vivo da quattro anni con il mio compagno in un appartamento di sua proprietà e abbiamo un bimbo di tre anni. Lui è chirurgo, io insegnante a 18 ore settimanali anche per sua scelta: costavo meno di una babysitter.
La nostra coppia è in crisi e lui mi ha chiesto di andarmene. Quali sono i suoi doveri patrimoniali verso il bimbo, visto che io non arrivo a 1.000 euro al mese e dovrei pagarmi anche un affitto?
La ringrazio.
Cristina
Cara Cristina,
sicuramente il padre di tuo figlio ha l’obbligo di contribuire al mantenimento del bambino, dando per scontato che abbia eseguito il riconoscimento. La misura di questo contributo dovrà essere calcolata in base al patrimonio del tuo compagno e anche in relazione al tuo patrimonio e al tipo di affidamento che verrà stabilito.
Ti consiglio quindi di rivolgerti al competente Tribunale per i minorenni per ottenere la regolamentazione dell’affidamento del bambino e delle questioni patrimoniali ad esso collegate.
Quanto alla tua situazione, allo stato della legislazione attuale, in sede di cessazione della convivenza more uxorio, i partner non ricevono la stessa tutela che l’ordinamento accorda alle coppie coniugate in sede di separazione, e ciò proprio sulla scorta della considerazione che, non sposandosi, le persone abbiano voluto evitare di essere assoggettati agli obblighi (ma, ahimè, anche ai diritti) che discendono dal matrimonio.
Se quindi vostro figlio sarà tutelato al pari dei figli nati in costanza di matrimonio, tu non potrai trovare tutela analoga a una moglie e quindi il tuo compagno non sarà tenuto a contribuire al tuo mantenimento.
Sicuramente, nel determinare il quantum del mantenimento per il minore, il Tribunale, dovendo valutare comparativamente le situazioni patrimonial-reddituali di entrambi i genitori, terrà in considerazione anche i costi che ciascuno si trova a dover affrontare.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon
