Anemia in fase di crescita

 

Egregia Dottoressa,

mia figlia ha 17 anni, è alta 167 cm e pesa circa 45 kg, non soffre di stanchezza, mangia con appetito spesso e tanto, ed è solo un po’ pallida in volto.

Ha fatto i seguenti esami a settembre 2009 : transaminasi G.O.20 e G.P. 15 ,SIDEREMIA 37 ; FT3 3,14 , TSH 2,23 ,FT4 0,87. Globuli Bianchi 9,1 – Neutrofili 4,4 – Linfociti 3,9 -Monociti 0,4 -Eosinofili 0,4 -Basofili 0,0. GLOBULI Rossi 4,55 , -Emoglobina 10,3 ,Ematocrito 31,0 – Vol.Corp.Medio 68,1 ,- MCH 22,6 – MCHC 33,2 – RDW 15,6 -Piastrine 260 – Piastrinocrito 0,20 , -MPV 7,7 -PDW 16,5. ELETTROFORESI dell’ EMOGLOBINA : Hb A2 2,81 -Hb A1 97,04 -EMOG – Fetale 0,15 – Emog S 0.

Da premettere che né io né suo padre siamo portatori sani di anemia mediterranea. Inoltre mia figlia, all’ età di 8 anni ha fatto le analisi del sangue in cui i valori erano normali, con globuli bianchi 6,91 – globuli rossi 4,77 , -Emoglobina 13,9 , -Ematocrito 40,9 , – MCV 85,8 , – MCH29,2 – MCHC 34,1 -RDW 13,4 -PTL 344 – MPV 9,21 -PCT 317 -PDW 16,6.

Giorno 30 marzo 2009, ha ripetuto i seguenti esami del sangue: -Transaminasi GO 24 -Transaminasi GP 19 -Bilirubina Totale 0.72 -Bilirubina Diretta 0.10 -Bilirubina Indiretta 0.62 -Sideremia 24 -Colesterolo Totale 110- Azotemia 41 -Transferrina 459 -Trigliceridi 46 -VES 10 -Hb A2 2,89 -Hb A1 97.01 -WMOG fetale 0.10 -EMOG S 0 -Dosaggio Ematico 3.80 -Globuli Bianchi 7.7 -Neutrofili 5.6 -Linfociti 1.6-Monociti 0.3-Eosinofili 0.2-Basofili 0.0-GLOBULI ROSSI 4.58-Emoglobina 10.4-Ematocrito 31.6-Vol.Corp.Medio 69.0-MCH 22.7-MCHC 32.9-RDW 14.4-Piastrine 243-Piastrinocrito 0.19-MPV 8.0-PDW 17.2.

Il medico di base dice che non devo preoccuparmi e che deve prendere per sei mesi la folina ed il ferro, ma io sono veramente preoccupata. Quindi, ho dato a mia figlia FERROFOLIN, ma solo per 18 giorni, perché ha cominciato ad avere mal di pancia e nausea dopo la 15° fiala. Così purtroppo l’ho sospeso.

Dico purtroppo perché solo dopo 18 giorni di ferro ho visto le guance di mia figlia più colorite e le occhiaie quasi sparite. Inoltre credo che sia un po’ cresciuta in altezza, ma il peso (pur mangiando abbastanza) è sceso a 42 kg. Forse il troppo studio (fa il liceo classico) o l’ultimo raffreddore con 5 giorni di febbre alta?

Possibile che questa anemia non le abbia permesso di crescere ancora in altezza e a livello muscolare?(Ha pochissimo seno).

La prego mi dia un consiglio su cosa devo fare e se devo fare altri esami.

Grazie Antonella.

 

 

 

È importante che la ragazza continui la sua terapia come prescritta dal tuo medico perché la sua carenza di ferro è piuttosto alta. Puoi cambiare prodotto, puoi ridurre la dose giornaliera e raddoppiare la durata della cura, ma devi assolutamente continuare a farle assumere ferro, oltre, naturalmente, ad una corretta alimentazione. Carne rossa o anche bianca purché di parti di animale che si muovono, come cosce, fegato, uova, crostacei e molluschi, carne di cavallo e manzo ma anche legumi, verdure a foglie verde scuro.

 

Alla fine della scuola cerca di portare la ragazza alternativamente un po’ al mare e un po’ in montagna, affinché si rilassi e migliori il suo appetito. Il ferro può anche essere assunto per via intramuscolare, ma credo che riducendo la dose e raddoppiando la durata della cura (il ferro si accumula, e basta che alla fine della terapia il soggetto abbia assunto la quantità che a lui serve per risolvere comunque il suo problema anche assumendo meno quantità alla volta).

 

Puoi anche scindere il ferro dall’acido folico, dando il primo tutti i giorni e l’acido folico meno spesso, visto che il problema è la sideremia bassa soprattutto.

 

La crescita in altezza e l’inizio delle perdite ematiche con le mestruazioni rendono frequenti le anemie carenziali nelle ragazze e dal momento che ogni mese, dal menarca in poi, non vi è modo di arginare le perdite, non c’è altra via che reintegrare il ferro e aiutare la funzione del midollo osseo farmacologicamente e con una corretta alimentazione.

 

Associa comunque sempre la vitamina C all’assunzione del ferro perché ne favorisce l’assimilazione.

 

Adesso non ti preoccupare né per il seno né per l’altezza, che è più che buona, né per il peso che, pur essendo un po’ scarso, è comunque meglio scarso che in eccesso.

 

Appena la ragazza si sarà rimessa, si metterà a fare sport, scegliendo la disciplina che preferisce, magari il nuoto e svilupperà, così, le sue masse muscolari, cioè la massa magra e non la massa grassa. Non insistere troppo e non dare troppa importanza all’alimentazione che è importante, certo, ma la ragazza non si deve fissare su di essa in questo periodo delicato della sua crescita, dovendo convincersi che l’armonia del suo corpo sarà realizzata soprattutto da una vita sana, da una corretta e regolare attività fisica e sportiva e soprattutto dal fatto di accettarsi così com’è per quello che ha nel cervello piuttosto che per quello che ha nel corpo, indipendentemente dal suo peso e dalla sua altezza, valorizzando principalmente la sua unicità e tutte le caratteristiche che la distinguono e la rendono diversa dagli altri piuttosto che cercare a tutti i costi di assomigliare a qualche improbabile modello esibito dalla moda del momento.

 

Se ama lo studio, lascia che studi molto, ma cerca di riequilibrare le sue insicurezze se ne ha. Lasciala libera di fare le sue scelte e di trovare se stessa in questa fase di grosso cambiamento: fra poco sarà chiamata a decidere della sua vita e avrà bisogno di riflettere perché non sono questi tempi in cui ci si può permettere di perdere tempo o di prendere strade sbagliate.

 

Convinciti e convincila che il completamento della sua terapia marziale è importante perché la carenza di ferro agisce negativamente su molti fronti, cioè non solo sulle funzioni cerebrali riducendo capacità di concentrazione e memoria, ma anche sulle forze fisiche, sul sistema immunitario riducendo le difese e predisponendo alle infezioni, fa cadere i capelli, rende le unghie fragili, riduce la soglia del dolore per cui i soggetti con carenza di ferro accusano più facilmente dolore e soffrono di più anche per intensità reali di dolore non tanto alte.

 

Insomma, la carenza di ferro provoca ben più disturbi di quelli che può provocare la terapia sostitutiva con ferro, terapia che, come ho detto, può essere modificata e modulata sulle possibilità del soggetto di accettarla senza troppi inconvenienti.

 

Un caro saluto, Daniela

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