In base a questa percezione citata da chiaretta
chiaretta_1974 ha scritto:
io credo che in un ottica di relativismo anche un discorso religioso ci stia, in fondo sono opinioni sulla vita (da leggere in modo critico) come altre e in più la parola di cristo è un messaggio d'amore e di apertura al prossimo che resta ancor oggi valido.
benché in ritardo ho battezzato alex e pensato di accompagnarlo in un percorso che pure non riesco a condividere (e mio marito non ci prova neanche).
Ma non sta andando molto bene.
Alex è un "anticonformista", che se ne strafrega se quasi tutti i bimbi della classe vanno al catechismo.
Ci va controvoglia, e portarlo a messa è un supplizio, per me oltre che per lui.
Per quest'anno il catechismo è ancora "soft": sei incontri domenicali + messa.
Ma l'anno prossimo si fa sul serio, e non penso che vorrò costringerlo, se non lo desidera.
Tanto più che Alex ADORA l'ora di religione.
La sua maestra, definita dalle mamme tradizionaliste frequentatrici dell'oratorio, a mo' d'insulto, "la mussulmana" (se ci penso mi viene l'orticaria!) ha impostato un programma bellissimo sull'amore di Dio e sul messaggio evangelico; molti valori universali e poca dottrina, per intenderci.
Alex ne è davvero felice, me ne parla sempre bene.
Se va avanti così, per quanto piena di sensi di colpa, vergognosa di non essere in grado di rispettare le promesse di battesimo, stressata al pensiero di reggere la riprovazione dei parenti del lato paterno, penso proprio che lo lascerò a religione ma non insisterò per il catechismo/comunione/cresima.
Ho l'impressione che spesso nell'approccio alla religione molto dipenda dagli incontri.
Noi non abbiamo fatto quelli giusti...