Residenza, paternità, convivenza

 
Grazie anticipatamente per l’utile e puntuale servizio svolto.
Siamo una coppia felicemente convivente da sei anni. Da appena venti giorni abbiamo avuto una splendida bambina. Con la sua nascita abbiamo scoperto che la nostra condizione di conviventi ed il riconoscimento da parte del papà naturale non bastano per vedersi riconosciuti diritti quali ad esempio quelli sanitari.

Spieghiamo meglio: viviamo tutti e tre nella stessa casa in affitto nelle Marche, residenza del papà, ma la mamma ha sempre mantenuta la residenza in Emilia per non perdere le agevolazioni "prima casa" su un’immobile quasi terminato di pagare con mutuo a giugno 2010.
Ora… all’iscrizione anagrafica della neonata nel comune di residenza del padre che ovviamente è lo stesso della nascita, nelle Marche. ci hanno detto che in nessun modo può esser data alla bimba altra residenza da quella della mamma.
Quindi… viviamo nelle Marche, la bimba è nata e vive nelle Marche ma per la legge ci hanno detto che risulta in Emilia. Di conseguenza non può vedersi assegnato un pediatra del Servizio Sanitario Marchigiano pur chiedendo l’annullamento di quello Emiliano. 
Seppur questo sia il più importante, alla bambina, verrebbero meno altri diritti per servizi erogati assurdamente altrove. 
Eravamo certi che con il riconoscimento della bambina da parte di entrambi, si potesse scegliere la residenza del padre, invece…

Ora, o la madre dovrebbe perdere agevolazioni sulla sua reale prima casa trasferendo la residenza, o alla bambina i servizi verranno riconosciuti sì ma… in un paesino sperduto della montagna Emiliana dove risulta residente solo perché la legge italiana prevede la residenza con il solo padre in casi del tutto eccezionali! 
Assurdo che non si lasci ai genitori la libertà di decidere.
Soprattutto, dalla sua nascita ci interessa avere il pediatra.

Cosa possiamo fare per far sì che si annulli in Emilia e si riconosca nelle Marche, tenendo conto che per la legge la madre non ha diritto al Servizio Sanitario marchigiano, non avendo un lavoro nei confini regionali né un "familiare" o motivi di studio, e di conseguenza neanche la neonata?

Restando in attesa porgiamo sentiti ringraziamenti.

Marco e Federica
Cari Marco e Federica,
mi lascia perplessa il fatto che il Comune ove risiedete come famiglia e in cui è nata la bambina dica che la minore non può avere residenza diversa da quella della madre.
L’art. 43 c.c. stabilisce che la residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Avete fatto una dichiarazione, al momento della nascita, relativa alla residenza della bambina? Se fate un certificato di residenza o uno stato di famiglia, la bambina dove risulta residente e con chi? Questi sono i primi fatti da appurare.
In tema di domicilio del minore, poi, letteralmente l’art. 45 del codice civile stabilisce che nel caso in cui i genitori non abbiano la stessa residenza, il minore ha il domicilio del genitore con il quale convive. L’unico motivo per il quale il Comune potrebbe ritenere la bambina formalmente residente in Emilia è che sia stato dichiarato che la stessa è convivente con la madre. Anche in tal senso occorre quindi appurare con chi risulta formalmente convivente la bambina? Immagino che il riconoscimento l’abbiate fatto entrambi al momento della nascita e quindi dovreste aver dichiarato, in tale atto, la convivenza presso la vostra abitazione. Accertate anche qui che non vi siano stati errori.
Alla luce delle fonti normative sopra citate e salvo verificare all’anagrafe cosa risulta registrato a nome della bambina, direi che il Comune non ha ragione di ritenere la bambina residente in Emilia.
Ignoro se vi siano fonti normative secondarie e/o locali (penso ad esempio a leggi o regolamenti regionali ecc…) che stabiliscano diversamente rispetto a quanto previsto dal codice civile ma, in tal caso, occorrerebbe verificare se siano lecite tali diverse disposizioni.
Ritengo quindi che dobbiate insistere al Comune e pretendere che vi indichino in base a quale norma di legge (intendo proprio estremi del provvedimento normativo e richiamo dell’articolo di legge) la bambina risulta convivente con la sola madre in Emilia. Vi suggerisco di rivolgere la richiesta al Comune per iscritto, in modo da poter pretendere una risposta formale al vostro quesito.
Fatemi sapere e buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon
 

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