Le cure termali per i bimbi

termeL’Italia ha un numero elevatissimo di sorgenti termali: forse è il paese europeo che ne ha di più. Ciononostante la cultura del termalismo, benché antichissima, non è a tutt’oggi molto diffusa da noi, o per lo meno sembra relegata ad una fascia particolare di fruitori, magari di età piuttosto matura, con le classiche patologie cronico-degenerative osteoarticolari regalate dagli anni oppure con, spesso, non troppo definite disfunzioni epato-biliari. Roba per anziani, insomma.

I giovani sembrano però attualmente riscoprirle e essere così in contro-tendenza, ma le nuove mode imposte dalla fiorente imprenditoria dei centri benessere e delle Spa portano ad identificare il soggiorno in una località termale con l’idea di relax e benessere associato ad una “rimise en forme” molto incentrata sulle cure estetiche, anche se etichettate come “approccio olistico alla persona”, con un occhio al corpo, cioè, e l’altro alla mente.

Le promesse, di solito, sono sufficientemente mantenute, ma spesso è il portafoglio a protestare, oppure chi, avendo obblighi famigliari e figli piccoli a cui badare, vorrebbe si, concedersi, per una volta, il privilegio di farsi coccolare, visto che per mesi o anni non ha fatto altro che coccolare, ma non sa come conciliare questo desiderio con le necessità pressanti del ménage famigliare.

A queste considerazioni si associa il frequente scetticismo dei medici stessi nei confronti della reale efficacia delle cure termali rispetto agli strumenti terapeutici ben più potenti forniti dalla medicina allopatica moderna e l’ancor più frequente riluttanza del datore di lavoro a concedere giorni di permesso per usufruire di cure termali tendendo a etichettare il lavoratore che le richiede come lavativo, uno che le prova tutte, appunto, pur di non andare al lavoro.

Attualmente, però, la scienza viene in aiuto alla ricerca con nuove tecnologie che permettono di studiare in modo più approfondito le modificazioni apportate nei vari organi ed apparati sottoposti alle cure delle acque o dei fanghi termali e riscontri scientifici precisi ed interessanti stanno finalmente emergendo.

Certo, le cure termali non si sostituiscono a quelle tradizionali, ma quando ben scelte e ben condotte, possono affiancarsi ai farmaci e spesso permettono una riduzione del bisogno del farmaco stesso.

Per decidere di sottoporsi a cure termali bisogna inoltre che alcuni criteri di ordine generale siano soddisfatti: per es. bisogna valutarne l’opportunità con il proprio medico perché il “fai da te” non esiste in questo campo, può essere dannoso. Bisogna, inoltre, che la patologia che si intende curare sia accertata con diagnosi precisa e, quanto possibile, precoce (le cure termali si addicono a patologie croniche o recidivanti solo di un certo tipo e sono soggette a specifiche controindicazioni); bisogna conoscere la reattività individuale di ognuno; bisogna che chi vi si sottopone lo faccia per il tempo ed i cicli necessari, in una struttura accreditata e con possibilità di controllo nel tempo dei risultati ottenuti; bisogna, ovviamente, che il paziente stesso sia favorevole contento di trascorrere un certo periodo – di solito non inferiore alle due settimane e spesso ripetuto nel tempo – proprio in quel luogo, con quel clima, quell’atmosfera, quel tipo di accoglienza ecc. Le cure termali non sono una medicina da ingerire in una frazione di secondo con un sorso d’acqua e via! D’altra parte il nuovo concetto di salute non è più considerato solo assenza di patologia ma un particolare stato di benessere sia fisico che mentale e attualmente anche sociale.

Ma se tutte le giuste condizioni sono rispettate e vi è desiderio di fare questa esperienza, perché non provare?

Tralasciando tutte le patologie degli adulti che possono beneficiare di cure idroponiche, vorrei soffermarmi sulle patologie pediatriche.

A causa della ovvia difficoltà di somministrazione, nei bambini piccoli, di farmaci o liquidi quando il bambino stesso vi si oppone, e per la difficoltà di calcolare il giusto equilibrio elettrolitico, non sono praticabili, nei bambini, le cure a base di acque bicarbonate utili nell’adulto per i disturbi dispeptici dell’apparato digerente come gastriti, gastroesofagiti, reflusso gastroesofageo, ulcere gastriche e duodenali, dispepsie varie, per le quali sarebbero utili acque bicarbonato-alcalino- terrose o acque bicarbonato calciche (come la Sangemini, per es.) Si possono, in questo caso, però, usare le acque in bottiglia. Si è visto, infatti, che esse migliorano la motilità gastrointestinale, agiscono sui meccanismi neuroendocrini responsabili delle secrezioni intestinali regolando i potenziali di membrana cellulare e la secrezione di bicarbonato nella mucosa gastroduodenale in seguito allo stimolo sulla produzione di certi oppioidi responsabili, appunto, della regolazione dell’acidità dei succhi gastrici. In questo caso riequilibrano l’acidità dei succhi gastrici e riducono il dolore di tipo irritativo della mucosa gastrica ed esofagea per aumentata secrezione di sostanze antidolorifiche endogene

Ma i risultati migliori, nei bambini, si hanno essenzialmente in due grandi capitoli delle loro patologie: quelle croniche o recidivanti dell’apparato respiratorio e quelle croniche o recidivanti della cute, più o meno immunomediate.

Tra le prime vi sono le riniti, le sinusiti e le bronchiti, con o senza componente asmatiforme.

Tra le seconde, la dermatite atopica, varie forme di eczema e la psoriasi.

Per le prime si possono fare inalazioni caldo-umide individuali o collettive (queste ultime spesso meglio accettate perché ritenute più divertenti), o insufflazioni tubariche per le otiti medie catarrali, politzer-crenoterapia, aerosol sonici (non sempre consigliati nei bambini) e così via.

Per le seconde, si solito si utilizzano le immersioni, le docce, gli impacchi, ma a volte anche la terapia inalatoria.

Nella terapia delle patologie Rino-sinuso-bronchiali, le acque minerali possono influenzare beneficamente le secrezioni con due meccanismi: uno diretto e uno indiretto.

Le acque solfate e bicarbonate agiscono con meccanismo diretto aumentando l’attività secretiva delle cellule mucipare e rendendo quindi il muco più fluido e più facilmente espettorabile. Sono più blande ma consigliate nei casi di bronchiti con componente broncostruttiva o asmatiforme.

Le acque sulfuree, invece, agiscono stimolando un meccanismo irritativo e esaltando così i meccanismi di difesa cellulari. Sono più aggressive ma anche più veloci nella loro azione.

L’azione protettiva delle inalazioni con acque termali è inoltre indicata anche in assenza di importanti patologie bronchiali, quando il bambino vive in un ambiente ricco di fumo di sigaretta (persone conviventi fumatrici), di smog (abitazione in centro storico) o di gas irritanti o tossici (prossimità di zone industriali). In questi casi, l’azione nociva di tutti questi fattori ambientali aumenta nell’apparato respiratorio la formazione di radicali liberi e riduce la presenza di sostanze protettive riducenti come vit C e E ecc. Le acque termali contrastano queste azioni nocive.

Le acque termali agiscono sulla mucosa bronchiale in vari modi ormai accertati: oltre, infatti, a rendere il muco più fluido e quindi più facilmente espettorabile, agiscono favorevolmente sulla produzione di immunoglobuline, stimolando, per esempio, da produzione di IgA, notoriamente carenti fino al terzo anno di età, e inibendo la produzione di IgE, notoriamente in eccesso nei bambini allergici o iperreattivi. Inoltre, il ripetersi di frequenti episodi infettivi delle prime vie respiratorie, dovuti soprattutto ai virus, tende ad esaurire anche le poche scorte di IgA fisiologicamente presenti a quell’età. La terapia inalatoria con acque termali tenderebbe a ripristinarne la giusta concentrazione. Le acque isotoniche solfato-calciche agiscono inoltre riducendo la tendenza al broncospasmo dei bambini allergici o con bronchiti asmatiformi e riportando alla normalità l’esame impedenziometrico nei bambini con perdita di udito di tipo trasmissivo a causa di catarro tubarico cronico o recidivante.

Riassumendo: per quanto riguardala crenoterapia inalatoria, si consigliano acque sulfuree nella bronchite cronica secretiva senza asma e nell’otite media; acque salsobromoiodiche e sulfuree nelle faringiti, riniti e sinusiti, sempre se recidivanti o croniche; le acque solfate e bicarbonato nell’asma e nella iperreattività bronchiale; le acque carboniche nelle riniti vasomotorie specifiche e aspecifiche e nelle bronchiti asmatiformi.

Le tecniche inalatorie saranno variate caso per caso e associate a riabilitazione funzionale ed educazione sanitaria per la prevenzione delle complicanze.

In dermatologia, le acque sulfuree sono indicate per le forme croniche di dermatite atopica e di dermatite seborroica, mentre le acque bicarbonato-calcio-magnesiache vanno bene per le forme acute; le acque arsenico-ferruginose vanno infine bene per le dermatosi con componente psicosomatica oppure nelle dermatiti dovute a squilibri endocrini, rare comunque, ovviamente nell’infanzia.

In Italia, molto accreditate sono le Terme di Comano, di Sirmione e di Tabiano, ma ve ne sono mille altre rinomate tanto che esiste solo l’imbarazzo della scelta. Per chi ama viaggiare, poi, o ha tendenza all’esterofilia, i nostri vicini come Francia (Avène, La Roche Posay e tanti altri luoghi), Croazia, Austria, fino alle più lontane Germania, Romania ecc., offrono solo l’imbarazzo della scelta.

Una grande quantità di patologie è ormai riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale e quindi usufruisce di rimborsi.

Che dire poi del piacere che si prova nell’acqua calda termale, ben diversa dall’acqua tiepida di una qualsiasi piscina riscaldata! Per i bambini molto piccoli è un vero paradiso! I bambini piccoli dovrebbero avere una temperatura di 31-32 gradi per vivere felicemente l’acquaticità. E questo calore è assicurato soltanto dalle piscine di acqua termale, nelle quali, grazie alla grande quantità di Sali minerali disciolti, si galleggia alla perfezione.

Allora, tralasciando magari il periodo di caldo torrido, (benché la sensazione di frescura che si prova uscendo da una piscina termale calda anche d’estate è tutta da provare), perché non fare un pensierino sulle terme per tutta la famiglia?

 

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