Inappetenza e crescita

Gentilissimo dott. Cheta,

ancora un volta ho bisogno del suo prezioso aiuto. Le avevo scritto tempo fa in merito alla questione del rifiuto del latte di mia figlia Vanessa (21 mesi per 9400 kg adesso) e lei prontamente mi aveva risposto in merito. Adesso la questione si è un pò complicata in quanto la bambina, in seguito ad una infezione dovuta a tonsillite con placche alla gola,ed a cinque giorni circa di digiuno ha radicalmente cambiato le sue abitudini alimentari, (credo comunque che il cambiamento fosse già in fase di preparazione da qualche mese.)
Dunque, il latte lo rifiuta completamente in tutte le forme e modi (tranne qualche mozzarellina) in più non vuole più essere imboccata per cui quello che mangia lo deve prendere da sè.
Ed eccoci al punto: poichè mangia molto meno rispetto a quando la imboccavo io, vorrei sapere da lei cosa succede se un bimbo assume quotidianamente e per lungo tempo meno calorie rispetto al suo fabbisogno? Cresce poco o non cresce affatto?
Ed inoltre è vero come sostiene il pdf che i bambini ingrassano soprattutto grazie al lattosio contenuto nel latte?
Le chiedo scusa per la banalità delle domande ma veramente credo che lei sia la persona più competente per rispondere.
La saluto cordialmente
Chiara


Buongiorno,
dopo lo svezzamento, ossia dopo circa 12 mesi di vita, il ns. organismo non produce più l’enzima lattasi che scinde il lattosio rendendolo assimilabile. Questo è un chiarissimo segno della natura che indica (come per altro accade per tutti gli altri mammiferi) che una volta svezzati non necessitiamo più del latte per crescere ma di una alimentazione varia ed equilibrata (ricca soprattutto in vegetali che son gli alimenti che in realtà concorrono a rinforzare di più le ossa). Tutto il resto sono solo "suggestive" ipotesi che ingrassano, in realtà, i profitti industriali.
Quindi la scelta di Vanessa di rifiutare il latte è fisiologica ossia va secondo natura.

Per quanto riguarda la sua volontà di voler mangiare da sola mi sembra anch’essa una scelta leggittima e da rispettare. Stia tranquilla che i bimbi sentono e rispettano i bisogni del proprio corpo molto più degli adulti e quindi Vanessa saprà con tutta probabilità, a breve, ben regolarsi sulle quantità di cibo da assumere. Il suo compito di mamma a riguardo, a mio parere, è occuparsi principalmente della qualità e varietà del cibo.

Buona giornata
Giovanni Chetta

Dr. Giovanni Chetta
www.giovannichetta.it

 

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