lolla ha scritto:ieri ho portato Lorenzo(3 anni appena compiuti)all'asilo dopo un mese di assenza per malattia.Oggi chiedo all'insegnante com'e' andato il rientro perche' lo vedevo molto carico e agitato.Lui da una parte ci vuole andare all'asilo ma continua anche a chiedermi perche' ci deve andare,ma se io voglio stare con la mia mamma perche' non posso?Insomma questa mi dice:"e' una fatica per me perche' il bambino non ha ancora aquisito le regole,non rispetta i tempi,non ascolta,parla sopra gli altri,e' troppo agitato,corre e urla continuamente.Ieri poi abbiamo trovato dei pezzi di puzzle masticati e rotti e sicuramente e' stato lui perche' prima del suo rientro una cosa del genere non era mai successa.Insomma,un disastro."Allora io cerco di spiegarle che pur essendo di suo un bimbo vivace,agitato e per certi versi prepotente,in questi giorni era molto carico per il ritorno all'asilo ma mentre parlo lei mi risponde:"me l'hai chiesto tu come va???".
Allora,sono uscita dall'asilo e sono scoppiata a piangere.Forse io me la prendo troppo e sicuramente sono una mamma apprensiva e protettrice ma mi chiedo come si possa parlare cosi' di un bimbo,senza trovare accanto a tutte queste cose negative una qualche qualita' che lui ha e che io vedo.Quello che mi fa stare male e' pensare a quanto questa puo' essere stronza con Lorenzo e a come si puo' pretendere che lui abbia voglia di andare in un posto dove trova persone cosi'.
Non so cosa fare,vorrei chiedere un colloquio ma cosa le vado a dire?Io purtroppo non sono molto diplomatica,fatico a dire cio' che penso e facilmente ,di fronte allle tensioni,piango.Insomma,non vorrei peggiorare le cose.Cosa dite?
Cara Lolla ... ti capisco .... :marika:
Di pianti ne ho fatti tanti anch'io, e per molto meno!!!
Ma sai la cosa che ferisce di più qual è? E' il modo.
Il modo negativo in cui si parla dei nostri figli.
Le cose negative che fanno, vanno dette, ci mancherebbe.
Ma quando soprattutto nel tuo caso alla materna, ci si aspetterebbe che le cose venissero affrontate appunto un po' come delle "mamme" ... ci si ritrova di fronte queste persone che ti espongono i problemi con così tanta durezza che non sembra nemmeno facciano quel lavoro.
Coi bambini bisogna avere pazienza, si sa, e soprattutto "competenza". Io se fossi in te in un ipotetico colloquio glielo farei presente. Loro studiano pedagogia e dovrebbero essere preparate anche per queste reazioni che sicuramente hanno una motivazione. E sono loro che dovrebbero istradarti per trovare una risposta. Non banalmente esibirti i problemi. Così son capaci tutti!! :frusta: