il cambiamento

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
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micmar
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Messaggio da micmar » sab nov 26, 2011 9:02 am

claudia ha scritto:Vogliamo parlare un momento anche dei bambini, dei ragazzini e dei ragazzi che si comportano "bene" e che hanno fatto proprie le regole della convivenza?

Di quelli (e sono la maggioranza) che hanno rispetto di se stessi e degli altri e che rimangono frastornati quando si accorgono che ai compagni, diciamo più scavezzacolli, nulla accade?

Potrebbe passare il messaggio: se mi comporto "bene" o "male" nulla cambia?

I miei figli questa domanda me l'hanno posta spesso ed è una gran fatica rispondere ed essere credibili.
ci sono poi insegnanti asoolutamente incapaci di tenere le classi ma questo è un altro discorso :frusta:


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Claudia
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Messaggio da Claudia » sab nov 26, 2011 9:27 am

micmar ha scritto:questo è l'altro rischio, non credo si debba fare mai finta di nulla, ma penso che la reazione debba essere anche commisurata alla persona.
ho avuto studenti iperattivi, che faticavano molto a stare fermi e seduti, dai quali pretendevo le cose in maniera diversa.
studenti che invece erano disciplinati da cui magari pretendevo cose diverse.
spesso spiego anche il motivo o comunque lo faccio privatamente con i ragazzi che chiedono il motivo della disparità di comportamenti.
non credo ci debba essere sempre un'unica risposta a una domanda, penso ci debba essere solo un unico obiettivo.
la teoria delle intelligenze multiple mi è sempre piaciuta molto.
quindi nelle mie classi ci si comporta bene, ma ognuno ha margini di movimento commisurati alla propria indole.
Mi trovi perfettamente d'accordo Mic, il problema è maggiormente sentito quando sono piccoli.
La tentazione di comportarsi "male" spesso è forte tanto la punizione arriva lo stesso.
E sono compiti in più, ricreazioni saltate, gitarelle annullate.
micmar ha scritto:ci sono poi insegnanti asoolutamente incapaci di tenere le classi ma questo è un altro discorso :frusta:
Purtroppo di questo tipo ce ne sono sempre troppi.
Per tacere di quelli che confondono autorevolezza con autoritarismo.
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Messaggio da Trilli2011 » sab nov 26, 2011 3:15 pm

micmar ha scritto:questo è l'altro rischio, non credo si debba fare mai finta di nulla, ma penso che la reazione debba essere anche commisurata alla persona.
ho avuto studenti iperattivi, che faticavano molto a stare fermi e seduti, dai quali pretendevo le cose in maniera diversa.
studenti che invece erano disciplinati da cui magari pretendevo cose diverse.
spesso spiego anche il motivo o comunque lo faccio privatamente con i ragazzi che chiedono il motivo della disparità di comportamenti.
non credo ci debba essere sempre un'unica risposta a una domanda, penso ci debba essere solo un unico obiettivo.
la teoria delle intelligenze multiple mi è sempre piaciuta molto.
quindi nelle mie classi ci si comporta bene, ma ognuno ha margini di movimento commisurati alla propria indole.
Questo è logico, ma è altrettanto logico che certe infrazioni non sono tollerabili da parte di nessuno. Quando alunni delle medie inferiori si rendono responsabili più volte di azioni di bullismo, nonostante ci si sia lavorato anche nello specifico, e le famiglie non collaborano, ma negano le responsabilità dei figli, minacciano denunce per diffamazione, o peggio dicono che i deboli devono imparare a difendersi da sè... ecco io non trovo margini di manovra rispetto all'allontanamento dalla struttura,almeno per qualche giorno di riflessione. Narturalmente, dopo il predicozzo di rito!
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Messaggio da Trilli2011 » sab nov 26, 2011 3:22 pm

Su ciò che diceva Claudia, ho un esempio pratico.
Un alunno qualche anno fa perse il papà a 10 anni per una leucemia fulminante. Era sempre stato problematico, fin dalla scuola dell'infanzia, ma ovviamente la mancanza del padre e le difficoltà economiche della madre peggiorarono la situazione.
Si tentarono tutte le strade di fronte alle sue violenze (di solito attuate nei confronti dei ragazzini e ragazzine più disponibili ad aiutarlo), si mise in campo l'equipe psicopedagogica, si fecero riunioni su riunioni, si misero a disposizione ore e ore per capire il suo disagio.
Niente.
Un giorno entrò nella mia classe brandendo un estintore e per poco non lo spaccò in testa a un ragazzo.
Fu calmato, allontanato. I ragazzi mi chiesero se stavolta la scuola avrebbe preso seri provvedimenti. Io dissi che naturalmente bisognava tener conto della sua situazione personale.
Fu una ragazza che aveva da poco visto morire suo padre dopo anni di sofferenze a perdere le staffe "Eh no profe, non tutti i ragazzi orfani fanno come lui; ci sono anche quelli che affrontano il proprio dolore e devono anche sopportare quello altrui"
Un segnale va dato sempre, che lo si voglia chiamare punizione o no.
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Messaggio da micmar » dom nov 27, 2011 8:44 am

micmar ha scritto: se meni un compagno ti allontano dalla scuola per farti capire che lo stare in gruppo non è scontato, chiaro che all'allontanamento si accompagna un predicozzo infinito.:
mi quoto
trilli non ho mai detto che non vada fatto nulla, ho solo detto che le punizioni devono essere valutate sul singolo caso.
i ragazzi sono ragazzi e hanno un loro sentire che non sempre è quello giusto, d'altra parte anche la legge ha margini di discrezionalità.
se nella tua scuola non viene fatto nulla per i casi di bullismo, è un problema della tua scuola, non del singolo ragazzo.
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Lella
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Messaggio da Lella » lun nov 28, 2011 11:58 am

marte71 ha scritto:niente, l'ho già detto. si allargava semplicemente il discorso.
e secondo te se li punisci ottieni che capiscano di aver sbagliato?
per me ottieni solo rabbia. perchè la rabbia genera rabbia, niente altro.
Si può sempre dare la "punizione" spiegandone bene il motivo.
Quello che sostieni tu Marte è bellissimo ma utopistico,
non ci arriviamo noi adulti ad avere un comportamento sempre ligio e corretto, figuriamoci i bambini!
Poi per certo si limitano in certi atteggiamenti proprio perchè sanno che c'è una conseguenza, che sia la nota o la "punizione".

Qualche giorno fà Andrea ha preso la prima nota sul diario della sua carriera scolastica, l'ho visto affranto e dispiaciuto più per la delusione che ha letto nei miei occhi che per la nota in se stessa (sosteneva che sul diario è meno grave che sul registro), in quel frangente non me la sono sentita di dargli ulteriori "punizioni", gli ho solo chiesto di promettermi che sarebbe stata la prima e ultima.
Dovesse prenderene un'altra per lo stesso motivo (facevo lo spiritosone in classe durante la lezione) ovvio che scatterà la "punizione".
marte71

Messaggio da marte71 » lun nov 28, 2011 12:10 pm

Lella ha scritto:Si può sempre dare la "punizione" spiegandone bene il motivo.
Quello che sostieni tu Marte è bellissimo ma utopistico,
non ci arriviamo noi adulti ad avere un comportamento sempre ligio e corretto, figuriamoci i bambini!
Poi per certo si limitano in certi atteggiamenti proprio perchè sanno che c'è una conseguenza, che sia la nota o la "punizione".
non direi utopistico, visto che a casa mia le punizioni e i ceffoni non si sono MAI usati, eppure mia figlia non ha problemi comportamentali di nessun tipo (per ora :ghgh: ).
io credo che giorgia limiti certi atteggiamenti semplicemente perchè sa che non servono a nulla, che nella vita paga ben altro.
li evita perchè io non l'ho mai sgridata per un brutto voto o una nota, perchè ho cercato di far nascere in lei il senso di responsabilità e non il timore.
mi basta vedere quanto ci rimanga male di suo, è la sua la faccia a scuola, non la mia. e lei ci tiene e si comporta di conseguenza.
certo non ha subito traumi, l'educazione che ha ricevuto è stata questa sin da appena nata, è nata con questo carattare e non altri.
quindi in altro modo, ora non saprei che bambina sarebbe diventata.
questa ovviamente è la mia esperienza. ma non la chiamerei utopistica, ecco.
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Messaggio da Lella » lun nov 28, 2011 12:15 pm

marte71 ha scritto:non direi utopistico, visto che a casa mia le punizioni e i ceffoni non si sono MAI usati, eppure mia figlia non ha problemi comportamentali di nessun tipo (per ora :ghgh: ).
io credo che giorgia limiti certi atteggiamenti semplicemente perchè sa che non servono a nulla, che nella vita paga ben altro.
li evita perchè io non l'ho mai sgridata per un brutto voto o una nota, perchè ho cercato di far nascere in lei il senso di responsabilità e non il timore.
mi basta vedere quanto ci rimanga male di suo, è la sua la faccia a scuola, non la mia. e lei ci tiene e si comporta di conseguenza.
certo non ha subito traumi, l'educazione che ha ricevuto è stata questa sin da appena nata, è nata con questo carattare e non altri.
quindi in altro modo, ora non saprei che bambina sarebbe diventata.
questa ovviamente è la mia esperienza. ma non la chiamerei utopistica, ecco.
ecco allora diciamo che potrebbe essere utopistica per tutti i bambini.
Con la tua funziona sempre ed è una cosa bella ovviamente, il sogno di ogni mamma,avere un figlio/figlia che si comporta sempre in modo adeguato senza che mamma o papà (o gli educatori) debbano riprenderli o indicarli la stada giusta da prendere.
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