Modifica precedente regime di affidamento esclusivo


Buonasera Avvocato,

grazie per la risposta che mi fornirà. Le descrivo i fatti: sono mamma separata da tre anni e nove mesi, ho una bimba di quattro, il padre è sparito in gravidanza, è tornato alla nascita, ha coabitato in casa mia con me e la figlia per tre mesi (senza fissare la residenza) poi è tornato dai suoi. In tribunale ho avuto l’affidamento esclusivo, il padre può vedere la figlia un pomeriggio infrasettimanale (mai rispettato) e un fine settimana a settimane alterne (la porto io, lui non si scomoda mai).

Per moltissimo tempo non si è fatto vedere e sentire, ancora oggi telefona raramente e viene solo quando lo dice lui (faccio presente che lavora molto saltuariamente, contribuisce al mantenimento con grave ritardo). Ha atteggiamenti aggressivi e violenti nei miei confronti (ho sporto denuncia, ma per paura che non vedesse più la figlia non ho proseguito), è interessato solo ad avere il controllo su di me e sulla mia vita. Da poco tempo ho una simpatia per una persona che vedo da sola, senza mia figlia, e da quando l’ha saputo minaccia continuamente di andare in tribunale per avere l’affido condiviso o congiunto. Io sono d’accordo che lui veda di più la figlia (è lui che non vuole) ma non desidero che possa prendere decisioni importanti in quanto non interessato al benessere della figlia. La bambina è serena e pacifica, attaccatissima a me e alla nonna. Cosa potrebbe decidere il tribunale constatati i fatti?

Grazie.

Talia

Cara Talia,

di fronte ad una richiesta di affidamento condiviso che modifichi il precedente regime di affidamento esclusivo, in presenza di opposizione del genitore esclusivo affidatario, ogni Tribunale valuta se vi siano motivi che impediscano ad uno dei genitori di svolgere il proprio ruolo genitoriale. In assenza di tali ragioni, il Tribunale applica l’affidamento condiviso, in quanto, a seguito dell’entrata in vigore della L. 54/2006, esso è divenuto la regola e l’affidamento esclusivo l’eccezione.

In ogni caso, anche in regime di affidamento esclusivo, le decisioni di maggior interesse – e quindi attinenti a questioni rilevanti – devono essere prese di comune accordo tra i genitori.

Certo è che in regime di affidamento condiviso la concertazione delle decisioni si fa più pregnante e impegnativa.

La descrizione dei fatti che mi fornisce non mi permette di avanzare alcuna ipotesi, atteso che sarebbe semplicemente un tirare ad indovinare, e quindi mi astengo dal formulare qualsiasi previsione.

Posso solo dire che ogni elemento portato all’attenzione del Tribunale verrà da questo valutato ai fini della decisione. Se lei ritiene che sussistano motivi che possano giustificare l’esclusione dell’affidamento condiviso della bambina, dovrà esporli e provarli davanti al Tribunale.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

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