Lettera a una bimba che sta crescendo

saram.jpgQuando sei nata eri un cosettino piccolissimo,
ma mi hai travolta come un uragano.

Non avevo idea di cosa significasse essere madre,
e sicuramente non ero pronta ad esserlo.
Così ti è toccato fare da cavia,
e insegnarmelo tu, poco a poco.

Mi hai costretta a rallentare, a mettere il lavoro in secondo piano,
e mi fatto riscoprire la felicità dello stupore, dei tempi lenti,
la meraviglia delle piccole cose.

Mi hai insegnato che non è mai troppo tardi per mettersi in gioco,
e che anche abitudini sedimentate possono essere cambiate.

Mi hai aiutato a superare la mia timidezza,
costringendomi a rincorrerti e a chiacchierare con i passanti che abbordavi a ogni occasione, inventandotele se necessario (in mancanza di meglio ti sporgevi dal cancello e gridavi "Ehi, signoreeeeeeeee! Io mi chiamo Sara, e tu?"),
forzandomi a invitare ogni giorno a casa nostra bimbi e mamme, che a furia di insistere sono finite per diventare vere amiche.

Mi hai contagiato la voglia di festeggiamenti, facendomi fare cose a cui mai avrei pensato da sola (30 bambini 6enni in giardino contemporaneamente, ad esempio)

Vorrei avere la tua leggerezza, la tua capacità di trasmettere l’entusiasmo che provi,
ma soprattutto spero che non le perda tu,
in questi prossimi anni che già si preannunciano più volubili e tempestosi,
e che sicuramente ti trasformeranno un po’….

E vorrei che tu non avessi la mia testardaggine, che a volte va oltre il ragionevole,
e la mia disorganizzazione, e il mio perdersi per strade parallele a quella che stavo percorrendo.
Ma forse insieme ce la possiamo fare a migliorare anche in questo.

E sopratutto ho paura di sbagliare,
ora che le cose si fanno un po’ più difficili,
ora che stai iniziando a trasformarti,
ora che non non sei più la bimba sempre solare e contenta che eri fino a un paio di anni fa.
Ho paura di ripetere gli errori che ha fatto mia madre,
e di perderti, come un po’ ci siamo perse noi.

Un bacio,
mamma

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