Marta e la "sconfitta"

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
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la yle
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Messaggio da la yle » mar gen 31, 2012 10:27 am

Ciao dani,
se marta è agonista inside, sarà molto dura convivere con la sconfitta. Rassegnati.
Posso parlare del nuoto (marco nuota e fa gare da quando aveva sette anni) ma penso che il sincro sia più o meno uguale come approccio e gestione.
Marta deve capire che sul podio ci vanno solo tre bambini mentre ad una gara ne possono partecipare anche cento. La sua base di partenza è il monte punti che ha raggiunto con la sua prima gara e a ogni nuova gara avrà scalato un pezzettino della montagna e il suo obiettivo deve essere prima di tutto quello di imparare (do per scontato il divertimento) bene la tecnica. Essere tecnicamente preparati, provare e riprovare fino allo sfinimento le figure che deve saper fare per la sua categoria la porteranno ad ogni gara a migliorare il suo monte punti. L’obbiettivo deve essere ogni volta il suo miglioramento. Non serve a niente vincere una medaglia se non ci si è migliorati. Sarebbe come essersi allenati e aver buttato via il tempo.
Purtroppo però (ma questo lo sappiamo noi adulti) ci sono bambini/e più dotati/e di altri e loro avranno una naturalezza maggiore nell’allenarsi e nel migliorarsi. A questa età anche il fisico fa la differenza ma credo che marta da questo punto di vista sia avvantaggiata.
Per quanto riguarda voi genitori, posso solo dirti che dovete avere cieca fiducia nella società e nell’allenatrice, lei è la persona preposta a redimere queste questioni ed è sempre utile far presente lo stato d’animo dell’altleta (perché è di questo che si tratta). A mali estremi puoi sempre “minacciare” che se non cambia atteggiamento nei confronti del podio (non della gara) le farai fare solo gli allenamenti.
A quando la prima stella?


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Nat
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Messaggio da Nat » mar gen 31, 2012 10:34 am

credo sia normale la frustrazione della sconfitta
mio figlio spesso pur di non affrontarla preferisce non scontrarsi, quando può evitare

io cerco di fargli capire che per vincere c'è bisogno di impegno nelle cose
e spesso lo lodo anche quando perde, dicendogli che ha giocato bene, che è migliorato ed ogni volta è più bravo
(adesso stiamo imparando gli scacchi)
Vero79
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Messaggio da Vero79 » mar gen 31, 2012 11:38 am

Anch'io ripeto sempre ai miei che l'importante è che si impegnino e si divertano, a volte funziona, a volte no.
Un po' di delusione è normale però...mi ricordo anch'io da piccola quanti pianti mi sono fatta!
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Messaggio da dani_73 » mar gen 31, 2012 2:27 pm

la yle ha scritto:Ciao dani,
se marta è agonista inside, sarà molto dura convivere con la sconfitta. Rassegnati.
Posso parlare del nuoto (marco nuota e fa gare da quando aveva sette anni) ma penso che il sincro sia più o meno uguale come approccio e gestione.
Marta deve capire che sul podio ci vanno solo tre bambini mentre ad una gara ne possono partecipare anche cento. La sua base di partenza è il monte punti che ha raggiunto con la sua prima gara e a ogni nuova gara avrà scalato un pezzettino della montagna e il suo obiettivo deve essere prima di tutto quello di imparare (do per scontato il divertimento) bene la tecnica. Essere tecnicamente preparati, provare e riprovare fino allo sfinimento le figure che deve saper fare per la sua categoria la porteranno ad ogni gara a migliorare il suo monte punti. L’obbiettivo deve essere ogni volta il suo miglioramento. Non serve a niente vincere una medaglia se non ci si è migliorati. Sarebbe come essersi allenati e aver buttato via il tempo.
Purtroppo però (ma questo lo sappiamo noi adulti) ci sono bambini/e più dotati/e di altri e loro avranno una naturalezza maggiore nell’allenarsi e nel migliorarsi. A questa età anche il fisico fa la differenza ma credo che marta da questo punto di vista sia avvantaggiata.
Per quanto riguarda voi genitori, posso solo dirti che dovete avere cieca fiducia nella società e nell’allenatrice, lei è la persona preposta a redimere queste questioni ed è sempre utile far presente lo stato d’animo dell’altleta (perché è di questo che si tratta). A mali estremi puoi sempre “minacciare” che se non cambia atteggiamento nei confronti del podio (non della gara) le farai fare solo gli allenamenti.
A quando la prima stella?
Marta ha sempre accettato malamente le sconfitte e non sapete quante volte ho dovuto redarguire la suocera perchè giocando a carte faceva in modo che vincesse sempre Marta. A me questa cosa faceva andare in bestia, si gioca per divertirsi, passare il tempo e la sorte cade una volta su uno e una volta su un altro e questo Marta doveva accettarlo.

E' stata dura ma ce l'abbiamo fatta e adesso gioca e se perde vuole giocare ancora e se vince idem però con più allegria.

E' un percorso lento, per noi adulti è più facile ma per loro che si scontrano con la sconfitta per la prima volta è dura. Cercherò di starle il più vicino possibile, di farle capire che comunque noi siamo contenti e orgogliosi di lei e dei suoi piazzamenti qualunque essi siano, buoni o meno buoni.


Per la prima stella c'è tempo, Marta è del 2004 e se non ho capito male se ne riparla l'anno prossimo.
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