“Pro e contro” del riconoscimento del figlio naturale

 

Buongiorno

ho una figlia e quando è nata la madre non ha permesso che portasse il mio cognome. Adesso ha quattro anni e non me la lascia vedere. Siamo entrambi stranieri. Io non sono sposato con lei. Solo adesso, dopo aver saputo che ho comprato una casa, vuole che io riconosca la bambina. Non so cosa fare. Vorrei riconoscere la bambina senza dover dare la casa alla mia ex compagna.

Può per favore darmi un consiglio?
La ringrazio.

Caro Anonimo,

se non hai riconosciuto la bambina, non hai alcun diritto né dovere nei suoi confronti. Ne consegue che tu, legalmente, non sei obbligato a mantenerla ma sua madre non è obbligata a farvi incontrare. Insomma, sino a che non riconoscerai questa bambina non sarai suo padre per la legge, nel bene e nel male.

Se invece riconoscerai tua figlia – e lo puoi fare spontaneamente se la madre della bambina è consenziente ovvero giudizialmente, quindi attraverso il Tribunale, nel caso in cui la madre della bambina si opponga al riconoscimento (e in tal caso, sarà il Tribunale ad accertare se la bambina è tua figlia) – avrai il diritto e il dovere di stare con tua figlia, di instaurare e mantenere con lei il rapporto paterno e conseguentemente dovrai provvedere alla sua crescita, alla sua educazione e alla sua istruzione, nonché al suo mantenimento.

Ciò significa che potrai chiedere al Tribunale per i Minorenni di disciplinare l’affidamento della bambina, il contributo al mantenimento della stessa e le modalità di frequentazione della bambina con entrambi i genitori.

Ragionevolmente, la bambina potrebbe essere affidata alla madre oppure ad entrambi i genitori con collocazione prevalente presso la madre. In tal caso, il Tribunale stabilirà comunque la misura del mantenimento da versare per la bambina e le modalità di frequentazione tra te e tua figlia.

La tua ex compagna invece non potrà avanzare pretese di mantenimento personale per se stessa né tanto meno potrà vantare diritti sulle tue proprietà, mobiliari o immobiliari che siano, non essendo voi stati sposati.

Ciò che tu hai e possiedi rileva solo ai fini della determinazione del contributo al mantenimento di tua figlia, insieme al patrimonio e al reddito della madre.

Questo ovviamente se e solo se ci sarà riconoscimento o comunque accertamento giudiziale della paternità.

Ti ricordo inoltre che nel caso tu non agisca per il riconoscimento della minore, in qualsiasi momento la madre della bambina (o tua figlia stessa una volta divenuta maggiorenne) potrà chiedere al Tribunale l’accertamento della paternità e, una volta accertato che sei tu suo padre, richiederti il contributo al mantenimento della piccola, anche quello che avresti dovuto versare in questi quattro anni già trascorsi se avessi compiuto il riconoscimento.

Mi permetto comunque di sottolineare che la scelta del riconoscimento di questa piccola dovrebbe prescindere dalla “convenienza” o meno dell’essere padre. Solo tu sai se vuoi essere padre, a prescindere dai “costi” che ciò comporta, oppure se non vuoi esserlo. Per il bene della bambina, poniti questa domanda con onestà e sincerità. Solo così farai il bene di entrambi (di tua figlia e tuo).

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 

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