Credo solo poche di voi ricorderanno l'inserimento difficile che abbiamo avuto lo scorso anno. Un mese di pianti fino a che un bel giorno decise di andare volontariamente in braccio alla maestra Arianna e non pianse. Da lì è andata sempre meglio, e adesso mi commuovo quando la mattina la vedo camminare con lo zainetto in spalle verso la macchina cantando "prendi il cestinooo e vieni con meee, andiamo all'asilo più belloooo che ccc'èeeeee".
:ola:
Sabato ci hanno consegnato il book che Aurora ha fatto lo scorso anno.
Un anno della sua vita che io non ho visto direttamente.
Che ho perso mentre ero in ufficio.
Alla prima pagina del book c'è una lettera della maestra Cristina. Mi consiglia di preparare i fazzoletti.
E fa bene.
Perchè tra quelle manine che lasciano l'impronta di pittura gialla
tra quei colori che riempiono con tante nuvolette gialle ed arancioni il disegno di un edificio scolastico
quei coriandoli verdi incollati sul guscio di una tartaruga
quell'ovatta che diventa il pelo dello scoiattolo disegnato dalla maestra
la carta igienica che diventa pel di coniglio
e le lenticchie aghi di istrice
trovo le foto di lei piccolina con lo sguardo spaesato, il ciuccio e il bibo quasi a chiedersi: "mamma dove sei? mamma perchè non sono più a casa con te o con nonna? mamma perchè mi hai lasciato qui?"
le foto di lei tutta seria che attacca i coriandoli
gli scatti rubati mentre cerca il bavaglino per la pappa nel suo armadietto
e mentre felice si gusta le polpette al pomodoro
le lacrime davanti al ciambellone super-bio con le candeline preparato per il suo compleanno
(come la mamma, non le piace stare al centro dell'attenzione
)la dermatite che le arrossa le guancette per tutto l'inverno
il costumino da coniglietta che aveva abbracciato all'eurospin e indossato vanitosamente per carnevale
e piango pensando a quant'è cresciuta e a quanto la amo.
Di fazzoletti me ne sono bastati due, ma l'emozione ancora dura.
