Affidamento e frequentazioni della madre

 

Buongiorno, avvocato.

Le spiego brevemente la mia situazione. Sono una ragazza di vent’anni e cinque mesi fa è nata mia figlia, avuta dal mio ex ragazzo di 26. Ci siamo lasciati circa un mese prima del parto, perché le cose andavano male da tempo. Lui voleva riconoscerla, ma arrivato il momento di andare in comune mi ha detto che non ne voleva sapere. Quindi ora la bimba porta il mio cognome.

Dopo una settimana dal suo rifiuto mi ha chiamata dicendo che aveva cambiato idea, e io gli ho detto che non avevo intenzione di concedergli il riconoscimento per come si era comportato. Ora stiamo procedendo tramite vie legali. Lui in ogni caso sta venendo a trovare la bimba da due mesi. Vorrei regolare alcuni punti prima di firmare (ad esempio quanto vede la bambina, ecc.), ma lui non ne vuole sapere, e se non firmo farà partire la causa al tribunale minorile.

Io non avrei problemi a fargliela riconoscere perché mi sembra giusto che sappia chi è suo padre, ma dietro a lui ci sono i suoi genitori che lo "comandano"… sono persone pronte a tutto pur di farmi del male, e non vorrei che dopo aver firmato le cose degenerassero.

Arrivo al punto, ovvero alla mia preoccupazione.
Poco dopo il parto un mio amico mi è stato molto vicino, veniva a trovarmi sempre a casa e abbiamo legato molto. Ora il rapporto si sta facendo sempre più forte. Questo ragazzo però non ha una bella reputazione, ha avuto un’infanzia difficile e girano voci che avesse preso una brutta strada, che spacciasse. Questo ovviamente non è vero, perché ha frequentato butte compagnie, ma ora se n’è tirato fuori e comunque non ha precedenti. Il padre potrebbe aggrapparsi a questo e dire che faccio stare mia figlia con gente non affidabile?

Inoltre io vorrei andare a vivere all’estero fra un po’ di anni, appena ci saranno le possibilità economiche; potrebbe impedirmelo?

Scusi se le ho scritto tutto questo, ma sono preoccupata per il futuro di mia figlia e non vorrei che passasse del tempo con quelle persone, e so che il tribunale gli concederà sicuramente il riconoscimento.

Grazie mille in anticipo per i suoi chiarimenti.

Isa

 

Cara Isa,

all’accertamento giudiziale della paternità, che con una certa probabilità il tuo ex compagno otterrà, seguirà un procedimento volto alla regolamentazione dell’affidamento della bambina e degli aspetti patrimoniali.

La regola è quella dell’affidamento condiviso, cosicché, a meno che non vi siano gravi motivi di pregiudizio per la minore, vostra figlia sarà affidata ad entrambi i genitori, con residenza prevalente ritengo presso di te, stante la tenera età della minore.

Il fatto che tu possa intrattenere una relazione con una persona "poco raccomandabile" di per sé non è di ostacolo né all’affidamento condiviso né alla residenza prevalente di tua figlia con te. Sicuramente, laddove il tuo ex compagno dimostri – quindi dia prova – della pericolosità e/o dannosità di questa persona ed emerga che la stessa intrattiene assidui rapporti con la minore, il Tribunale potrebbe emettere dei provvedimenti volti a far sì che questa vostra relazione non interferisca in modo pregiudizievole sulla crescita della bambina. Escludo tuttavia che tale frequentazione, che non mi pare sia convivenza, possa portare ad un affidamento esclusivo in favore del padre né ad una esclusione della prevalente collocazione della bambina presso di te.

È evidente che sta al tuo buon senso e alla tua responsabilità di madre sincerarti sulla trasparenza di questa persona e sulla sua idoneità a trascorrere del tempo con tua figlia.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 

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