Guancia contro guancia

Guanciacontroguancia.jpgStanotte la mia bimba mi ha chiamato piangendo.
Mi sono alzata, inciampando nella coperta dalla voglia di correre e l’ho trovata con le mani tese verso la porta, verso me.
Aveva i capelli bagnati, la maglietta sudatissima e ripeteva la parola più bella del mondo: "mamma".

L’ho svestita, asciugata contro la mia camicia da notte fatta di abbracci.Le ho messo un’altra maglia più leggera e mi sono coricata nel suo letto.
"Spostati un pochino", le ho detto, perché non abbiamo mai diviso il letto e ancora non era esperta di come si fa,con una mamma tanto grande a invadere il suo materasso.
Ha strisciato, velocemente, con il ciuccio in bocca, contro la parete, lasciandomi una porzione di letto gigante.
Subito ho sentito freddo, perché il suo corpicino non aveva scaldato abbastanza le lenzuola.
L’ho avvicinata a me, un po’ malinconica, mentre lei voleva dormire e io invece quasi temevo si addormentasse.
L’ultima volta che siamo rimaste abbracciate così aveva sei mesi e dipendeva ancora dal latte caldo che succhiava dal mio seno,aiutandosi con le manine.
Stava tutta sotto un braccio. Non dormivo niente, ma lei sì.
E adesso, a quasi quattro anni, ha scostato la mano che le accarezzava le gambe lunghe e si è girata a guardarmi.
Nel buio delle notti intervallate dai suoi risvegli, con lucine appese che danzano tremule nell’aria,i suoi occhi sono luminosi come oblò pieni di mare e di sole.Mi guardano senza dire una parola e io sostengo lo sguardo ammaliata, zuppa di orgoglio liquido,come se una flotta di sentimenti si accapigliasse per entrare prima nel cuore rimbombante di cose.
Lei si accoccola vicina, lascia che io appoggi la mia guancia contro la sua guancia.
Mi entra nel naso l’odore del suo respiro. Una goccia si abbandona all’angolo del suo labbro, che serra forte il ciuccio amato.
Le dico che la amo, appoggiando piano le labbra alla sua pelle calda e glielo ripeto infinite volte,come se lo dicessi a qualcuno che non mi può ascoltare.
Tengo nelle mani un suo piedino come una preghiera,le coperte si fanno dense e spesse sulle mie spalle, gli occhi stanchifriggono nell’ultimo tentativo di guardare i suoi addormentarsi.
Dormire non mi è mai sembrato così dolce.
 
 

 

Thread pubblicato sul forum di noimamme.it  l’11 marzo 2008

 

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