Quei magnifici 4 anni

roller.jpgSono innamorata dei 4 anni di Carla.
Ma proprio innamorata.
Innamorata dei meccanismi mentali che stanno fiorendo, affascinata dalla sua furbizia e dalla sua voglia di fare.
A volte sono stanca, mi stanca perché è impegnativa, ma ne sono conquistata.
È per noi un periodo bellissimo, soprattutto per me, perché il contattodi pelle e di cuore sta lasciando sempre più spazio al contatto dimente e mi diverto.

Abbiamo inagurato la stagione dei Roller. Le ho comprato un paio di pattini in linea neri, professionali, come i miei.
Domenica siamo andate scorazzando mano nella mano, lungo i viali, respirando la primavera.
Io leggittimavo lei, ancora incerta ma fiduciosa, lei leggittimava me, perché con lei al fianco, come la mamma dei barbapapà,
mi sentivo fiera e non ridicola, sui pattini in linea alla soglia dei 35.

Eravamo noi due, felici, mano nella mano.
Audaci.
Madre e figlia, correndo e giocando al gioco del "con che comincia".

"Con che comincia Aquila?"

Lei ragiona, fa girare i neuroni come se stesse calcolando a mentela convergenza di una serie di Fourier e poi dice con l’occhio sgranatoe la faccia aperta:
"Comincia con la A."

"E ora una difficile, con che comincia Passeggino?"
"Inizia con la G."
"Ma no, con la P."
"Va bene, con la P, ma anche un po’ con la Gi, senti pas… se… GGGGGGI… no. Hai sentito, mamma?!"

Poi arriva suo padre e le chiede con che comincia Xilofono,
ma già non sgrana piu’ quegli occhi e dice, mesta, "con la ics"
e allora capisci che vanno veloci, quel gioco che ieri erasfidante, oggi è noia e devi inventarne un altro o lo lasci inventare alei, a patto però che non debba perdere mai.

Chi arriva prima a quel lampione?
Supero il lampione a braccia alzate e mi giro a guardarla infervorata come una iena.
Diventa isterica e mi diverte.
Contrae la fronte e sporge il labbro.
È incazzata nera.
"Mamma non puoi vincere sempre tu."
E arriva la zia di turno, la zia Cira e con lei l’immancabilecazziatone perché sono una "fetente", che non la lascio vincere mai, maperché mi diverte di più quando perde, mi fa ridere troppo quando siarrabbia.
Salvo poi non potermi perdere la scena finale.
Lei pronta sulla linea della fuga della mattonella bianca e di fianco una donna di 70 anni goffa nelle sue mocassine che dice:

"Dai Carla, dai a zia, corri con me, che ti faccio vincere io…"

 

Thread pubblicato sul forum di noimamme.it  il 15 aprile 2008

 

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