Vi amo alla follia, ma la mia vita non siete voi. Potrebbe sembrare un enunciato egoistico ma è assenza di ipocrisia. Io non mi identifico con la vostra essenza. Né con la vostra assenza. La mia vita non siete voi. Io sono molto altro. Oltre a voi. Ma anche grazie a voi. Eppure tutto gira intorno a voi: la logistica quotidiana, gli affanni, le gioie. Ma la mia vita non siete voi. Non ho un attimo di pace, non un angolo della mia mente libera, perché voi ci siete anche quando non ci siete. Avete invaso, conquistato e saccheggiato la mia sfera sensoriale tutta. Messo alla prova i nervi e la psiche. Temprato il carattere e ritemprato lo spirito. Ma la mia vita non siete voi. Nemmeno quando state male. Conosco ogni grado di preoccupazione, dal dubbio più lieve allo sconforto. Conosco la speranza. Il sogno. Ma la mia vita non siete voi. Nemmeno quando vi osservo crescere alla velocità della luce. E non vi trattengo. Né quando mi compiaccio delle vostre piccole, grandi conquiste, o quando soffro per i vostri dolori, impotente per non poterne conoscere l’entità esatta. La mia vita non siete voi. Esattamente come la vostra vita non sono io. Ed è giusto così. Volare un poco più lontano ogni giorno. Quella è la vostra vita. Esattamente là. Ma potrete contare sul fatto che io ci sarò sempre e comunque. Ad osservare il volo. A indicarvi l’orizzonte che io non vedo. Quell’orizzonte sarà solo vostro, le intemperie anche. Perché la mia vita non siete voi. Siete anche voi. Ma vediamo diversi orizzonti.