Buongiorno dottore,
ho letto tempo addietro, su una rivista dedicata a mamme e bambini, un articolo riguardo la postura ed i comportamenti dei piccoli nel camminare o nel compiere semplici gesti. Secondo questo articolo alcuni atteggiamenti – tipo cadere o tenere le braccia o il capo in un certo modo – rispecchierebbero stati d’animo e atteggiamenti mentali, anche transitori, del bimbo. Può dirmi qualcosa di più in proposito, lei cosa ne pensa?
Saluti
Buonasera,
dalla fase embrionale alla I infanzia il bimbo, dal punto di vista motorio, agisce tramite riflessi. L’azione è primaria rispetto alla percezione del movimento stesso. Così come l’attività motoria risulta primaria rispetto all’aspetto cognitivo. Non solo, ma quest’ultimo (linguaggio incluso) si forma proprio grazie al movimento biomeccanico.
I movimenti riflessi si attivano in base a stimoli ambientali. Questi ultimi possono derivare dall’ambiente esterno così come dall’ambiente interno (es. determinati stati d’animo). Credo si possa ragionevolmente affermare che i movimenti riflessi e gli atteggiamenti motori del bimbo derivino da un mix di input emotivi-organici-ambientali in proporzioni variabili (e di norma difficilmente quantificabili) in base alle diverse situazioni.
Le invio un caro saluto
Giovanni Chetta
Dr. Giovanni Chetta
www.giovannichetta.it