Una mamma in difficoltà economiche

 

Gentile avvocato,

mi chiamo Cinzia Rossi, sono infermiera professionale dal 1988, libera professionista dal 1993, e iscritta all’ente di previdenza per infermieri (ENPAPI) da quando sono stata obbligata per legge.

Sono vedova dal 2002 di un marito con cui andavo d’accordo, ma che purtroppo, per problemi di salute (era sieropositivo), nei 10 anni in cui siamo stati sposati ha potuto lavorare ben poco. Sono reduce da una malaugurata convivenza quinquennale da cui ho ereditato un finanziamento che sto pagando a circa 500 euro al mese (e per finire il quale mancano ancora 12.000 euro), e una quindicina, se non di più, di migliaia di euro in multe prese dal mio ex convivente con automobili intestate a me, per le quali lo stato italiano chiede a me il saldo. A breve suppongo si arriverà al pignoramento dei mobili di casa.

Inoltre ho una bellissima bimba di cinque anni e mezzo che mantengo da sola, anzi, a volte è lei a sovvenzionare il suo papà che di tanto in tanto le chiede "in prestito" un po’ delle monetine che ha nel suo salvadanaio.

Ho due carte di credito perennemente vuote, un conto corrente che è costantemente al limite del fido, e mi sono stati negati prestiti a più riprese (chissà come mai…).

Fino alla comunicazione dell’ENPAPI del 30 settembre 2008 avevo con loro un debito di 27.000 euro; hanno poi aggiunto interessi e sanzioni e mi hanno mandato l’importo aggiornato di 42.206,89 euro.

Ho bisogno di una sua opinione per sapere se c’è qualche legge che mi possa aiutare per il problema delle multe e/o per il problema dei contributi da versare.

Attendo fiduciosa una sua risposta.
Grazie.

Cinzia Rossi

Cara Cinzia,

purtroppo non c’è molto che tu possa fare.
Per i debiti relativi ai contributi previdenziali, puoi sentire l’Ente, a cui sei iscritta, per ottenere la eventuale rateizzazione dell’importo totale dovuto.

Per le contravvenzioni, puoi aspettare (sempre che non ti siano già arrivate) la notifica delle cartelle esattoriali e chiedere all’ente di riscossione (di solito la EQUITALIA GET spa) la massima rateizzazione del debito. Se poi puoi dimostrare che le infrazioni, a cui sono collegate le multe, sono state commesse dal tuo compagno (devi poter provare che era lui alla guida del veicolo), puoi rivalerti su di lui per farti rimborsare gli importi pagati. In tal caso dovrai affidarti a un avvocato.

Hai inoltre il diritto di chiedere al padre di tua figlia il contributo al mantenimento della piccola, sia pregresso che futuro. Anche in questo caso, però, è necessario che ti affidi a un legale per l’espletamento della pratica.

Se le difficoltà economiche in cui ti trovi non ti permettono di pagare l’onorario dell’avvocato, puoi rivolgerti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della tua città e fare domanda per essere ammessa al gratuito patrocinio. Per poter ottenere l’ammissione però il tuo reddito annuo non deve superare € 9.723,84. Se vieni ammessa al patrocinio a spese dello Stato potrai scegliere uno degli avvocati iscritti nell’apposito elenco, che trovi sempre presso l’Ordine degli Avvocati, che ti assisterà nelle procedure e sarà pagato dallo Stato.

Mille auguri.

Avv. Chiara Donadon

 
 

 

1 commento su “Una mamma in difficoltà economiche”

  1. Leggi schifose per privilegiare solo le caste.
    Non hai i soldi per un avvocato? Nessun problema lo puoi richiedere gratis ma se guadagni quasi nulla!

    Senza senso.
    Dovremmo fare una seria rivoluzione in questa Repubblica delle banane!

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