Insegnare ai nostri figli... sì o no?
Rufy, sei dolcissima davvero.
Se ti consola nemmeno la mia mamma ha mai fatto i compiti con me e pure io andavo bene a scuola. Ma forse non facevano i compiti con noi proprio perché andavamo bene (o è il contrario, chissaà...). Se avessimo avuto delle difficoltà come avrebbero reagito le nostre madri?
Mah
Se ce la fanno con le loro forze io sono dell'idea che sia giusto lasciar fare a loro.
Ognuno deve imparare il proprio metodo di studio, con mia madre vicina ho paura che sarei stata influenzata e avrei magari preso a modello il suo modo di studiare, di affrontare i compiti eccetera. Lasciandomi libera mi ha permesso di trovare il metodo di studio più adatto a me. E imparare a studiare non è cosa da poco. Non tutti lo sanno fare.
Di questo ringrazio mia madre, davvero.
Se ti consola nemmeno la mia mamma ha mai fatto i compiti con me e pure io andavo bene a scuola. Ma forse non facevano i compiti con noi proprio perché andavamo bene (o è il contrario, chissaà...). Se avessimo avuto delle difficoltà come avrebbero reagito le nostre madri?
Mah
Se ce la fanno con le loro forze io sono dell'idea che sia giusto lasciar fare a loro.
Ognuno deve imparare il proprio metodo di studio, con mia madre vicina ho paura che sarei stata influenzata e avrei magari preso a modello il suo modo di studiare, di affrontare i compiti eccetera. Lasciandomi libera mi ha permesso di trovare il metodo di studio più adatto a me. E imparare a studiare non è cosa da poco. Non tutti lo sanno fare.
Di questo ringrazio mia madre, davvero.
Io sapevo leggere e scribacchiare già a tre anni, ma mi ha insegnato mia nonna e tuttora sono una fanatica della lettura. Non mi è stata fatta nessuna violenza, ero io che volevo imparare. Però è vero che sono arrivata alle elementari e mi trovavo più avanti degli altri, quindi mi annoiavo e alcune compagne erano invidiose e mi trattavano come se fossi la sapientona... Penso che dipenda molto dal bimbo; se vuole imparare non va ignorato, ma nemmeno va forzato se non chiede... Insegnare non vuol dire solo far imparare lettere e numeri, l'insegnamento di una madre va oltre...
io non ho avuto la tua stessa esperienza madda, nel senso che fosse stato per i miei genitori sarei andata allo stato brado, però ho avuto mia sorella che per voglia sua di fare la maestrina (abbiamo 5 anni di differenza) mi ha insegnato a leggere e scrivere a 5 anni, io poi sono di febbraio quindi sono andata a 6 anni e 9 mesi a scuola, quasi un anno in più dei miei compagni.Rie ha scritto:Non la penso assolutamente così.Silvietta ha scritto:Se c'è precursione di tempo e di desiderio per me sono ammaestramenti.
E dietro ci son sempre i genitori.
L'importante è avere l'umiltà di riconoscerlo.
O la presunzione.
Poco importa.
Ma, come hai detto, si tratta probabilmente di mia esperienza personale felice che desidero offrire ai miai figli.
Detto ciò, anch'io la penso come te, è bello imparare.
però, perché questo è diverso dall'imparare che le lettere in fila fanno delle parole?Cos73 ha scritto:Però ci sono tante cose da insegnare, ma tante tante, che non siano il leggere e scrivere... cioè noi facciamo la passeggiata e lei coglie le ghiande, a casa le piantiamo ed io le spiego che quando è il periodo giusto dell'anno germogliano e viene fuori una pianta che diventerà grande come la quercia che ha fatto quella ghianda, e le spiego le stagioni prendendo spunto da queste cose, dalle more che adesso non ci sono più, ecc eccrufy ha scritto:dimenticavo
una cosa e' voler insegnare ad un figlio a leggere e a far di conto per farne un fenomeno da baraccone "guardate come legge?! Guardate come somma?"
altro e' avere la voglia (e la fissa!) di insegnare loro qualcosa un po' prima dei tempi pedagogicamente corretti per la voglia di insegnare loro qualcosa.
Solo per loro e magari per te.
secondo me ci fossilizziamo sul concetto di insegnare (infatti il post è partito da un'insegnate) e non ci addentriamo nella bellezza del'imparare.
Io son contenta tanto quando lapo sa cos'è il termoutilizzatore e che l'architetto è tal dei tali perché zia mara fa ancora la maestrina, ma son contenta alla medesima maniera quando sa cosa mangiano i conigli della tina, quando fanno i cuccioli e come si lavano, e se mi dice che la J dell'hotel jolly è come jacopo e mi chiede perché non si legge Iolli io mi esalto.
ecco appunto imparare e' BELLO
pero' e' chiaro che NOI proviamo piu' gusto quando IMPARANO cose che a noi piacciano.
Siano le ghiande, sia il termovalorizzatore e l'architetto di zia Mala,
sia guidare nel cortile l'auto di papa' (che ci posso fare? gianni se la mette sulle gambe e fanno tratti di metri con lei al volante?! devo ucciderlo?!)
sia i numeri
A me i numeri affasciano, le somme e le differenza, non ci posso fare nulla
godo io per prima
Forse lei li odiera', ma e' un rischio che sento di dover correre ahaha aha
pero' e' chiaro che NOI proviamo piu' gusto quando IMPARANO cose che a noi piacciano.
Siano le ghiande, sia il termovalorizzatore e l'architetto di zia Mala,
sia guidare nel cortile l'auto di papa' (che ci posso fare? gianni se la mette sulle gambe e fanno tratti di metri con lei al volante?! devo ucciderlo?!)
sia i numeri
A me i numeri affasciano, le somme e le differenza, non ci posso fare nulla
godo io per prima
Forse lei li odiera', ma e' un rischio che sento di dover correre ahaha aha
Teresa, sono io quella a sentirmi "fuori luogo" nel leggerti!rufy ha scritto:ecco ascoltano la discussione cosi' garbata tra mamael e pandina, con i miei deliranti interventi, mi sento pure fuori luogo.
Vorrei avere davvero la pazienza che hai tu, proponendo a Carla tanti stimoli che non possono che farle del bene. Io cerco di fare il possibile con Emma, da quando ha imparato a leggere. Le compro libri, la porto ai musei (qui però porto tutti e tre, senza differenza), cerco di farle comprendere come posso che l'istruzione sarà parte integrante e fondamentale della donna che sarà domani, ma senza premere troppo, perché mi sembrerebbe di farle pesare il fatto di non essere riuscita a frequentare l'università che volevo (sconfitta che ogni giorno brucia sempre più).
Però sui compiti a casa non ci sono scusanti: io mi siedo accanto a lei, anche se la incoraggio a far da sola e il mio ruolo è semplicemente quello di supervisore. Posso farlo con lei che non ha problemi, ma con Luca, ad esempio, è tutta un'altra storia. Per fortuna ha una tutor validissima che lo sprona e lo aiuta moltissimo, senza sminuirlo.
Nemmeno mia madre mi aiutava nei compiti, eppure me la sono sempre cavata (fino in quarta superiore avevo la media dell'8... e il resto è storia).
Per cui non sentirti assolutamente fuori luogo, perché pensando a te che dai il libro in testa a Carla ho sorriso e pensato: "Dovrei avere il coraggio di farlo anch'io".
Un bacione :bacio:
teresa, ora ti dico una cosa che ti farà sobbalzare, lapo da sempre guida sulle gambe dello zio roberto (vicino di casa) che parcheggia la macchina in garage.
15 giorni fa a brescia è morto un bambino perché schiacciato dall'airbag che non doveva aprirsi per una semplice bottarella col paraurti al muretto della strada, non erano in cortile ma andavano a piano, insomma lapo non ci sale più.
http://www.vallesabbianews.it/GiornaleD ... umArt=2183
15 giorni fa a brescia è morto un bambino perché schiacciato dall'airbag che non doveva aprirsi per una semplice bottarella col paraurti al muretto della strada, non erano in cortile ma andavano a piano, insomma lapo non ci sale più.
http://www.vallesabbianews.it/GiornaleD ... umArt=2183
Mah non so, le due cose non si escludono però le lettere le vedo una cosa puramente nozionistica, che non da tutti sti strumenti in più, mentre tante altre informazioni che possiamo dar loro naturalmente, parlando, facendo esperienze insieme, davvero possono cambiare il loro modo di vedere la realtà fin da subito.loffin ha scritto:però, perché questo è diverso dall'imparare che le lettere in fila fanno delle parole?Cos73 ha scritto:Però ci sono tante cose da insegnare, ma tante tante, che non siano il leggere e scrivere... cioè noi facciamo la passeggiata e lei coglie le ghiande, a casa le piantiamo ed io le spiego che quando è il periodo giusto dell'anno germogliano e viene fuori una pianta che diventerà grande come la quercia che ha fatto quella ghianda, e le spiego le stagioni prendendo spunto da queste cose, dalle more che adesso non ci sono più, ecc eccrufy ha scritto:dimenticavo
una cosa e' voler insegnare ad un figlio a leggere e a far di conto per farne un fenomeno da baraccone "guardate come legge?! Guardate come somma?"
altro e' avere la voglia (e la fissa!) di insegnare loro qualcosa un po' prima dei tempi pedagogicamente corretti per la voglia di insegnare loro qualcosa.
Solo per loro e magari per te.
secondo me ci fossilizziamo sul concetto di insegnare (infatti il post è partito da un'insegnate) e non ci addentriamo nella bellezza del'imparare.
Io son contenta tanto quando lapo sa cos'è il termoutilizzatore e che l'architetto è tal dei tali perché zia mara fa ancora la maestrina, ma son contenta alla medesima maniera quando sa cosa mangiano i conigli della tina, quando fanno i cuccioli e come si lavano, e se mi dice che la J dell'hotel jolly è come jacopo e mi chiede perché non si legge Iolli io mi esalto.
Non so se lo spiego bene, o se sei abbastanza intelligente per capire ah ah ah!