Scuola primaria? Io speriamo che me la cavo

bimscuo.jpgÈ periodo di iscrizioni alla scuola primaria e noi del forum lo sappiamo bene, visto che molti dei nostri bimbi sono fra quelli che il prossimo anno la inizieranno.
Quest’anno il termine per le iscrizioni è stato prorogato di un mese (fino al 28 febbraio), a causa della confusione generata dalla cosiddetta "riforma Gelmini".
Nei vari istituti si sono svolte riunioni per i genitori, in cui i dirigenti scolastici avrebbero dovuto informare sull’offerta formativa e sugli orari mentre, in molti casi, l’unica cosa che è stata comunicata con certezza è che in ogni istituto ci saranno insegnanti che perdono il posto: nel complesso i tagli nella scuola ammontano a circa 87.000 posti di lavoro in tre anni.
I genitori sono stati rassicurati il più possibile ma, di fatto, non si possono fornire certezze sulla quantità di personale disponibile, e quindi sull’orario, finché non sarà nota l’entità dei tagli al singolo istituto. Al momento non si sa niente di preciso e anche i dirigenti più volonterosi possono solo azzardare previsioni.

Vediamo i punti salienti della riforma. In base alla circolare del 16 gennaio 2009:

– Sono obbligati a iscriversi alla scuola primaria gli alunni che compiono i sei anni entro il 31 dicembre 2009; si possono iscrivere anticipatamente i bambini che compiono i sei anni entro il 30 aprile 2010. Spariscono i posticipi per i bambini nati da ottobre a dicembre.

– È istituita la figura dell’insegnante "unico di riferimento".
Qui sorgono problemi relativi al contratto degli insegnanti, in quanto pare che il maestro unico sarebbe obbligato a coprire 24 ore mentre il suo contratto nazionale prevede solo 22 ore di insegnamento (questo non riguarda direttamente noi genitori, ma da un’idea del clima incerto in cui versa il mondo scolastico in questo periodo).

– Sono abolite per tutti (non solo nelle prime classi) le compresenze, che sarebbero invece auspicabili, essendo indispensabili per un rapporto più diretto e personalizzato con piccoli gruppi di alunni o per uscite, laboratori e iniziative varie.
In particolare questo rende impossibile svolgere attività di recupero per chi è in difficoltà e di approfondimento per gli alunni più preparati.

– Viene introdotto l’obbligo per gli istituti, al momento dell’iscrizione, di far esprimere una preferenza di orario (40, 30, 27 o 24 ore settimanali, indipendentemente dall’organizzazione già presente nelle scuole e sempre "in modo subordinato alla disponibilità di organico della scuola").

Ragioniamo su questo punto: di solito ogni scuola ha già il proprio orario e finora noi genitori potevamo basarci anche su questo per effettuare una scelta. Il risultato di questa circolare è che, oltre a non sapere se gli orari precedenti potranno essere mantenuti a causa dei tagli, se ci fossero sufficienti richieste, in via ipotetica, per formare una classe di 24 ore, i dirigenti dovrebbero istituire quest’orario in una delle classi a disposizione. Questo, nel caso di scuole grandi con più sezioni, è praticabile senza grossi disagi. Prendiamo però il caso di istituti comprendenti scuole piccole, con una sola classe per grado, e distribuite sul territorio. In questo frangente, una delle scuole dovrebbe essere scelta per istituire una prima classe a 24 ore settimanali, anche se in precedenza quella scuola aveva un orario diverso, e questo dopo il termine delle iscrizioni, ovvero: sorpresa! Chi chiede le 24 ore dovrà necessariamente iscrivere i bambini a quella scuola, fosse anche scomoda, lontana da casa, senza mezzi pubblici per raggiungerla? E chi aveva iscritto i bambini a quella scuola, preferendola per l’orario previsto (ovvero quello in vigore fino allo scorso anno), dovrebbe accettare d’ufficio una riduzione di orario, con tutti gli eventuali disagi per l’organizzazione familiare?

A pochi giorni dalla chiusura degli iscrizioni la situazione, insomma, è ancora molto nebulosa.
Altre circolari potrebbero arrivare a momenti. Una maestra mi spiegava, ad esempio, che non si sa ancora come debba essere considerato il tempo mensa, relativamente all’orario degli insegnanti negli ex-moduli di 27 e 30 ore: se il tempo mensa non farà parte dell’orario dell’insegnante, ulteriori insegnanti perderanno il posto.
Anche per questo è ancora difficile sapere, in molte scuole, quali maestri avranno i nostri figli: finché non conosceranno l’organico a disposizione e gli orari, molte scuole hanno ancora difficoltà a organizzare la didattica per il prossimo anno. E dato che si parla di maestro unico di riferimento, a maggior ragione penso che invece molti genitori avrebbero piacere di sapere in anticipo di chi si tratta.

Ricapitoliamo: delle scuole non conosciamo con esattezza l’orario, né (in molti casi) gli insegnanti che prenderanno le prime classi. Quest’anno la scelta della scuola per i nostri figli la faremo con la monetina, sperando di aver fortuna!

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