Meningite, tutti i casi

Gent.ssa Dott.ssa,
Sono Sandra e abito nella provincia di Asti, mamma di un bimbo di 21 mesi compiuti ieri, e proprio ieri è mancata una bimba di 3 anni nella provincia di Torino per meningite.
Sono sempre stata convinta che la meningite non era contagiosa ma mi ricredo, e a questo punto vivo con il terrore…
Cosa posso fare per salvaguardare la mia famiglia da tutto cio’ e soprattutto il mio bimbo, possiamo fare dei vaccini contro questa "meningite"?
Grazie Dott.ssa
La saluto
mamma Sandra

Cara Sandra,
casi di meningite ci sono sempre stati, sporadici e non epidemici: intendo meningite da meningococco, quella di cui si parla tanto in questo periodo. Pensa, se ne parla tanto ma i casi di quest’anno sono numericamente inferiori a quelli dell’anno scorso, almeno finora, solo che adesso le notizie corrono più facilmente e velocemente.
I bambini sotto i due anni di vita sono più a rischio dei bambini più grandi di contrarre meningite perché la loro barriera ematoencefalica, che protegge il sistema nervoso centrale dalla contaminazione da batteri e virus potenzialmente presenti nel sangue, non è ancora del tutto completa e protettiva, pertanto, molte infezioni che in bambini più grandi potrebbero dare solo infezioni localizzate alle prime vie respiratorie e non preoccupanti, nei piccolini rischiano di infettare anche encefalo e meningi.
Per questo motivo si sono preparati vaccini contro l’emofilo, lo pneumococco e il meningococco. Anche alcuni virus possono provocare meningite, ma per ora i vaccini finalizzati a proteggere dalla meningite sono i tre appena detti.
La vaccinazione antiemofilo l’avrai già fatta fare, è compresa nell’esavalente ora comunemente praticata a partire dal secondo mese. Ma se il tuo bimbo non le ha ancora fatte, ti consiglio di vaccinarlo anche contro lo pneumococco e contro il meningococco.
Attualmente è reperibile il vaccino contro il ceppo C del meningococco, quello comunemente responsabile delle meningiti nel nostro paese: è attualmente l’unico idoneo e sufficientemente immunogenico nei bambini così piccoli anche se sono in preparazione altri più completi comprendenti 4 ceppi e non solo uno.
Per quanto riguarda lo pneumococco, si può fare la vaccinazione assieme a quella per il meningococco con la differenza che per la vaccinazione antipneumococco servono due dosi a distanza di un mese l’una dall’altra (a meno che non sia stata già cominciata la vaccinazione nel primo anno di vita), mentre per la vaccinazione antimeningococcica, compiuto il primo anno di vita, basta una sola dose una tantum. La vaccinazione antimeningococcica può essere praticata a qualsiasi età nel corso dell’età evolutiva, ma, oltre ai primi due anni di vita, è soprattutto importante proteggere gli adolescenti e i giovani nella fascia di età 13-14 anni fino a 25-28 anni, statisticamente più a rischio di contrarre la malattia.
Per i bambini dai 3 ai 13 anni la vaccinazione, naturalmente, è valida comunque, ma, avendo un po’ di pazienza, verso la fine di quest’anno appena iniziato, dovrebbe uscire un vaccino antimeningococco più completo e molto valido, forse varrebbe la pena aspettare.
Comunque la decisione ultima spetta ai genitori e al medico curante che può valutare caso per caso.
Il meningococco è un batterio molto comune: normalmente dà tonsilliti e colonizza le tonsille di molti portatori sani, soprattutto nei mesi invernali. Un po’ come il famigerato streptococco, solo che la cosa passa in sordina perché difficilmente si fa il tampone faringeo ogni volta che si vede una tonsillite. Rispetto ai soggetti portatori sani è quindi piuttosto raro che un meningococco dia una infezione diffusiva e vada a infettare le meningi: ci vogliono particolari condizioni di elevata carica batterica, particolare virulenza del batterio e condizioni di relativa recettività della persona che ne è affetta.
La terapia antibiotica è efficace ma bisogna non essere di fronte ad una forma fulminante, che non dà il tempo all’antibiotico di agire e bisogna non sottovalutare i sintomi molto subdoli iniziali, del tutto simili, a volte, a quelli di una banale influenza. Però una febbre continua particolarmente alta, uno stato di torpore eccessivo, un mal di testa inusuale, giramenti di testa quando il soggetto sta in piedi fino a farlo cadere, oltre al vomito, devono particolarmente insospettire senza aspettare tutti i sintomi specifici conclamati.
Per quanto riguarda le meningiti da pneumococco, invece, compiuto il secondo, terzo anno di vita, il rischio che una banale infezione da pneumococco si generalizzi e dia luogo ad una meningite è praticamente azzerato, quindi, i bambini che hanno già compiuto due o tre anni e non sono stati vaccinati non è più necessario che si vaccinino. Sono a tua disposizione per altri eventuali chiarimenti.
Un caro saluto,
Daniela

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.