Insegnare ai nostri figli... sì o no?

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
Teresa
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Messaggio da Teresa » gio set 06, 2007 11:00 am

io non riesco a riderne, piuttosto riesco a ridere di me stessa.
Questa estate ho tirato il libro di matematica in testa a carla perche' doveva dirmi quanti fiorellini erano in totale su due pagine senza contare quelli con l'apina sopra

-ora lo scrivo e rido davvero.-
quando lei ha sbagliato (ben inteso ha sbagliato perche' ha voluto sbagliare era una cosa che sapeva fare tranquillamente)
le ho detto che mi ero scocciata e le ho dato il libro in testa, (un libro di sei pagine senza copertina!)
e lei mi ha risposto (e l'ho amata per davvero!)
"non si tira il libro, ora faccio da sola!"

ho raccontato l'aneddoto a mia madre, subendo il suo sguardo inorridito, e c'era anche mio fratello il piccolo che ancora narra delle tirate di capelli che gli feci quando sbaglio' un problema di parabole ed elissi terza media ahaha ahaha ahaha manco se m'avesse dato della prostituta, cioe' io la vivevo e la vivro' per sempre come un'offesa personale.

Non ho didattica, non ho metodo, ma la distrazione camuffata da demenza mi provoca un'irritazione senza pari.
Saro' cosi'.
Sapro' ridere, ne sono certa,dei limiti dei miei figli, purche' siano limiti reali, se sono limiti camuffati con quello stato di scoglionamento giovanile mi creano un fastidio che non controllo.
Cioe' io per certo sono una pessima insegnante, ma davvero pessima.


Silvietta
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Messaggio da Silvietta » gio set 06, 2007 11:05 am

Ma a 3 anni lo scoglionamento giovanile?
O pensi al futuro?
Teresa
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Messaggio da Teresa » gio set 06, 2007 11:06 am

Silvietta ha scritto:Ma a 3 anni lo scoglionamento giovanile?
O pensi al futuro?
no no era riferito a mio fratello,non a carla
Aivliss

Messaggio da Aivliss » gio set 06, 2007 11:19 am

Io fondamentalmente la penso come Silvia e Cos. Non potrei assolutamente argomentare meglio di loro, quindi non dico altro.
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Messaggio da Silvietta » gio set 06, 2007 11:49 am

rufy ha scritto:
Silvietta ha scritto:Ma a 3 anni lo scoglionamento giovanile?
O pensi al futuro?
no no era riferito a mio fratello,non a carla
Ah marò! Meno male! :D
Ospite

Messaggio da Ospite » gio set 06, 2007 1:31 pm

Guarda, Pandina, se mi dici che stai sbagliando perché tua figlia a tre anni non è ancora in grado di leggere, scrivere e far di conto, allora io ho sbagliato tutto :filufilu:

Tralasciando il caso di Luca, che ha bisogno di attenzioni particolari per by-passare le sue disabilità (o diversabilità), attenzioni che richiedono conoscenze e strumenti che io non ho, non ho mai spronato ne' Emma ne' Livia, non mi è mai sorto come necessario insegnare loro dei contenuti che comunque imparano (impareranno o hanno già imparato) a scuola. Emma ha imparato a scrivere il suo nome a 4 anni e mezzo, ma l'ha fatto quasi per gioco, perché vedeva il fratello faticare per apprendere l'alfabeto e voleva misurarsi a suo modo. Oltre al suo nome (che poi è costituito di 3 lettere diverse, nulla di difficile), sapeva colorare nei margini, perché le piace colorare e le compro volentieri libri da colorare o le stampo disegni in bianco e nero da Internet, sapeva contare fino a 10 a mò di filastrocca, faceva qualche semplice addizione ma nulla più. Livia non ha ancora espresso il desiderio di imparare a leggere o scrivere, ma se dovesse mi limiterei a farle ricopiare nome e cognome, stop. Lascio l'ingrato compito a chi ne sa più di me, insomma.
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Messaggio da Pandina » gio set 06, 2007 1:59 pm

MammaMel ha scritto:Guarda, Pandina, se mi dici che stai sbagliando perché tua figlia a tre anni non è ancora in grado di leggere, scrivere e far di conto, allora io ho sbagliato tutto :filufilu:
Ho paura di non averla stimolata abbastanza su tutti fronti.
E lei di suo è una bimba piuttosto pigrotta...
Ma alla fin fine non trovo giusto imporre e quindi se lei non chiede... lascio stare.
in fondo ha solo 3 anni,
Teresa
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Messaggio da Teresa » gio set 06, 2007 3:05 pm

ecco ascoltano la discussione cosi' garbata tra mamael e pandina, con i miei deliranti interventi, mi sento pure fuori luogo.

La verita' e' che si parla spesso di come sono i nostri figli, ma io parto dal presupposto che si tratta di come sono fatti loro, di come siamo fatti noi e quindi di come e' la nostra quotidianita'.

Io sono cresciuta da una madre che NON ha mai fatto i compiti con me.
MAI
pero' mi ha fatto vivere in una casa piena stracolma di libri, ma tanti che li avevamo anche sotto al letto (e vivevamo in una casa grande)
io l'ho amata cosi', pur invidiando un po' il fatto che le mie amiche avessero delle mamme che facevano i compiti insieme a loro.

Sono sempre stata molto brava a scuola.
Mia madre pensa che sia stato merito suo, io penso che sia stato merito mio, ma l'un l'altro fingiamo di dare all'altro meriti che riteniamo esser solo nostri.
Io credo che il rapporto con mia figlia sara' a misura della sua natura e anche della mia.

Io non riesco ad aspettare che lei mostri interesse.
Io ho BISOGNO di fare con lei.
Ho bisogno di comprare i libri che vuole lei (tipo Gerolamo Stilton) ma ho bisogno di comprarle anche i libri che voglio io (tipo la mitologia a figure per bambino)

Non ci posso fare nulla e non ho la pretesa che questo mio "metodo" di crescerla sia il migliore in assoluto, ma e' l'unico possibile che ho per mediare sulla mia natura di donna esigente, di madre un po' esaurita, ma curiosa.

Nessuno mi prenda per pazza, ma io gia' sogno di iscrivermi all'universita'con loro, sperando non facciano ingegneria (perche' non potrei riprendermi la stessa laurea!)

Poi questo non fa dei miei figli dei geni.
Carla ha quasi 4 anni e ricosce pochissime lettere e pochissimi numeri.
Fa solo di me una mamma vogliosa di crescerli, ma non necessariamente nel modo giusto, anzi forse confuse ma e' il solo modo che ho per essere me stessa.
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