Leboyer "Per una nascita senza violenza"

Avatar utente
Sheireh
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 17185
Iscritto il: mar feb 26, 2008 4:35 pm

Leboyer "Per una nascita senza violenza"

Messaggio da Sheireh » gio set 09, 2010 8:39 pm

Immagine

Ho visto che era stato accennato in qualche topic in cui si parlava di più libri, ma non mi sembra sia stato preso in considerazione "da solo".

Un libro piccolo. Ma che nelle sue poche parole è prorompente, commovente, tragicamente realistico e immediato. Poetico.

Il parto visto dal punto di vista del bambino, l'incapacità di chi assiste di metterlo a suo agio, le sensazioni devastanti della nuova vita, del passaggio.

Per me è stato un colpo al cuore, nonostante io abbia avuto un parto che dal punto di vista di Arianna è stato molto dolce, perché l'hanno accudita con molto rispetto, anche se chiaramente non come questo libro propone.
Ma ho tremato, ho pianto all'idea di quel momento, di Arianna, mio e di tutti i bambini che vengono al mondo.
Nonostante la mia empatia già consapevole di ciò che può voler dire nascere, di come i neonati siano esseri consapevoli e attivi, delle loro frustrazioni e necessità, questo libro mi ha dato qualcosa di più.

E vedere Arianna che spia dentro il libro e guarda le foto, in bianco e nero e sfocate, di quel piccolo neonato appena venuto al mondo e che senza dirle nulla lo accarezza sulla testa, con una delicatezza che non ha mai avuto...



Tags:
troppi_gatti

Messaggio da troppi_gatti » gio set 09, 2010 8:42 pm

che dice, questo libro?
Avatar utente
Sheireh
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 17185
Iscritto il: mar feb 26, 2008 4:35 pm

Messaggio da Sheireh » gio set 09, 2010 8:50 pm

troppi_gatti ha scritto:che dice, questo libro?
Racconta di come vivono i neonati un parto che potremmo definire "classico" degli anni '70. Luci forti, taglio del cordone immediato, schiaffeggi perché respiri, voci assordanti, bilancia fredda, vestiti ruvidi, niente calore umano, posizioni terribili (a testa in giù con la schiena dritta, etc).
Tante cose che spesso vengono viste normali, sulla scia del "i neonati non sentono nulla, sono ciechi, non provano dolore".

Lo esamina dal punto di vista del neonato, rapportandolo a ciò che ha vissuto nella pancia.
E spiega appunto dei metodi perché tutto sia il più possibile rispettoso nei suoi confronti, le luci soffuse, il silenzio, il calore materno, le posizioni in cui metterlo...

Si vede che è un libro scritto allora, ma è anche per questo che è speciale, perché ha una poesia che nei libri di oggi non trovi più.
genny

per una nascita senza violenza

Messaggio da genny » mar nov 09, 2010 9:41 am

lo consiglio a tutte le prossime partorienti, è un libro scritto da un ginecoloco francese e racconta il momento della nascita dal punto di vista del bambino e di piccoli accorgimenti che si possono adottare in quei momenti perchè il tutto sia meno traumatico per LUI...

interessante!!!
Avatar utente
Sheireh
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 17185
Iscritto il: mar feb 26, 2008 4:35 pm

Messaggio da Sheireh » mar nov 09, 2010 11:39 am

Per me è stato molto commovente, è un libro che ho apprezzato moltissimo.
genny

Messaggio da genny » mar nov 09, 2010 11:43 am

io a certe cose non avevo mai pensato!!
il parto di matty però ricordo era nella penombra il resto no però!!!
stavolta voglio che si faccia così proprio, se possibile!!!
Avatar utente
Alecita
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 651
Iscritto il: sab nov 21, 2009 9:02 am

Messaggio da Alecita » mar nov 09, 2010 12:13 pm

Sheireh ha scritto:Per me è stato molto commovente, è un libro che ho apprezzato moltissimo.
Anche per me è stato cosi.
mammameme
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 20
Iscritto il: sab gen 29, 2011 8:56 pm

Messaggio da mammameme » sab feb 12, 2011 9:26 pm

Anch'io sono rimasta colpita dal libro in questione tanto che quando mi è capitata un occasione ho frequentato un corso ( 5 anni fa ) con L in persona sul rito della nascita.
Ora pur non rinnegando i suoi scritti era concentrato sull'uso della voce (della respirazione usata durante il canto) per superare i momenti difficili del parto.
Una cosa curiosa è che asseriva con forza che il padre non dovrebbe assistere al parto o meglio che la mamma lo dovrebbe affrontare da sola per poter attingere meglio alla propria forza interiore.
Bella persona.. grazie per avermela ricordata.
Rispondi