Hotel Transylvania 2 – La nostra recensione

È un film semplice, “Hotel Transylvania 2”. Lo si nota particolarmente perché è uscito nella sale cinematografiche dopo i delicati chiaroscuri di “Inside Out” della Pixar. Ma anche di questo, a volte, hanno bisogno gli spettatori di tutte le età: sospendere l’incredulità senza troppe domande, godersi le buffe imprese di qualche comprimario, apprezzare la declinazione del consueto un messaggio di tolleranza del diverso, frequente nei film di animazione degli ultimi anni.

Hotel Transylvania 2

Avevamo lasciato il vampiro Drac, padre iperprotettivo, capace di accettare, sia pure a fatica, l’amore della figlia Mavis per l’umano Jonathan. Ora Mavis e Jonathan si sposano, e al conte Drac tocca approfondire ulteriormente il rapporto con gli umani. Il suo albergo, un tempo oasi che definiva fieramente “deumanizzata” sin dal 1898, si apre agli ospiti non-mostri. Gli tocca poi conoscere i non troppo entusiasti consuoceri. E soprattutto il figlio di Mavis e Jonathan, Dennis, o Denisovic, come preferisce chiamarlo, è ancora in un limbo infantile in cui non è chiaro se possa o meno diventare un vampiro. Anzi, gli indizi, nonostante le speranze del nonno, parrebbero suggerire la prevalenza della natura umana.

Perciò alla vigilia del quinto compleanno del piccolo, limite ultimo per la comparsa degli aguzzi canini rivelatori, il nonno vampiro è pronto a tutto pur di propiziare la trasformazione. Di nascosto da Mavis, Drac lo porta con sé in un viaggio di educazione alla mostruosità, con l’assistenza di alcuni amici di vecchia data: Frankenstein, la mummia, l’uomo lupo, l’uomo invisibile e il blob. Né loro, per altro alquanto arrugginiti nell’arte di uccidere e spaventare, né lui, che ripercorre le orme della propria formazione di vampiro constatando che i tempi sono purtroppo cambiati, trovano la facile soluzione sperata.

Ma il vero cambiamento necessario non è nei canini di Dennis, quanto nel cuore di Drac, che deve rendersi conto che l’amore per il nipotino è più forte delle aspettative sulla sua natura.

Hotel Transylvania 2 è un secondo episodio all’altezza del primo, cosa non scontata. Fa ridere di gusto i bambini. Fa sorridere gli adulti, con l’allegria della trama e la tenerezza degli affetti familiari. Non manca un pizzico di malizia, nella gustosa parodia dell’uso degli strumenti tecnologici da parte di zombie e vampiri, o nella citazione del Dracula di Bram Stoker.

Adatto a tutta la famiglia per una serata al cinema senza pensieri, è un film che sarà sicuramente godibile anche in home video.

Ecco il trailer ufficiale in Italiano.

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