.
Le dico che non mi sembra possibile che se un genitore deve parlare con le maestre di qualsivoglia problema debba farlo nei trenta secondi in cui lascia o riprende il proprio figlio in classe, davanti a lui e agli altri bimbi e lei mi risponde: "Ma scusa, cosa ci devi dire?".
Al che le ribadisco il concetto che evidentemente non aveva ascoltato e le dico che lunedì mattina voglio sapere il quando.
Fortuna ha voluto che intercettasse la conversazione la responsabile delle maestre, nonché figlia della proprietaria e direttrice della scuola.
Così viene di soppiatto da me, che ero in un'altra zona del giardino della scuola, e mi chiede cosa fosse successo.
Glielo racconto e le spiego che volevo confrontarmi con le maestre prima di andare da lei o da sua madre.
Rimane di stucco. Mi dice che se le cose sono davvero così, la maestra sarà licenziata e mi invita a verificare nuovamente con Elisabetta quanto accaduto.
E' stata molto garbata nei toni e nei modi, molto attenta a quello che cercavo di trasmetterle e disponibile in tutto e per tutto.
Mi ha anche anticipato che il prossimo anno la classe sarà seguita da altre insegnanti (evidentemente si sono resi conto della non adeguatezza delle presenti) e che ci sarà una psicologa che insieme alla coordinatrice, sarà a disposizione dei genitori.
La ringrazio e prometto di aggiornarla.
Oggi - sabato - mi chiama dicendo che non ha fatto altro che pensare a quello che le avevo detto e che martedì mattina faremo questo incontro al quale sarà presente anche la psicologa. E' stata davvero carina e premurosa.
Io non vedo l'ora di chiarire questa storia.
Per rispondere a mamma valeria, Elisabetta è una bimba molto fantasiosa, ma è molto chiara la differenza quando "crea" e quando racconta cose vissute.
Me l'ha raccontato di getto - a domanda risposta - senza fermarsi, senza riflettere, senza darsi modo di cercare una trama.
E lo ha raccontato anche alla nonna, quando io non ero con loro.
Mi ha dato tutti i dettagli.
Tra l'altro le ho chiesto come fosse potuto accadere, visto che a scuola mangiano col cucchiaio, e mi ha detto che la forchetta era della maestra, che lei l'aveva presa e usata sulla mano di un compagno e così la maestra l'aveva fatto sulla sua mano per "insegnarle" che non si fa (non fa una piega, no?!).
Insomma, io temo proprio che sia vero...
Mi risponde che è difficile perché le due maestre della classe quando sono di turno insieme devono - ovviamente - badare alla classe.
Le dico che non mi sembra possibile che se un genitore deve parlare con le maestre di qualsivoglia problema debba farlo nei trenta secondi in cui lascia o riprende il proprio figlio in classe, davanti a lui e agli altri bimbi e lei mi risponde: "Ma scusa, cosa ci devi dire?".
Al che le ribadisco il concetto che evidentemente non aveva ascoltato e le dico che lunedì mattina voglio sapere il quando.
Fortuna ha voluto che intercettasse la conversazione la responsabile delle maestre, nonché figlia della proprietaria e direttrice della scuola.
Così viene di soppiatto da me, che ero in un'altra zona del giardino della scuola, e mi chiede cosa fosse successo.
Glielo racconto e le spiego che volevo confrontarmi con le maestre prima di andare da lei o da sua madre.
Rimane di stucco. Mi dice che se le cose sono davvero così, la maestra sarà licenziata e mi invita a verificare nuovamente con Elisabetta quanto accaduto.
E' stata molto garbata nei toni e nei modi, molto attenta a quello che cercavo di trasmetterle e disponibile in tutto e per tutto.
Mi ha anche anticipato che il prossimo anno la classe sarà seguita da altre insegnanti (evidentemente si sono resi conto della non adeguatezza delle presenti) e che ci sarà una psicologa che insieme alla coordinatrice, sarà a disposizione dei genitori.
La ringrazio e prometto di aggiornarla.
Oggi - sabato - mi chiama dicendo che non ha fatto altro che pensare a quello che le avevo detto e che martedì mattina faremo questo incontro al quale sarà presente anche la psicologa. E' stata davvero carina e premurosa.
Io non vedo l'ora di chiarire questa storia.
Per rispondere a mamma valeria, Elisabetta è una bimba molto fantasiosa, ma è molto chiara la differenza quando "crea" e quando racconta cose vissute.
Me l'ha raccontato di getto - a domanda risposta - senza fermarsi, senza riflettere, senza darsi modo di cercare una trama.
E lo ha raccontato anche alla nonna, quando io non ero con loro.
Mi ha dato tutti i dettagli.
Tra l'altro le ho chiesto come fosse potuto accadere, visto che a scuola mangiano col cucchiaio, e mi ha detto che la forchetta era della maestra, che lei l'aveva presa e usata sulla mano di un compagno e così la maestra l'aveva fatto sulla sua mano per "insegnarle" che non si fa (non fa una piega, no?!).
Insomma, io temo proprio che sia vero...
Incredibile Fede, per la prima volta non sono d'accordo!!!Erin-75 ha scritto:ma che scherziamo?
dalla direttrice! subito
ma che razza di stronza incompetente
AHAHAHAHAH
No, scherzi a parte....
Secondo me provare a chiarire con le maestre è la cosa migliore. Se non per "iter" quanto meno per dare la propria disponibiltà a comprendere.
Se poi la spiegazione non soddisfa o succede un'altra cosa, allora sì, dritti dalla dirigente.
Secondo me, se quello che racconta la bambina è vero, le maestre non troveranno spiegazioni molto plausibili.
Come la giustifichi didatticamente una forchettata?
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