come da manuale...
ahahah anche per meno!rufy ha scritto:lella ma che tu ti incazzavi che tua madre non riusciva a farvi i capelli allo stesso modo? ahhaa ha
guarda io ricordo benissimo invece che un giorno eravamo andati a comprare le scarpe nuove e mi sono incazzata come una bestia perchè a Paola avevano comprato il 30 e io pur essendo maggiore avevo ancora il 29!
Io invece Teresa sono convinta che al sud o comunque laddove la Cultura, con la C maiuscola è più radicata, ci sia un approccio più "nozionistico" che "moderno".
E' pur vero che i programmi sono NAZIONALI e non divisi (vivaddio) tra nord e sud, ma è pur vero che le maestre più datate prima di propinarti filosofia dei popoli ti costringono ancora a studiare storia e geografia.
(virgoletto tutto e mi spiego perché proprio stamattina leggendo il giornale mi son detta: e che cazzo, FINALMENTE).
Lasciamo perdere i problemi della scolarizzazione che si avranno più avanti coi licei e le università, le lauree comprate o i professori assenteisti (tu che parli di Urbino, quindi MARCHE ossia quasi nord, sappi che è nata come la città universitaria dove le lauree negli anni '80 erano: NON a pagamento ma proprio aggratise, intuizione del rettore per farne velocemente da borgo antico a snodo universitario importante, ed è di ieri la notizia che studenti di un liceo di Milano hanno fatto ricorso al TAR - vinto - per essere stati bocciati alla maturità causa professore assenteista).
Dicevo lasciamo perdere le magagne e parliamo di approccio.
Al sud si frequentano più i licei delle scuole professionali, anzi, ci sono più licei che scuole professionali, in valtrompia (per dirti una realtà che conosco) quasi tutti i ragazzi frequentano l'IPSIA (l'istituto per diventare operai specializzati) e le ragazze (IPC o IPF per diventare segretarie, analiste di laboratorio, parrucchiere ecc), imparano un mestiere.
Poi arrivano le scuole tecniche (ragioniei, periti ecc)
al liceo ci vanno i figli di laureati, i geni, o i secchioni.
Oggi, il nostro ministro FIORONI (ed è su questo che dicevo e che cazzo, finalmente) ha detto: prima dell'inglese si torni a studiare: analisi logica, analisi grammaticale, e sintassi.
Tabelline, nomi di mari, monti fiumi.
E in queso percorso ha inserito anche la scuola materna, anzi ha attribuito questo percorso sostanzialmente NOZIONISTICO proprio ai primi 8 anni di carriera scolastica, ossia infanzia più primaria.
Io di mio sono contenta (vedi che siete avanti?) perché ho un bimbo di quasi 4 anni che ha voglia di sapere che ore sono guardando l'orologio, ho voglia che giochi perché è ancora un bambino, ma ho anche voglia che sappia fare di conto.
Io a sei anni stavo alla cassa del bar dei miei, i bambini venivano a prendere le sigarette ai genitori e sapevano distinguere le 500 lire dalle 1.000, la figlia di mia cugina Fernanda è in seconda primaria e ancora non conosce i soldi, ha tutti metodi strani per fare i conti, non sa cosa siano i regoli, e non riesce a fare i conti senza scrivere.
E' pur vero che i programmi sono NAZIONALI e non divisi (vivaddio) tra nord e sud, ma è pur vero che le maestre più datate prima di propinarti filosofia dei popoli ti costringono ancora a studiare storia e geografia.
(virgoletto tutto e mi spiego perché proprio stamattina leggendo il giornale mi son detta: e che cazzo, FINALMENTE).
Lasciamo perdere i problemi della scolarizzazione che si avranno più avanti coi licei e le università, le lauree comprate o i professori assenteisti (tu che parli di Urbino, quindi MARCHE ossia quasi nord, sappi che è nata come la città universitaria dove le lauree negli anni '80 erano: NON a pagamento ma proprio aggratise, intuizione del rettore per farne velocemente da borgo antico a snodo universitario importante, ed è di ieri la notizia che studenti di un liceo di Milano hanno fatto ricorso al TAR - vinto - per essere stati bocciati alla maturità causa professore assenteista).
Dicevo lasciamo perdere le magagne e parliamo di approccio.
Al sud si frequentano più i licei delle scuole professionali, anzi, ci sono più licei che scuole professionali, in valtrompia (per dirti una realtà che conosco) quasi tutti i ragazzi frequentano l'IPSIA (l'istituto per diventare operai specializzati) e le ragazze (IPC o IPF per diventare segretarie, analiste di laboratorio, parrucchiere ecc), imparano un mestiere.
Poi arrivano le scuole tecniche (ragioniei, periti ecc)
al liceo ci vanno i figli di laureati, i geni, o i secchioni.
Oggi, il nostro ministro FIORONI (ed è su questo che dicevo e che cazzo, finalmente) ha detto: prima dell'inglese si torni a studiare: analisi logica, analisi grammaticale, e sintassi.
Tabelline, nomi di mari, monti fiumi.
E in queso percorso ha inserito anche la scuola materna, anzi ha attribuito questo percorso sostanzialmente NOZIONISTICO proprio ai primi 8 anni di carriera scolastica, ossia infanzia più primaria.
Io di mio sono contenta (vedi che siete avanti?) perché ho un bimbo di quasi 4 anni che ha voglia di sapere che ore sono guardando l'orologio, ho voglia che giochi perché è ancora un bambino, ma ho anche voglia che sappia fare di conto.
Io a sei anni stavo alla cassa del bar dei miei, i bambini venivano a prendere le sigarette ai genitori e sapevano distinguere le 500 lire dalle 1.000, la figlia di mia cugina Fernanda è in seconda primaria e ancora non conosce i soldi, ha tutti metodi strani per fare i conti, non sa cosa siano i regoli, e non riesce a fare i conti senza scrivere.
cioè tua sorella si chiama PAOLA????Lella ha scritto:ahahah anche per meno!rufy ha scritto:lella ma che tu ti incazzavi che tua madre non riusciva a farvi i capelli allo stesso modo? ahhaa ha
guarda io ricordo benissimo invece che un giorno eravamo andati a comprare le scarpe nuove e mi sono incazzata come una bestia perchè a Paola avevano comprato il 30 e io pur essendo maggiore avevo ancora il 29!
ma me l'hai mai detto????
poi dimenticavo, penso a Gianni alle prese con la cozza e sorrido.
e va beh allora non c'e' storia, perche' quoto tutto.
Anche io in questo sono terribilmente indietro e guardo con sospetto la modernita' della scuola.
Io sono per le poesie a memoria e per IMPARARE sudando, piu' che giocando.
pero' al sud ci sono piu' licei, perche' c'e' meno lavoro.
Le scuole "finite" si frequentano meno perche' la probabilita' che tu vada all'universita' e' altissima e questa e' legata al fatto che non c'e' lavoro.
Un "parcheggio" obbligato in attesa di un posto "fisso", possibilmente statale.
Anche io in questo sono terribilmente indietro e guardo con sospetto la modernita' della scuola.
Io sono per le poesie a memoria e per IMPARARE sudando, piu' che giocando.
pero' al sud ci sono piu' licei, perche' c'e' meno lavoro.
Le scuole "finite" si frequentano meno perche' la probabilita' che tu vada all'universita' e' altissima e questa e' legata al fatto che non c'e' lavoro.
Un "parcheggio" obbligato in attesa di un posto "fisso", possibilmente statale.