scuole private

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
ale07

Messaggio da ale07 » mer feb 20, 2008 2:52 pm

SI IN EFFETTI E' UN PO'RESTINO MA IO SONO SCIOCCATA DA I GIOVANI D'OGGI E NON RIESCO A TROVARE UN SISTEMA PER EVITARE CHE DIVENTI COSI' CAFONE E MALEDUCATO E SOPRATUTTO PELANDRONE (SCUOLA COMPRESA).

IL MIO POPO HA 7 MESI PIU' DI ANDREA DI BABA.


Azur
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Messaggio da Azur » mer feb 20, 2008 3:00 pm

io sto studiando portoghese,ad esempio...
Nene!
che bello, il portoghese ispira un sacco anche me....
Ma lo stai facendo con Bea o sola soletta? ;)

Ale,
la scuola è importante indubbiamente,
ma gran parte di quello che dici lo imparano a casa,
sta a noi per primi dare l'esempio che vorremmo seguissero....
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MANU_
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Messaggio da MANU_ » mer feb 20, 2008 3:23 pm

beh però Ale non è che la "maleducazione" la si impara a scuola...
cioè alla base c'è la famiglia e se già da lì non ricevi le basi, allora è facile che si troverà in difficoltà a scuola..
ma io non vedo tutta sta maleducazione in giro sai...
ho una sorella di 22 anni , ho vissuto la sua adolescenza...e onestamente
nel suo gruppetto di amici non vedo nulla di diverso da come eravamo noi..
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tati
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Messaggio da tati » mer feb 20, 2008 6:34 pm

qui non esiston nemmeno le scuole private, onestamente.
nene70
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Messaggio da nene70 » gio feb 21, 2008 9:48 am

Nene!
che bello, il portoghese ispira un sacco anche me....
Ma lo stai facendo con Bea o sola soletta
insieme a bea,all'acqua di rose,pero'..
cioè autodidatta..
ho unito l'utile al dilettevole..
sai che ho una bimba adottata a distanza, è in mozambico,lingua ufficiale portoghese..
le prime lettere me le facevo arrivare anche tradotte...
poi ho deciso che ci volevo comunicare IO con questa figlia,non tramite gli altri e armata di vocabolario, e santa pazienza e avendo un gran culo,perchè non so come ,sono portata alle lingue, me le sono tradotte, piano piano...
certo,lo so scrivere poco o niente, ma leggiamo bea e io,le parole che mensilmente ci manda alexandra dall'altra parte del mondo...
sono soddisfazioni! :D



comunque ale per tornare a bomba,non credere che l'educazione te la insegnino a scuola...e nel retaggio famigliare e in questo non credo che mancherà nulla al tuo bimbo, stai tranquilla.... :bacio:
Azur
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Messaggio da Azur » gio feb 21, 2008 9:51 am

ma leggiamo bea e io,le parole che mensilmente ci manda alexandra dall'altra parte del mondo...
bellissimo... che tenerezza.....
nene70
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Messaggio da nene70 » gio feb 21, 2008 9:53 am

:bacio:
vorrei poter avere lei qui con noi mentre le leggiamo....
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la yle
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Messaggio da la yle » gio feb 21, 2008 10:26 am

Concordo pienamente con chi dice che non è questione di scuole private o pubbliche ma di insegnanti coscienziosi e insegnanti impreparati.
Ovvio è che c’è più possibilità di trovare questi ultimi nelle scuole pubbliche poiché vi si accede con concorso e se non vai bene non puoi essere rimpiazzato mentre nelle private la direzione didattica fa un minimo di colloquio per vedere chi si trova davanti ed essendo un posto di lavoro per l’appunto privato, certi atteggiamenti non possono essere permessi. Come qualcuna di Voi avrà letto, abbiamo cambiato scuola all’inizio di novembre a nostro figlio che è in seconda elementare, proprio perché la scuola statale in cui era, secondo noi, aveva “qualche” pecca non tanto a livello didattico quanto a livello di organizzazione/gestione classe. Abbiamo scelto un’altra scuola pubblica in paese con una classe con due maestre (e non quattro come prima) che hanno accolto e capito Marco con grande entusiasmo e professionalità. Pensate che nelle prime settimane di scuola addirittura mi telefonavano la sera a casa per informarmi costantemente dell’ambientamento di Marco in classe, le lacune da colmare, i progressi che faceva. Alla consegna delle pagelle, per esempio, nella vecchia scuola ci si trovava alle cinque del pomeriggio tutte e due le classi unite, le maestre facevano un piccolo intervento generale e poi davano le schede ai genitori e per colloquiare individualmente con loro ti dovevi mettere in fila….cinquanta genitori…quattro maestre che facevano materie diverse quindi dovevi fare quattro file d’attesa per parlare con ognuna e prima di due ore e mezza non ottenevi nulla. Quest’anno invece hanno diviso la classe in due giorni (dodici appuntamenti al giorno), dalle 16.30 del pomeriggio hanno fissato colloqui individuali ogni dieci minuti…. E dico tutto…
Quindi, prima di tutto bisogna secondo me informarsi su cosa offre la scuola pubblica e su come offre questo servizio. Ora, si possono iscrivere i bambini anche nelle scuole che non sono del tuo circolo di appartenenza ed ogni scuola ha una diversa offerta formativa, utilizzando indirizzi artistici, musicali, teatrali diversi. Poi capire il discorso dell’applicazione delle direttive ministeriali in materia di rapporto insegnanti/alunni ecc.
Esperienza diretta di scuola privata ne ho da parte dei tre figli di mia cugina. In pratica dall’asilo alle superiori. Posso dire che sono sempre avanti rispetto ai programmi delle scuole pubbliche perché devono chiaramente dimostrare che da loro le cose vanno meglio ma spesso lo fanno a discapito di quei bambini che avrebbero bisogno di qualche giorno in più per apprendere meglio i concetti espressi …. Tanto poi arrivano in soccorso con il voto un po’ più alto di quello che effettivamente ci si meriterebbe. E questo è un dato di fatto….infondo se la scuola non produce risultati, la famiglia non vedendone, può sempre cambiarla e viene a mancare una retta che spesso è decisamente sostanziosa.
Sempre per questo motivo i ragazzi sono seguiti “meglio” e mostrano efficienza nel senso che appena fai un’assenza ti telefonano a casa per controllare se hanno bigiato ma è difficile che vadano oltre.
Per carità, non voglio gettare alcun tipo di fango su istituzioni che nel tempo sono state fondamentali per lo sviluppo del tessuto sociale italiano stesso, io per prima sono cattolica praticante e riconosco in pieno quanto preti e suore hanno fatto per migliaia di ragazzi che non avevano alcuna possibilità di studio o qualità di vita. Penso anche a mio nonno ultimo di dieci fratelli che alla morte del padre è stato mandato in collegio lontano da casa per poter permettere almeno a lui di non dover lavorare a otto anni nei campi (parliamo della Valtellina degli anni trenta…) ed egli stesso da adulto ha mandato mia mamma dalle Orsoline e mia mamma voleva mandarci pure me ma erano gli anno settanta e c’era il boom demografico e in pratica i posti erano pochi quindi non mi presero.
Potremmo anche aprire un capitolo a parte sull’applicazione della Legge Moratti in merito alla formazione degli insegnanti nelle varie regioni d’Italia per capire meglio il problema scuola oppure potremmo parlare delle nomine delle maestre che sempre in base alle nomine vengono mandate dalla Sicilia alla Lombardia e per ovvi motivi sono costrette a chiedere un anno di aspettativa e l’anno successivo lo passano in malattia stanno in sede in minimo indispensabile per chiedere l’avvicinamento e nel frattempo tra una presenza e l’altra cambiano le supplenti senza dare continuità ai bambini? Maestre, a VOI!
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