Tutti nasciamo musicali

Tutti nasciamo musicali.

Non allo stesso modo, questo è ovvio, ma alla nascita il nostro potenziale è, per l’80% degli individui, almeno nella media.

Allora sorge spontanea la domanda: perché ci sono tante persone stonate e come si può mantenere e coltivare questo potenziale che madre natura ci dona al momento della nascita?

Una risposta ci viene fornita grazie a quasi 50 anni di ricerche condotte da un ricercatore americano, il professore Edwin E. Gordon, sul modo di apprendere la musica del bambino.

La musica è un linguaggio.

Un linguaggio astratto che più che veri concetti esprime emozioni, ma pur sempre un linguaggio con delle regole, delle sonorità e una sintassi da imparare.

E visto che ogni persona impara a esprimersi nella proprio lingua madre sin dalla primissima infanzia, il professor Gordon, partendo dal presupposto che il bambino può imparare la musica esattamente come impara a parlare, ha sviluppato insieme alla Music Learning Theory (MLT), la teoria dell’apprendimento musicale, anche una metodologia che, nell’assoluto rispetto di potenzialità, modalità e soprattutto tempi del singolo bambino, aiuti a sviluppare quella che lui chiama audiation, ossia la "capacità di sentire e comprendere nella propria mente musica non fisicamente presente nell’ambiente".

L’audiation è un "pensiero musicale", ciò che ci permette di dare un senso a ciò che ascoltiamo.

Se una persona dicesse "Sta piovendo quindi apro l’…" noi sapremmo che la parola mancante è "ombrello". Lo sapremmo perché è la conclusione logica di una frase.

L’audiation è l’equivalente in musica, la capacità di sapere logicamente come si svilupperà un brano, la conoscenza delle regole musicali.

La MLT non si prefigge quindi come obiettivo il creare musicisti, bensì gente musicale. Perché essere musicisti è bellissimo, ma lo è molto meno se non si ha un pubblico capace di comprendere e apprezzare a pieno ciò che viene suonato.

Se imparare la musica può essere paragonato all’insegnamento, anche se condotto in maniera informale, della madre lingua per il bambino, allora si capisce bene il perché sia importante iniziare subito, in età neonatale, immergendo il bambino in un ambiente ricco di musica di qualità. Nessuno si sognerebbe di tenere un bambino lontano da qualsiasi parola o suono parlato fino ai sei anni d’età, per poi iniziare con la grammatica e solo successivamente con il parlare… Perché allora facciamo così con la musica?

Durante i primi anni di vita, quando cioè il bambino è maggiormente predisposto ad assimilare gli stimoli che vengono proposti, un adulto musicalmente competente può, attraverso una guida informale (cioè attraverso l’esempio diretto, il gioco e il movimento), stimolare l’audiation in un modo naturale, che faccia divertire il bambino, e al tempo stesso coltivare la sua naturale predisposizione per la musica.

Per far ciò si devono eliminare tutti gli stimoli estranei alla musica o che possono distrarre il bambino. Niente strumenti, quindi, e niente parole. Solo la voce cantata che, oltre ad essere lo strumento più puro e familiare per il bambino (la voce della mamma è una cosa che il bambino impara a riconoscere subito, è una presenza che lo accompagna sin da quando è nella pancia) è anche diversa dalla voce parlata.

Tanti canti melodici e ritmici, vari nella scelta di tonalità e ritmi e composti in modo da essere efficaci, e tanta interazione e ascolto delle risposte musicali spontanee del bambino, rispecchiate e contestualizzate nella sintassi musicale.

L’insegnante, inoltre, stimola anche il movimento libero, percettivo ed euristico del bambino attraverso l’esempio diretto.

Con tutti questi accorgimenti, con costanza e fiducia (perché all’inizio il risultati saranno avvertibili solo dall’occhio esperto dell’insegnante), si permetterà al bambino di ottenere una competenza musicale notevole senza il minimo sforzo da parte sua, anzi con molto divertimento.

Insegnando in modo che il bambino non percepisce come un insegnamento formale, i bambini vivono la musica come un qualcosa di naturale. In questo modo, in futuro saranno liberi di scegliere in modo consapevole se vivere la musica in modo professionale o come forma di arricchimento personale.

 

In Italia, l’unica associazione autorizzata dal Prof. Gordon all’insegnamento secondo la MLT è l’AIGAM, Associazione italiana Gordon per l’apprendimento musicale, che da anni è attiva sul territorio italiano con corsi di musica per bambini, corsi di formazione interni all’associazione o in numerose università italiane e concerti in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, affianca alla parte pratica anche un’intensa attività "teorica" grazie alla pubblicazione di testi in italiano riguardanti la MLT.

L’AIGAM è presente ormai da anni su Internet all’indirizzo www.aigam.org dove è possibile reperire informazioni sulle numerose e variegate attività dell’associazione e scaricare documenti riguardanti la MLT.

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