Arriva l’estate: incontri ravvicinati con animaletti pericolosi

In estate si sta all’aria aperta, e questo per i bambini è meraviglioso ma… attenti ai brutti incontri!

In mare e nei prati possono nascondersi animali che se disturbati possono attaccare e causare qualche problemino.

Vediamo quali sono gli incidenti più comuni.

Medusa

Medusa

Restare immersi nell’acqua per almeno quindici minuti e tentare di rimuovere i tentacoli senza romperli. Evitare di bagnare la parte con acqua dolce o ghiaccio, così come i rimedi “fai da te” come ammoniaca, limone, aceto, o alcol. Non strofinare o grattare il sito di puntura, perché si corre il rischio di mandare in circolo le tossine rilasciate

Se il bambino viene punto in una parte estesa o si è in dubbio è bene portarlo al pronto soccorso.

Riccio di mare

Riccio di mare

lasciare il piede in ammollo in acqua calda e bicarbonato e poi rimuovere le spine con una pinzetta. E’ bene però recarsi dal medico che potrà prescrivere una pomata antibiotica per evitare infezioni, e per rimuovere eventuali spine più insidiose.  

Tracina

Tracina

come per la medusa, restare immersi in acqua per almeno quindici minuti e poi mettere il piede o la parte colpita nella sabbia calda, in quanto il veleno di questo pesciolino che si muove sotto la sabbia è termosensibile e perde di efficacia con il calore.

Per evitare l’attacco di tracine e ricci sono utili le scarpette di gomma da far indossare ai bambini quando giocano a riva.

Ape

Ape

Il pungiglione deve immediatamente essere rimosso con attenzione, con una pinzetta ma anche con le mani pulite, cercando di evitare la rottura della vescica che gli si crea intorno e, quindi, la fuoriuscita del veleno che contiene.

Utilissimi sono gli impacchi di acqua fredda.  Le punture d’ape possono dar luogo a reazioni allergiche che però raramente sfociano nello shock anafilattico.

Vespa

Vespa

Pulire la ferita con acqua e con sapone, e fare impacchi di acqua fredda e bicarbonato. Se il pediatra lo ritiene opportuno si può applicare una pomata antistaminica o cortisonica. Come per le api, la puntura di vespa può causare shock anafilattico. In qualsiasi caso, se il bambino mostra segni di allergia (gonfiore eccessivo che si estende ad altri punti del corpo, vertigini, nausea, ecc.) è necessario portarlo al pronto soccorso.

Per prevenire le punture di api e vespe è utile evitare indumenti di colore scuro, non spruzzarsi profumi ma utilizzare lozioni a base di sostanze ad azione repellente per gli insetti, non lasciare all’aperto cibi di scarto e non sostare in vicinanza di bevande o cibi molto dolci.

Il ragno violino

Ragno violino

Il ragno violino ha un aspetto apparentemente innocuo, in realtà è molto pericoloso. Il nome scientifico è Loxosceles rufescens e viene chiamato “ragno violino” per via di una caratteristica macchia sul corpo, come scritto del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano. Ha lunghe zampe ed è di un colore marrone-giallastro. Può raggiungere le dimensioni di 7 mm (corpo del maschio) e di 9 mm (corpo della femmina). Tra i ragni presenti in Italia, è uno dei più velenosi.

Come capire se si è stati morsi

Il morso inizialmente è indolore e asintomatico e non ci sono arrossamenti o altre indicazioni nell’area colpita. Però entro qualche ora, inizia a comparire una lesione pruriginosa e arrossata, con formicolii e bruciori che entro 48-72 ore può necrotizzarsi e ulcerarsi. Oltre ad iniettare il veleno, il ragno violino con il suo pungiglione può introdurre nei tessuti dei batteri anaerobi che prolificando, complicano la guarigione della lesione. La loro azione provoca la liquefazione dei tessuti. Nei casi più gravi, oltre alla febbre all’ecchimosi e al rash cutaneo, possono manifestarsi emorragie, danni ai reni e ai muscoli. Di frequente può essere necessario il trattamento in camera iperbarica.

Che cosa fare in caso di puntura?

Innanzitutto lavare abbondantemente con acqua e sapone. Ideale sarebbe catturare il ragno e conservarlo. Questo aiuterebbe il personale sanitario ad identificare con precisione il tipo di veleno che ci è stato iniettato dall’animale. Se non riuscite a catturarlo va bene anche una foto, dove la parte anteriore del ragno sia ben visibile. In caso di morso è bene chiamare un Centro Antiveleni, soprattutto se i sintomi locali compaiono e si aggravano nelle ore successive. Attenzione massima se c’è una lesione con una zona centrale arrossata, che diventa più scura con il passare delle ore.

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