Un difficile inizio...
Eccomi, scusate.
Il ménage quotidiano chiamava...
Dunque, no.
Non ci siamo.
Io ho sempre visto che se Matilde la si prende con le buone si riesce a farle fare TUTTO.
Oh. Solo un esempio dei più recenti... Sono stata 4 giorni in ospedale quando nacque Samuele, e a dispetto di tutte le mie ansie e paure lei non fece una piega.
Perché?
Perché le abbiamo detto sempre tutto dall'inizio. Con le buone.
spiegata la situazione più e più volte, con calma.
Mai usata violenza fisica o psicologica.
Tu, maestra, non puoi dire certe cose davanti a mia figlia.
Davanti a tutti.
Se mia figlia non vuole che tu la prenda di forza per portarla a giocare con altri bimbi e lei non vuole, non è perché é capricciosa.
Nemmeno se non vuole andar con la bidella a fare pipi.
O se non vuole venire a prendere l'acqua fino alla cattedra da sola senza la mamma.
Non è capricciosa, non le piacete evidentemente, e come darle torto se siete così aggressive?
Fine sfogo
Domani pomeriggio c'é la riunione con i genitori.
Due cosette le devo proprio dire (già oggi ho lanciato qualche frecciatina pero', eh!)
Il ménage quotidiano chiamava...
Dunque, no.
Non ci siamo.
Io ho sempre visto che se Matilde la si prende con le buone si riesce a farle fare TUTTO.
Oh. Solo un esempio dei più recenti... Sono stata 4 giorni in ospedale quando nacque Samuele, e a dispetto di tutte le mie ansie e paure lei non fece una piega.
Perché?
Perché le abbiamo detto sempre tutto dall'inizio. Con le buone.
spiegata la situazione più e più volte, con calma.
Mai usata violenza fisica o psicologica.
Tu, maestra, non puoi dire certe cose davanti a mia figlia.
Davanti a tutti.
Se mia figlia non vuole che tu la prenda di forza per portarla a giocare con altri bimbi e lei non vuole, non è perché é capricciosa.
Nemmeno se non vuole andar con la bidella a fare pipi.
O se non vuole venire a prendere l'acqua fino alla cattedra da sola senza la mamma.
Non è capricciosa, non le piacete evidentemente, e come darle torto se siete così aggressive?
Fine sfogo
Domani pomeriggio c'é la riunione con i genitori.
Due cosette le devo proprio dire (già oggi ho lanciato qualche frecciatina pero', eh!)
Marialisa ha scritto:
Domani pomeriggio c'é la riunione con i genitori.
Due cosette le devo proprio dire (già oggi ho lanciato qualche frecciatina pero', eh!)
E' l' occasione giusta. Noi l' abbiamo avuta ieri e ho sentito un paio di cose che mi hanno lasciata molto perplessa, metodi un po' alla sos tata :mumble: . Le altre mamme erano entusiaste, io per niente. Ancora è presto, ma bisogna approfondire senza delegittimare il ruolo della maestra, figurati. Ritornando a Matilde, valuta bene se è il caso di cambiare scuola. :bacio:
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- Iscritto il: lun gen 31, 2011 3:06 pm
Io però devo dire che sono contraria a questa storia degli anticipi.
Ancora di più per bambini che non hanno mai dovuto affrontare un distacco dalla mamma così importante, che sono ai primi approcci con i coetanei, che sono avvezzi a una routine domestica molto diversa da quella di una comunità infantile.
Scrivi che la maggior parte dei bimbi compagni di Matilde ha frequentato il nido. Per loro non che sia facile il passaggio alla materna (il nido è un ambiente soft, con pochi bimbi, educatrici avvezze ai piccolissimi e solitamente molto attente; la materna di solito ha classi numerose e maestre talvolta più proiettate verso il progetto educativo che verso la coccola fine a sè stessa).
Però in ogni caso un bimbo del nido conosce già la routine della comunità infantile, non si sente perso di fronte a luoghi e riti che non ha mai sperimentato, sa che per qualunque cosa può fare affidamento sulla maestra, sa infine (cosa importantissima) che mamma e papà l'hanno già affidato a una struttura simile e non è successo nulla di tragico.
Sotto i tre anni, poi, i bambini sono meno sicuri di sè, perciò se sommi tutte queste situazioni sfavorevoli...
... insomma, penso che matilde non sia pronta per la scuola materna. Il nido forse sarebbe più appropriato.
Ancora di più per bambini che non hanno mai dovuto affrontare un distacco dalla mamma così importante, che sono ai primi approcci con i coetanei, che sono avvezzi a una routine domestica molto diversa da quella di una comunità infantile.
Scrivi che la maggior parte dei bimbi compagni di Matilde ha frequentato il nido. Per loro non che sia facile il passaggio alla materna (il nido è un ambiente soft, con pochi bimbi, educatrici avvezze ai piccolissimi e solitamente molto attente; la materna di solito ha classi numerose e maestre talvolta più proiettate verso il progetto educativo che verso la coccola fine a sè stessa).
Però in ogni caso un bimbo del nido conosce già la routine della comunità infantile, non si sente perso di fronte a luoghi e riti che non ha mai sperimentato, sa che per qualunque cosa può fare affidamento sulla maestra, sa infine (cosa importantissima) che mamma e papà l'hanno già affidato a una struttura simile e non è successo nulla di tragico.
Sotto i tre anni, poi, i bambini sono meno sicuri di sè, perciò se sommi tutte queste situazioni sfavorevoli...
... insomma, penso che matilde non sia pronta per la scuola materna. Il nido forse sarebbe più appropriato.
Sarà così anche qui, domani, eh.marte71 ha scritto:questo è il problema più grosso.
perchè finchè si è tutti coesi si può fare qualcosa, se sei tu e altre due poverette a non essere contente, le pazze sembrate voi...
Ne sono certa...
Che poi, oggi quasi quasi la maestra si stava risentendo perché ormai era l'ottavo giorno e Matilde non accennava a integrarsi nel gruppo.
Ma sarà anche un po' colpa tua?
O no?
Figurati, tutti a dire (bidella compresa) "eh, che ci vuoi fare... È normale che piangono un po', poi si abituano!"
E già.