Io faccio fatica a pensare che un'ora di scuola sia "buttata" così al vento, anche fosse un insegnamento sbagliato io penso che serva ai bambini per farsi un senso critico non indifferente, io sono convinta di averci guadagnato a fare religione a scuola, ho guadagnato in termini di conoscenza e di ricerca della legge morale in me che convivesse col cielo stellato sopra di me.lenina ha scritto:
Spero davvero che non sia così ovunque ma non mi sento di correre il rischio che mio figlio si senta da meno perchè io non sono credente.
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Mi pare più rischioso per il bambino, sulla questione sentirsi inferiori, il non farla: magari se è l'unico come succede nella nostra classe.
Sarà che io sono cresciuta in una famiglia molto etorogenea, dalla bigotta cattolica all'eversivo comunsita, da chi parlava solo stretto dialetto delle valli bresciane (che io parlo benissimo) ai puristi della lingua.
Così a scuola ho pregato, che alla maestra blesilla fregava nulla degli atei e si pregava e basta, l'anticlericalismo poi mi è proprio arrivato dalla assidua frequentazione da vicino del clero, dal convitto delle suore alla collaborazione col segretariato oratori, dall'università cattolica al conoscere la gerarchia ecclesistica della mia città.
Diverso sarebbe se ci fosse un PROGETTO PRECISO DIDATTICO CURRICOLARE alternativo, allora di sicuro non farei sprecare tempo a mio figlio a studiare la religione cattolica (che è l'ultima delle conoscenze che credo serva nella vita); ma tra uno stare con le bidelle e insegnare qualcosa (anche se non condiviso da me) scegleirei SEMPRE il qualcosa.