Nodulo retroareolare

Gentile Dottore, mi chiamo Caterina ho 39 anni ne compiro’ 40 tra un mese sono mamma di due bimbi uno di 5 e uno di quasi 2 anni, vorrei chiedere un suo parere in merito a una visita dal senologo che ho effettuato per un nodulo al seno, premetto che questo nodulo che si trova sotto l’areola del seno destro appena sopra il capezzolo spesso mi ha dato fastidio provocandomi dolore e ultimamente in assenza di dolore spremendolo ne e’ uscito un liquido cremoso giallino tipo Pus;
Le trascrivo il ‘referto’ della visita: Familiarità negativa, All’esame clinico si apprezza nodulo retroareolare che condiziona retrazione del capezzolo destro. Sì esegue agobiopsia. Non altri rilievi dubbi bilatetalmente. Assenti secrezioni dai capezzolo ed adenopatie regionali apprezzabili. Si prescrive mammografia ed ecografia mammaria bilaterale. Rivalutazione dopo esami.
La retrazione del capezzolo l’avevo notata subito dopo la nascita del mio secondogenito dopo aver smesso l’allattamento (durato 1 mese) che a volte restava un po’ introflesso sotto la pressione del reggiseno!
Dopo il prelievo con l’agoaspirato il medico mi ha detto…. le dico subito che c’è del materiale purulento e questo fa propendere verso l’ipotesi infiammatoria ( dopo aver palpato il nodulo mi ha detto che poteva essere un’infiammazione dei dotti galattofori) ma le cellule vanno comunque analizzate! Ora…..io ho già prenotato l’eco e la mammografia e sto aspettando con molta ansia il risultato dell’agobiopsia, sarebbe così gentile da darmi un suo parere in merito che possa aiutarmi a placare l’ansia? Grazie

 

Gentile Sig.ra,
l’aspirazione di materiale purulento e’ già di per sé diagnostica di un fenomeno infiammatorio-infettivo presumibilmente, nel suo caso, a carico della porzione piu’ superficiale di un dotto galattoforo.
Cio’ detto, e’ comunque corretto inviare il materiale prelevato per un esame citologico, in quanto la buona prassi prevede appunto che vi sia un referto citologico/istologico di cio’ che si preleva.
Riguardo infine all’indicazione a fare mammografia ed eco, anch’esse rientrano nella normale routine diagnostica nell’ambito della corretta prevenzione senologica da 40 anni in poi.
Cordialmente
Gianni Alaadik

 

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