Lettera d’amore per Teresa

 cuore

Ti aspettavo bionda con gli occhi castani; sei castana con gli occhi color del cielo.
Ti aspettavo nottambula;  dormi come un ghiro.
Ti aspettavo bruttina e incazzosa; sei bella come una bambola, sorridente con tutti e una gran buffona.
Ti aspettavo fragile e docile; sei caparbia e intraprendente.
Ti aspettavo per la Befana; sei arrivata all’Immacolata.
Ti aspettavo piccola piccola; e lo eri più di quanto avessi immaginato.
Mi avevano detto di aspettarti imperfetta e forse malata; sei perfetta e strabordante di vita.
Ti aspettavo come un dono del Signore.
E lo sei stata.

E’ il 4 dicembre 2006. Mentre scrivo, hai esattamente 11 mesi, 25 giorni e 10 ore. Tra pochi giorni compirai il tuo primo anno.
Ti scrivo perché ho il cuore che scoppia di gioia e amore al ricordo di quella notte in attesa di te, con l’albero di Natale appena fatto e Renato Zero in tv. Ti scrivo perché voglio fissare per sempre questa emozione, ora che i nostri sentimenti non sono ancora turbati da difficoltà e incomprensioni.

E voglio conservare questa lettera per il futuro, quando magari sarà più arduo trovare le parole giuste da dirci; o, meglio ancora, la tirerò fuori in un momento di gioia assoluta della tua vita, quando sentirò di non avere più parole abbastanza per dirti cosa provo davanti alla tua felicità.
Ti volevo, ti ho desiderata con tutto il cuore, e, ora lo confido, il giorno in cui mi dissero che in me cresceva una bambina, è stato tra i più felici della mia vita.
Sei una lottatrice, lo sei stata fin dall’inizio, e mi stupisco di come io abbia potuto generare una grinta che non mi appartiene.
Se ti penso grande, in conflitto o in pace, mi accorgo di non avere nulla da insegnarti, perché ti immagino intenta a mordere la vita a modo tuo.
Ma, oggi come fra 30 anni, mi auguro e spero e prego solo che l’Amore accompagni la tua vita, che tu lo senta, che tu lo conosca e lo viva, lo faccia conoscere e lo condivida con chi ti sta attorno.
Nei momenti in cui ti sembrerà di esserne priva o privata, ricordati che tu sei un dono d’Amore, e come tale io ti vedrò sempre.
E pregherò sempre affinchè tu sia felice, perché per la gioia ti ho generata, anche se, umanamente, magari qualche volta ti sembrerò un ostacolo al suo raggiungimento.
Oggi, come allora, ti amo di un amore sconfinato, mia grande bambina, piccola donna, Teresa.

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