Epidurale

 

Salve,

mi chiamo Sara Contu ho 30 anni e le scrivo da Cagliari. Aspetto un bambino e sono alla 36esima settimana.

Sono molto indecisa a questo punto della gravidanza se fare o no l’epidurale durante il travaglio. La mia ginecologa mi ha consigliato di eseguire comunque tutte le analisi per lasciarmi aperta questa possibilità. Ma io mi chiedo: mi perderei qualcosa della nascita di Emanuele? Ci sono controindicazioni gravi?

In fondo io vorrei non farla per sentire davvero cosa si prova a partorire il mio bambino. Lei cosa mi consiglia?

Grazie dell’attenzione.

Sara

 

Cara Sara,

l’epidurale è una pratica clinica di parto analgesia ormai molto usata in Itala soprattutto in alcuni ospedali. Concordo con quanto detto dalla sua ginecologa, ovvero di tenersi aperta la possibilità di farla, eseguendo tutti gli esami necessari prima della scadenza del termine della gravidanza.

Quello che le consiglio è di farsi spiegare veramente per filo e per segno dall’anestesista che le farà la visita quali sono i rischi e i benefici di questo tipo di anestesia. Al termine del colloquio con l’anestesista potrà avere sicuramente le idee più chiare rispetto al chiederla o meno durante il travaglio di parto.

Credo che sia molto saggio da parte sua non aver preso una decisione anticipata, ovvero non essere già convinta di volerla/non volerla fare. Infatti moltissime donne partoriscono spontaneamente senza necessità di parto analgesia, soprattutto quando si trovano in ambienti in cui si sentono a loro agio, con le persone care accanto, in stanze tranquille e con personale sanitario che rispetta i tempi di donna e feto. Se tutti questi requisiti sono a disposizione della partoriente è molto difficile che questa richieda una parto analgesia, ma è anche vero che nei grandi ospedali non sempre tutto ciò è facile da ottenere, proprio per il fatto che ci sono tante pazienti, e che il luogo necessita di arredi obbligatori che quasi mai rispecchiano le necessità e i bisogni di una donna in travaglio di parto.

Oltre a questo c’è anche da dire che ci sono donne a cui la consiglierei, o almeno a cui consiglierei di pensarci seriamente durante il travaglio, e altre che invece cercherei assolutamente di dissuadere dal farla, ma questo dipende dalla conoscenza che ho delle donne stesse, dal loro livello di ansia e di sopportazione del dolore. Sono tutte cose che si possono valutare soltanto trovandosi a tu per tu con le donne. Ogni donna è diversa dalle altre e non tutte necessitano delle stesse cose per poter partorire spontaneamente.

Mi auguro che riuscirà a prendere la decisione giusta per lei.

Un saluto,

Speranza

 

 

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