QUELLA MAESTRA PROPRIO NON MI PIACE.

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
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Superaffaella
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Messaggio da Superaffaella » mer gen 10, 2007 9:20 am

Io continuo a stupirmi di questa donna!
Ora ho scoperto che non fa disegnare i bambini.
Fa loro colorare i disegni che lei fa.
La scusa è che vuole insegnare i diversi
metodi di colorazione.
Maccheccccagata!


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giuliana
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Messaggio da giuliana » ven gen 12, 2007 11:20 am

stavo giusto leggendo questo
io sarei stata una bambina + felice se avessero adoperato questo metodo
ma qui non panso esistano scuole del genere purtroppo

Bimbi precoci e stressati "E' colpa della scuola"
Meeting europeo degli educatori steineriani a Bologna: un alunno non è una macchina, basta con pagelle ed esami. "Le elementari sono piccole università"
di Michele Smargiassi
Bologna - Depressione. Autismo. Iperattivismo. Aumento delle allergie, "asma triplicata negli ultimi dieci anni". Con la calma implacabile di un pubblico ministero Joan Almon elenca le prove del delitto. Capo d'accusa: infanzia rubata. Americana in questo caso, ma anche italiana: "Conosco un po' il vostro sistema scolastico: potete ancora salvare i vostri bambini, ma fate presto". Una specie di Amnesty International per bambini, nata appena un anno fa tra Europa e usa, Alliance for children, di cui la signora Almon è fondatrice e portavoce, è pronta a fare anche da noi la sua battaglia contro lo stress da educazione e contro i suoi mostri. Il primo dei quali non è più la televisione ma il computer, seducente e pieno di lusinghe e perciò infido: "Non fatelo usare ai bambini prima dei 16-18 anni, evitate le scuole che lo sbandierano nel curriculum. Un bambino deve parlare con i suoi coetanei, non con una macchina che dà risposte fredde e meccaniche, deve giocare con un pallone, non con un mouse che a dosi massicce rischia di produrre disabili precoci con tendini dell'avambraccio logorati al punto da non lasciar più usare nemmeno la matita.". Specchietto per allodole-genitori troppo ansiosi per il futuro dei loro piccoli, il computer che invade le scuole materne ed elementari è il simbolo stesso della "precocizzazione". Che è il grande nemico evocato in questi giorni a Bologna tra i dibattiti, gli spettacoli e i giochi del meeting europeo delle scuole steineriane; quelle curiose scuole senza esami, senza programmi da rispettare, senza "obiettivi" da raggiungere, senza libri di testo, dove al posto dei voti i maestri scrivono racconti e poesie, dove le tabelline si imparano danzando e il linguaggio con la musica e il disegno, dove "dimenticare è importante quanto imparare". "Le vostre scuole elementari, pubbliche o private è lo stesso, sono troppo intellettuali, sono piccole università", dice bruno Sandkuhler, che dirige il Bund delle scuole steineriane d'Europa. Curioso, per un sistema scolastico che gode della pessima reputazione popolare di non insegnare nulla, sentirsi tacciato di pericoloso accademismo. "Ma è proprio perché tenta di fabbricare dei piccoli professori che la vostra scuola fallisce". Può essere che gli steineriani drammatizzino un tantino, per far risaltare la diversità delle loro scuole. Ma ci sarà pure una ragione se qualcuno a consigliato persino a Silvio Berlusconi di iscrivere i suoi figli non alle solite scuole "da ricchi" ma proprio a una scuola Steineriana, dove oltretutto la televisione è di fatto vietata fino ai dodici anni. Nella ricetta pedagogica, una filosofia morale con tratti religiosi, inventata ottant'anni fa dal controverso pensatore tedesco Rudolf Steiner, c'è forse un antidoto alla "sindrome da marcia indietro" che gli psicologi americani cominciano a riscontrare tra i bambini di sei, sette anni: rifiuto della scuola, ansia, chiusura in sé stessi di fronte a un eccesso di stimoli e di pretese, alla prevalenza del razionale sull'emotivo, alla presunzione di quella che un pedagogista "ribelle" italiano, Loris Malaguzzi, padre degli "asili più belli del mondo" di Reggio Emilia, definiva "la pedagogia profetica, che sa tutto del bambino ancor prima di averlo visto". "I compiti delle vacanze, che errore": Thomas Homberger, maestro steineriano di Zurigo, un signore esuberante ed entusiasta, scuote la testa pensando a questa "mania italiana": una passeggiata nel bosco, ma anche nel giardinetto sotto casa, è mille volte più utile ed emozionante per un bambino, se avete la pazienza di aspettare che passi un uccellino o uno scoiattolo". "Ero il primo della classe, avevo 10 in matematica", racconta Fabio Fantuzzi, genitore bolognese di bambini "steineriani", "ma solo da adulto ho capito che non conta quello che hai imparato, e che trent'anni dopo magari non è più attuale, ma conta come l'hai imparato". L'antidoto, allora, sarebbe una scuola senza studio, senza sforzo, una scuola-terapia? E che adulti ne usciranno? "Agli esami di Stato i nostri ragazzi ottengono risultati anche migliori di quelli delle altre scuole", ribattono un po' piccati gli steineriani. "Perché non hanno perso l'entusiasmo", insiste Homberger. Ma non c'è salvezza solo nelle scuole anti-stress, e gli steineriani, nel momento in cui puntano a rilanciare il movimento in Italia, fanno di tutto per non apparire integralisti: "Non vogliamo chiuderci in una riserva", assicura Antonio Masci a nome del movimento. Anche la scuola tradizionale in fondo non è l'inferno, se i genitori sanno correggere i suoi difetti: "Se vostro figlio odia la scuola, aiutatelo a farsi un hobby", è un consiglio steineriano di Homberger esportabile ovunque, "e non giudicate quell'hobby, forse anche il più "inutile": a lui servirà per ritrovare entusiasmo e fiducia nelle sue capacitò di crescere". Ma attenti, perché il cattivo maestro computer sa vendersi benissimo anche come passatempo. Uccellini e scoiattoli hanno un rivale quasi invincibile.
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Superaffaella
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Messaggio da Superaffaella » dom gen 14, 2007 5:23 pm

Boh! Giuly, io penso che il giusto sta nel mezzo.....
Ad esempio non mi piace ne' troppa televisione, ne' la sua assenza.


Io ho la fortuna di avere un figlio SPECIALE, che è un po' diverso
dai suoi coetanei.
Gli altri SETTENNI gia' sanno usare Playstation e computer.
Davide comincia solo ora a giocarci (prima guardava il papa' farlo),
e ti diro': COM MIA SOMMA GIOIA,
perche' 4 anni fa' un neurologo mi spiego' che il gamepad ed il mause
erano una ginnastica preziosissima per la sua mano destra.
C'è che la mia casa è molto tecnologica dato il lavoro di mio marito,
ma mio marito è anche molto geloso delle sue cose
(che ha comprato con sacrificio) e quindi l'x-box ed il computer li
accende e prepara lui x far giocare Davide.
Totale= Davide non a usare ne' p.c. ne' x-box.

A Natale il papa' gli ha regalato il Game Boy Advance.....
sta li' a prendere polvere,
perche' ora che le vacanze son finite Matt è sempre al lavoro
e non ha nessuno che gli imposti i giochi.
Gli altri settenni sanno gia' masterizzare.
Ma a me va benissimo cosi'.

Perche' ieri il falegname (stiamo cambiando le porte)
gli ha regalato dei pezzi di legno
e a lui pareva di avere in mano un tesoro:
li ha usati come blocchi per costruire,
ha provato ad accendere un fuoco,
poi li ha scotchati insieme e si è
costruito una chitarra,
poi con un elastico li usava come fucili.....

Questo è Davide.

Sono daccordo con l'ultimo intervento che dice che la famiglia puo'
sistemare eventuali "carenze" della scuola.....
ma non tutte le famiglie hanno modo e tempo di farlo....

Quello che provo quando parlo con questa maestra
è lo stesso sentimento che provo quando in ospedale vedo delle infermiere
che non riescono a nascondere l'odio che hanno per il proprio lavoro,
che non hanno umanita' con i pazienti, che sono avare di sorrisi
e conforti......
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