non credo che il nido sia solo per quelle madri che cagano poco i figli...oddio, purtroppo esisteranno, ma ci sono molte madri che optano per il nido per la necessità di mantenere il proprio posto di lavoro. e non è una cosa da niente di questi tempi!! è vero, il primo anno tra retta del nido e pannolini parte metà stipendio ma mica sarà così per sempre....e se il secondo stipendio serve ti posso assicurare che è un'ottima alternativa! il max sarebbe poter stare tre anni con il proprio cucciolo e poi poter tornare al lavoro ma non è sempre così automatico.Solange ha scritto:non lo ritengo affatto indispensabile tanto più che prima dei 30 mesi non hanno alcun bisogno di socializzare. Ritengo che i normali giri al parco siano sufficienti, una mamma attenta che proponga attività interessanti (dal fare i biscotti a raccogliere le foglie e farci un collage, all'insegnare una lingua che si conosce) è a parer mio molto ma molto meglio di qualunque tata del nido. Poi ovviamente se c'è la necessità ben venga il nido, è un ambiente sicuro e stimolante.
Noi abbiamo scelto di non mandarcela e io starò a casa con Sveva; èchiaro che uno stipendio in più farebbe comodo ma preferiamo così. Con lo stipendio di Mirko riusciamo a cavarcela, certo senza sperperare ma intanto io cerco di stare attenta e consumare tutto in casa, gli preparo sempre i pasti per il giorno dopo, non uso mai la macchina, mi faccio io i lavori di casa anche se magari non sono sempre perfetta.
Poi se le cose dovessero cambiare certamente faremmo scelte diverse anche perchè noi non abbiamo nessuno qui.
Ma contiamo di farcela con un solo stipendio e di fatto tra trasporti, nido, babysitter per quando sta male o è in vacanza, pannolini che all'asilo dovrei portare mentre a casa uso i lavabili e risparmio e via discorrendo credo che uno stipendio andrebbe via per questo e allora tanto vale che mia figlia stia con me.
Consiglio caldamente il nido, invece, per quelle madri che cagano poco i figli e non li stimolano adeguatamente (in un caso che conosco bene c'è una bambina di 4 anni suonati che NON PARLA, che ha iniziato a camminare a DUE ANNI e questo perchè la madre la tiene a letto fino a mezzogiorno per dormire e non la manda all'asilo perchè non ha voglia di alzarsi al mattino). In questi casi assolutamente nido ma perchè il rapporto con la madre è almente povero che a quel punto meglio un'edicatrice!
Ma il nido è indispensabile?
premetto che non ho letto le altre pagine ma ti dico come la penso.Chloe83 ha scritto:Me lo chiedo sempre, quando mi imbatto (dal pediatra, di solito) in mamme sostenitrici di questa teoria. E sono alle volte mamme non lavoratrici, quindi il nido è per loro una scelta d'elezione, non obbligata.
Secondo loro, il nido è essenziale. Il bambino senza nido è deprivato perchè "a casa non farà mai esperienze così arricchenti" (voi mamme "nidanti" confermate? Ma che gli fanno fare?), serve "a socializzare" (ma a me risultava che prima dei 3 anni i bambini, anche per via del loro normalissimo egocentrismo, siano portati a socializzare poco, tant'è che prima di quell'età anche messi assieme ad altri bimbi, privilegino il gioco parallelo), che serve "ad avere tempo per se stesse" (ma io mi sento bene così).
Io l'idea del nido non l'avevo nemmeno presa in considerazione... oltretutto da bambina lo odiavo... ma quando l'ho detto mi hanno fatto gli occhiacci, una mi ha detto che "non fa bene ai bambini stare sempre con la mamma".
Hanno ragione? Fa male, a mia figlia, non essere mandata al nido? (ovvimente non ora, loro parlavano di bimbi di almeno 6 mesi, meglio un anno). E' da madri degeneri pensare di mandarla, casomai, alla materna, giusto perchè poi non sia troppo duro l'impatto con le elementari? Davvero le tolgo qualcosa?
Mi aiutate a rifletterci un pò su?
Il nido lo userei solo se avessi necessità lavorative tanto sarebbero più i giorni che sta a casa malato che altro.
Credo che il tempo di socializzare ce l'avrà alla materna e poi esistono i parchetti dove incontri gli altri bambini, gli amici dei genitori che vengono a trovarti con i figli.
Se parliamo di tempo per noi stesse esistono quelle ludoteche dove li tengono a ore, che so, magari una volta a settimana una si prende mezza giornata libera lasciando il bimbo in questi posti.
Stare sempre con la mamma no però, sono dell'idea che i bambini debbano abituarsi a più figure, non devono vivere in simbiosi con la mamma, quindi io li ho abituati fin da piccoli a stare ogni tanto a dormire dalla nonna piuttosto che dalla zia.
Quest'estate è venuta a trovarci mia cugina della Sicilia con la bimba di 3 anni, ci credete che non potevo manco abbracciarla per fare una foto con lei che la bimba piantava giù una scena madre?
E poi le ho detto:dai, una sera usciamo, la bimba la lasci a tua mamma(nota che non ci vedevamo da 5 anni) e lei non ha voluto perchè non vuole mai lasciare la bambina.
Al matrimonio di mio nipote(era venuta per quello) ha passato tutto il tempo con la bambina in braccio(ha 3 anni eh, mica 2 mesi) perchè lei non si stacca e i nonni erano lì ma lei con loro non ci stava.
Secondo me hai fatto bene.Lucy69 ha scritto:Mi inserisco anche io nella discussione, anche se sono una nuova utente. L'argomento mi interessa, perchè proprio quest'anno (circa due mesi fa) ho tentato di inserire mio figlio Alessandro, che ha 17 mesi, all'asilo nido, ma mi è andata male. Lui piangeva disperatamente tutte le volte che mi allontanavo (l'inserimento è stato graduale) e dopo vari tentativi, ho deciso di ritirarlo perchè non me la sono sentita di insistere. C'è chi mi ha detto che ho fatto bene ("finchè puoi, tienilo a casa con te"), chi invece mi ha detto che dovevo insistere e non cedere ai suoi pianti. Forse anche io gli ho trasmesso la mia insicurezza. Ma poichè non ho la necessità di mandarlo all'asilo perchè (purtroppo) non lavoro, forse è stato meglio così. Che ne pensate? Vorrei avere un parere anche da voi. Grazie :mumble:
Non lavorando non è indispensabile, e se in un inserimento graduale la reazione del bimbo era così disperata, perché insistere?
Se ci tieni, eventualmente, puoi riprovarci più tardi. Passati i due anni i bimbi cambiano molto, e non è detto che, semplicemente, ORA non fosse pronto.
Un po' è vero che l'insicurezza delle mamme si trasmette ai figli. Ma secondo me anche verso quell'insicurezza dovresti essere indulgente. Non te la sentivi. Tuo figlio ha manifestato di non gradire. Non sentirti in colpa! Più avanti forse sarà diverso.
Un saluto e benvenuta sul forum!
io parlavo di quando è indispensabile per i motivi he citi appunto tu e quando invece lo è perchè i bambini potrebbero ricevere i giusti stimoli che a casa non hanno.marysun ha scritto:non credo che il nido sia solo per quelle madri che cagano poco i figli...oddio, purtroppo esisteranno, ma ci sono molte madri che optano per il nido per la necessità di mantenere il proprio posto di lavoro. e non è una cosa da niente di questi tempi!! è vero, il primo anno tra retta del nido e pannolini parte metà stipendio ma mica sarà così per sempre....e se il secondo stipendio serve ti posso assicurare che è un'ottima alternativa! il max sarebbe poter stare tre anni con il proprio cucciolo e poi poter tornare al lavoro ma non è sempre così automatico.
è utile ma non indispensabile ecco.
Comunque alla fine di tutto dipende da bimbo a bimbo credo.
Vero che prima dei tre anni non necessitano di "socializzare" ma Lorenzo è molto attirato dagli altri bimbi.
A lui probabilmente tenendolo a casa con i nonni avrei tolto qualcosa.
Vedo altri bimbi nel suo nido che secondo me a casa starebbero molto meglio.
Domenica che pioveva e siamo stati a casa tutto il giorno mi ha chiesto almeno 10 volte se si andava dai bimbi (lo chiama così).
Se per l'inserimento avesse fatto giorni a piangere avrei lasciato perdere e fine.
Vero che prima dei tre anni non necessitano di "socializzare" ma Lorenzo è molto attirato dagli altri bimbi.
A lui probabilmente tenendolo a casa con i nonni avrei tolto qualcosa.
Vedo altri bimbi nel suo nido che secondo me a casa starebbero molto meglio.
Domenica che pioveva e siamo stati a casa tutto il giorno mi ha chiesto almeno 10 volte se si andava dai bimbi (lo chiama così).
Se per l'inserimento avesse fatto giorni a piangere avrei lasciato perdere e fine.
E' verissimo che l' opportunità del nido varia da bambino a bambino. Il mio pare avere superato l' inserimento dopodue settimane di umore altalenante, pianti e manate all' indirizzo degli altri bimbi. Stavo per desistere, poi l' educatrice ha toccato i tasti giusti ed è uscito fuori il vero Luca, il nanetto vivacissimo alla ricerca di altri nani con cui interagire.