http://www.rudolfsteiner.it/scuola/index.htm
Quindi ... in ordine sparso ...Il piano di studi
Il rapporto tra materia d'insegnamento e uomo in divenire, tra sapere astratto concluso e sviluppo vivente è un problema educativo di importanza decisiva.
"Non ci si deve chiedere: Che cosa deve sapere l'essere umano che sia connesso con l'ordine sociale esistente? ma: Che cosa vi è di predisposto nell'essere umano e che cosa può essere sviluppato in lui?"
Questa affermazione di Rudolf Steiner in occasione della fondazione della prima scuola Waldorf porta al superamento della diffusa convinzione che il contenuto dell'insegnamento debba essere il più rapidamente possibile assimilabile nel bambino... per quanto indigesto possa essere.
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Nell'introduzione vien detto: "...In tal modo si è venuto configurando un programma privo soprattutto di elementi schematici e dogmatici."
Il piano delle materie di studio di una tipica scuola steineriana [....]mostra l'equilibrio tra le materie teoriche, pratiche e artistiche. Queste ultime risvegliano la creatività, l'iniziativa e le qualità sociali; accrescono e vivacizzano la capacità di apprendimento in tutti i campi. La ritmicità tra ascoltare ed elaborare, tra riposo ed attività permea l'intero piano di studi.
Al singolo insegnante rimane inoltre un ampio spazio di libertà per la particolarità del suo operare e per la composizione specifica della sua classe.
Normalmente non ci sono libri di testo ma sono i ragazzi a scrivere i loro appunti che poi vengono corretti dall'insegnante.
Non si danno voti nè si boccia, se non in casi in cui pedagogicamente risulta chiara l'efficacia del ripetere la classe. Si fanno verifiche (compiti in classe) ma con lo scopo di mostrare ai ragazzi a che punto sono, non per dare voti nè giudicare.
L'insegnamento avviene per metodo deduttivo (non induttivo come da noi): si effettua una esperienza e da essa si deducono le leggi della natura, della fisica, dell'agronomia, della biologia, ecc.Insegnamento principale a periodi (dette EPOCHE ad esempio "Epoca di fisica")
Ogni giorno di scuola inizia con l'insegnamento principale, che nelle classi inferiori viene curato dal maestro di classe e in quelle superiori da un insegnante specializzato: inoltre, periodicamente, e per alcune settimane, un singolo campo di apprendimento, vale a dire un tema preciso tratto dal campo linguistico, dalla matematica, dalla fisica, dalla storia o dalla geografia, diventa in questo modo il punto centrale.
L'approfondimento quotidiano e l'elaborazione ulteriore del medesimo argomento consentono una concentrazione di forze e uno studio impegnato. L'esperienza dimostra che se dopo una pausa più lunga la stessa materia viene ripresa e portata avanti, ciò che nel frattempo era stato dimenticato rinasce con freschezza tutta nuova ed alcuni ostacoli, che potevano sembrare insormontabili, scompaiono
(Aggiungo una nota: per una appena uscita dalla nostra università, come ero io ... uno shock insegnare la fisica partendo dall'esperimento .. mi sono trovata di fronte ad un motore elettrico a dire "bene, e ora??" ... ore e ore fuori orario a esercitarmi a preparare gli esperimenti!)
Come potete notare, in questo elenco mancano matematica, biologia, grammatica, ecc: tutte quelle materie che necessitano di una forte componente di studio teorico di regole. Che per loro natura necessitano di un minimo di nozionismo. E' vero: sono materie che vengono svolte, ma a cui alla fin fine viene data minore importanza.Insegnamento di materie con ore di lezione che si ripetono ogni settimana
Tutte le materie che richiedono un esercizio continuato si aggiungono all'insegnamento principale e, per quanto possibile, vengono ponderatamente distribuite nel corso della settimana.
Fra queste vi sono anzitutto le lingue straniere, il lavoro manuale, l'euritmia, la ginnastica, la musica, il canto, le ore di esercitazione. Inoltre alcune materie artistiche e artigianali vengono trattate in periodi pomeridiani.
Da qui discende la prima conseguenza in Italia ma anche in Svizzera (io ho lavorato a Lugano): le scuole non sono parificate. Per accedere all'università ad esempio, è necessario sostenere un esame di maturità come privatisti in una scuola superiore a scelta. In Italia questo problema è stato aggirato stemperando un pochino il metodo e creando un liceo (quello di Milano) con ispirazione al metodo steineriano, ma in cui comunque si insegnano le materie e i programmi ministeriali.
In Svizzera questo non è stato fatto, quindi dove lavoravo io, i ragazzi dell'ultima classe, la dodicesima, dovevano prepararsi per sostenere l'esame di maturità per poter avere un titolo di studio valido. Per me, che insegnavo matematica e fisica, è stato un delirio: tutto ad un tratto ho dovuto inserire libri di testo e far fare compiti in classe per far capire come funziona "là fuori" .... a ragazzi vicino alla maturità ho dovuto dare i fondamenti di trigonometria (ancora ancora) ... i logaritmi (gasp!) ... le basi dell'analisi matematica ... quando qualche mese prima ancora recitavamo le tabelline (vedi sopra per l'importanza del ritmo e della coralità) .....
Da un punto di vista artistico, i ragazzi sono veramente dei fenomeni. E' vero, questo lato viene coltivato e nutrito e mediamente sono molto più capaci di esprimersi.Materie particolari
Euritmia: è un'arte del movimento, cui diede vita Rudolf Steiner, che rende visibili musica e linguaggio. Nella musica sono elementi come la battuta, il ritmo, la melodia, l'altezza delle note o gli intervalli, mentre nel linguaggio e nella poesia sono i suoni, la metrica o l'atmosfera interiore che, in conformità col loro carattere, vengono trasposti nel movimento. Poiché in tal modo è l'uomo intero nella sua natura fisica, animica e spirituale che si muove, di fatto l'euritmia agisce sullo sviluppo complessivo del bambino, armonizzando e risanando.
Arte della parola e rappresentazione drammatica: la prima parte dell'insegnamento principale è perlopiù dedicata al linguaggio.
Esercizi di articolazione e di dizione danno la base per la realizzazione di composizioni poetiche, di sceneggiature e, nelle classi superiori, anche di composizioni in prosa di alto livello.
L'apice di tutto è la recitazione corale durante le feste della scuola e la rappresentazione di intere opere teatrali.
La musica e la pittura non hanno come fine quello di creare artisti in erba: il suono e il colore accompagnano la crescita delle capacità percettive, della sensibilità dell'anima, dell'apprendimento globale e non solo intellettivo
(continua)